1.2.16

#Star Trek 50th Anniversary: "The Wrath of the Khan" in doppio vinile


Fervono i preparativi e si moltiplicano a vista d'occhio le iniziative dedicate al prossimo 50° Anniversario di Star Trek, immortale saga televisiva creata da Gene Roddenberry, suo personale contributo alla fantascienza televisiva e alla cultura popolare americana (e non solo), andata in onda per la prima volta negli Stati Uniti l'8 settembre del 1966.

Una delle idee più particolari, per ora, sembra averla tirata fuori il sito Mondo, producendo un doppio disco in vinile con la versione estesa della colonna sonora strumentale del secondo film della serie, l'indimenticabile Star Trek II: The Wrath of Khan, firmata dal compositore James Horner che all'epoca del film, nel 1982, aveva solo 29 anni.
Nel caso tu non lo sapessi, Horner è stato un vero e proprio veterano con all'attivo una mole davvero considerevole di lavori realizzati per Hollywood (qui la lista su Wikipedia), di sicuro, però, quella realizzata per questo film è una delle soundtrack più potenti e incisive del suo repertorio (se ti interessa, puoi ascoltarla tutta qui su Youtube).


La particolarità di questo oggetto sta nella meravigliosa reinterpretazione grafica operata dal bravissimo illustratore inglese Matt Taylor, nei due vinile da 180 grammi sovrastampati (con un effetto sfumatura "Mutara Nebula") e nelle note di copertina di Devin Faraci, editor-in-chief del sito Birth Movies Death. Il tutto te lo porti a casa comprandolo da qui con 35 dollari (circa 32 euro), prezzo tutt'altro che esoso, tenendo conto del fatto che di solito pezzi commemorativi di questo tipo hanno costi ben diversi.

E adesso andiamo avanti. Che da qui a settembre, di cose meravigliose come questa me ne aspetto parecchie.




3 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Non sono un grande fan di Star Trek (pur apprezzando) però... spettacolo, i due vinili sono fantastici, chissà se la resa colore sarà realmente come l'immagine digitale. Bellissime anche le cover.

CyberLuke ha detto...

La copertina mi garba parecchio.
Peccato che il vinile, come oggetto, mi sia sempre piaciuto poco, e ancor meno adesso che cercano di spacciarlo come oggetto di culto sperando che corriamo a ricomprarci per l'ennesima volta lo stesso disco su un supporto nuovo. ;)
Poi, da quello che ricordo, i picture disc e i vinili colorati si sentivano peggio del classico vinile nero... e, ad ogni modo, non ho più un giradischi da un bel pezzo.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Cover meravigliose, si. E l'effetto "nebula" sui vinile dovrebbe essere proprio quello mostrato nelle immagini. E con le tecniche attuali dovrebbe suonare esattamente come quello nero. Questo sempre che tu non rimanga ipnotizzato mentre quella roba del genere gira vorticosamente sul piatto :)

@ Luca:
La cosa più bella del vinile è la caccia al pezzo raro (o semplicemente desiderato) presso i mercatini dell'usato da dove spesso, se hai buon occhio, puoi portarti via i dischi a 10/15 euro. Chiaro che non comprerei mai un LP di un album attuale messo in commercio a 35 euro. Non avrebbe senso.
Ma io non faccio testo. Nell'era di Spotify, dove tutta la musica (e pure ad una buonissima qualità) è a portata di click, anche l'acquisto di un cd è diventato rarissimo.
Per il colore sul vinile, io ne ho visti e ascoltati diversi. Alcuni sembravano effettivamente avere un suono più chiuso. Altri mi sono sembrati nella norma. Non saprei. In ogni caso questo disco della colonna sonora di Star Trek II lo prenderei per ben altri motivi, come puoi immaginare. Tipo ammiccare tronfio a tutti quelli che passano da casa mia, biascicando una roba del tipo: "eh ;) eh ;) guarda cos'ho qui, eh ;)"

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...