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17.3.17

Volpi e Pirati

Quello che sai fare non basta mai. E allora, come già ho avuto occasione di dire, bisogna mettersi lì a sperimentare cose nuove. Percorsi alternativi che possano portare verso altre direzioni. Cose sulle quali magari non avresti mai immaginato di fantasticare. E invece perché no? Basta che ti ci diverti. E allora ecco un apprendista pirata e una volpe fosforenscente.
Colorare senza usare il tratto è stata (ed è) un'esperienza del tutto nuova e ho dovuto apprendere certe tecniche con calma e parsimonia. Per tutto il resto, sono bastati carta, matita, tavoletta grafica e Photoshop.
E, ovviamente, le mani.


30.1.17

Provector di caràcter desàin

Prove e provini, esperimenti di stile tirati via, per lavori di character design che la mia capa tosta mi sta obbligando a fare. Qui solo vettori. Una Wacom Intuos e Illustrator, insomma, bastano e avanzano. Qui sotto i risultati...



...e qui sotto ancora il work in progress in una gif animata. Perché il potere è nulla senza controllo, visto che sto cercando di fare luce sulle funzioni chiave di After Effect (perché nella vita non basta mai quello che sai già fare) e quella luce non l'ho ancora vista, per giocare con certe cose per ora deve bastarmi la finestra "Animazione" di Photoshop.


16.10.15

Disegnetti: ooooohh, Tony


Altre prove a casaccio con la Intuos CTH-680. E' un po' di tempo che sono fermo su Sketchbook Pro. Per quanto preimpostati, ci si può solo innamorare dei pennelli a disposizione e della loro flessibilità. Ecco quindi uno di quelli più interessanti, un pennello dinamico dal tratto volutamente irregolare e traballante con un largo margine tra gli spessori (da fine a spesso), a seconda della pressione esercitata con la penna.
Si, è una cosa che fanno tutti i pennelli, ma il divario tra gli spessori (comunque personalizzabile) di questo in particolare, ti dà l'impressione di avere realmente un pennello tra le dita.

Per sperimentare su una serie di ritratti ho scelto un soggetto a caso, Tony Soprano (ma guarda un po'). La varietà di espresioni del buon James Gandolfini ben si prestava. Il risultato finale è qualcosa che in realtà non mi serve a granché, macchissenefrega? Mi sono divertito una mezz'ora.



28.9.15

Polpodelfino (Sketchbook Pro + Photoshop)

Le mie sperimentazioni con la Wacom Intuos procedono spedite. Dopo un po' di esercizio per cercare di riprendere confidenza col pennino, mi sono lanciato in qualcosa di più "definito". Accantonato temporaneamente ArtRage (me lo ricordavo molto più completo), sono tornato su Sketchbook Pro.

La release di casa Autodesk raccoglie una serie di pennelli standard che rispetto a Photoshop sono più definiti e meglio settati e offre soluzioni immediate che con altri software di disegno devi costruirti da solo (anche se non l'ho usata, è cosa buona la guida per evitare tratti tremolanti).
Tenendo conto del prezzo di mercato (70 euro per la versione 7 che come novità include anche l'inserimento della gabbia prospettica), direi che assolve pienamente alle esigenze di chi fa illustrazione o storyboard.


Discorso diverso per la colorazione. Per quanto gli strumenti non manchino, la possibilità di lavorare dettagliatamente su selezioni e singoli livelli rimane abbastanza limitata. Quindi, dopo aver salvato il mio disegno in tiff, sono passato a Photoshop per una colorazione un pochino più "accorta".
Non sono un colorista, né un convinto sostenitore della colorazione troppo elaborata, ma devo ammettere che il risultato finale mi garba abbastanza.

21.9.15

prova prova disegnetti #2: Docta Hùùù

Altro esperimentino senza nulla pretendere. Il buon Dottore inforca i suoi occhialini 3D (non si sa bene per fare cosa), nel doppio episodio finale della seconda stagione. Con photoshop, disegnino a matita veloce, colorazione con i miei personali pennelli ad acquerello digitali.
Risultato: il tratto un po' troppo rapido lo fanno sembrare un disegnino venuto fuori da qualche rigida lezioncina da storyboardista (e qui la mia formazione grafica non aiuta). Ma tenendo conto che ho fatto tutto in una ventina di minuti scarsi, direi che le mie prove su tavoletta grafica procedono spedite.


18.9.15

Di prove e disegnetti vari su una Wacom Intuos CTH-680 pen&touch


Ecco qui. Alla fine è successo. Nell'era del touchscreen e di mille altre risorse per grafici e disegnatori (Cintiq, Windows Surface, Lenovo...) io ho deciso invece di acquistato una Intuos CTH-680, la tavoletta pen&touch della Wacom formato medio (22,2x27,5 cm). Ne ho approfittato anche perché un anno fa, questo aggeggino sfiorava la bellezza di 220 euro. Oggi, proprio per via degli strumenti di cui sopra, le tavolette si vendono molto meno e i prezzi si sono abbassati. Oggi te la porti a casa con 149 euro.

Erano appunto mesi che dicevo di volerla comprare. Ma soprattutto erano anni che non mettevo mano su una tavoletta. Parecchi (troppi) anni.
E quindi sono tornato a casa, ho spacchettato il mio bel regalo, l'ho collegato al pc e ho cominciato a disegnare. E da lì non mi sono più mosso.

Qui sotto ti mostro i miei primissimi esperimenti.


Ho lavorato con Photoshop su un foglio dimensione A4 in quadricromia e a 300dpi. Photoshop non è l'ideale per una inchiostrazione vera e propria (per quella dovresti lavorare su un documento bitmap a 1200dpi almeno), ma come sai, è ottimo per tutto il resto. Soprattutto per sperimentare con i colori (ovviamente).
E quindi ho caricato dei vecchi pennelli che mi ero costruito anni fa con le mie sante manine e ho simulato diverse soluzioni: acquerelli, acrilici, pastelli a legno. Un po' di tutto nello stesso foglio, insomma. Niente di serio, come puoi vedere. Mi devo prima sciogliere un po'.

Il risultato è carino, tenendo conto che per la prima mezz'ora almeno la mano mi tremava come una foglia. La tavoletta risponde a meraviglia, anche se mi aspettavo qualcosina in più come livelli di pressione della penna e come velocità di esecuzione nelle gesture (inclinazione foglio e zoom).
In ogni caso ora si continua a sperimentare. Passerò anche per altri software come ArtRage o Sketchbook e magari, alla fine, prenderò anche Manga Studio, che non si sa mai.

Insomma, è tornato il tempo di disegnare. E probabilmente questa cosa dovrà prendere anche una piega professionale, a breve. O così si spera, insomma.




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