23.1.12

Di cose ancora da fare e di librerie (in)finite

Piano piano stai arrivando alla fine dei lavori per casa. Manca ancora qualche pezzo grosso (una dispensa in cucina e un mobile in bagno) e poi tanta rumenta tipo faretti, lampadari, tende, una scrivania, una lampada da terra. Tutte cose che viste così, ormai ti fanno ridere. Ma che se le metti insieme viene fuori comunque un prezzone ancora da spendere.

Senza tener conto del fatto che ci sono un paio di cose che, a prescindere da casa, hai deciso che devi assolutamente prendere.

Una è il giradischi e ti sa che lo Stanton T90 del quale avevi parlato qui, resta la soluzione più papabile. Del perchè invece devi prendere un giradischi, ne avevi parlato
qui.

L'altra cosa da prendere, finalmente hai deciso, è un PC. Perchè te ne sei rimasto quieto a pensare che forse un Mac era meglio. Però poi hai riflettuto seriamente. Bisogna tagliare che i liquidi stanno finendo. E a furia di centinaia di euro a botta tutti i mesi per pagare il nido a Teo da febbraio, non è che stai proprio tranquillo. E allora a molto meno di 1000 e svariati euro per un Mac Pro, ti prendi un brutto affare da battaglia. U
n Acer M397 0170 con processore i5 2320, una scheda video GeForce GT 530 con 2 giga di memoria dedicata, 8 giga di ram e un hard disk da un tera e mezzo. Dovrebbe bastare, no? In fondo ci devi far girare solo la suite di Adobe, un vecchio Corel Draw e poco altro. E poi sono quelli nuovi, con il case più piccolo e meno pacchiano che ti stanno elegantemente sulla scrivania (che dovrai comprare pure quella, poi, possibilmente con un piano in vetro che la usi anche come tavolo luminoso).

Comunque.

Cosa ti ha dato soddisfazione fin'ora? La tinta grigione scuro scuro che hai dato ad alcune pareti del soggiorno (che si sporca però solo se ci passi a venti centimetri) e la benedetta libreria che è stracolma ma finita. Non ci entra più uno spillo. E la cosa è davvero curiosa visto che, come hai avuto modo di dire in un altro post tempo fa, la vecchia (nella foto qui sotto) era più o meno la metà di questa.


Diventata poi così poco prima del trasloco che sembrava la stiva del Cutty Sark.

Per poi infine lasciare il bozzolo, spiegare le ali e diventare questa. Che è a "L" nel caso non si capisse. E scusa la qualità delle foto che era sera e avevi pure la febbre, quando le hai scattate.



Eccoti qui l'angolino Hugo Pratt con il suo Corto Maltese massicciamente presente in tre diverse edizioni e con qualche ammennicolo vario tipo agendina illustrata '99, calendario con acquerelli e ball con la neve con il mezzo busto di Corto e la locomotiva di Corte Sconta detta Arcana. Ah, e lì a fianco, anche se non li vedi, ci sono anche tutti i DVD con la serie animata e il film.

Oppure l'angolino bizzarro comics dove ci puoi trovare Will Eisner, Frank Miller e Dave Sim, ma anche i volumi di Madman e il Red Rocket 7 di Mike Allred e le favolette brevi scritte e illustrate da Tim Burton.

E questo? E' l'angolino "so tutto io" dove trovano spazio Art Spiegelman, Jason, George Herriman, Chris Ware, Craig Thompson, Richard Sala, Michael Rabagliati e tanti altri sul tipo "guardate quanti premi vinco perchè sono culturalmente ad un altro livello rispetto a quelli che disegnano solo supereroi".

Angolino Golden Age: C'è bisogno di sottolineare cosa trova spazio su questo scaffale? E non è nemmeno l'unico, eh. Comunque solo roba d'annata, da queste parti. DC, Marvel, EC Comics, IPC Comics, stessa fazza stessa razza. Tutta roba che senti di dover leggere.

L'Angolino famolo strano: collezione Rat-Man, cartoline di Roy Lichtenstein, statuina di Jack Skeletron con il cane Zero e segnalibri fatti da te per le edizioni Lupo. Riesci ad immaginare cose che centrano di meno una con l'altra?

Angolino ricordi: la Ken Parker Collection della Panini e il libro L'Audace Bonelli. Una mensola tutta per loro. Ma non è che l'hai fatto apposta, eh.

Angolino levati da sotto: qui trova posto quasi tutta la produzione di Alan Moore, quasi tutta quella di Mike Mignola e poi volumi sparsi meritevoli come l'Orgoglio di Baghdad di Brian Vaughan e Niko Henrichon, Brooklyn Dreams di Jean Marc De Matteis e Glenn Barr, i due bei volumi del Fell di Warren Ellis e Ben Templesmith e Walking Deadume vario.

Angolino "so tutto io #2": diapo sfocata attraverso la quale si possono comunque intravedere pietre miliari a firma di Daniel Clowes, Martì, Kevin Huizenga, Chester Brown, Sergio Ponchione, Peter Bagge, Charles Burns, Robert Crumb e Alberto Breccia.

Angolino Mysterioso: indovina un po' perchè. Con tanto di targa in lamierina incellophanata a non mi ricordo più quale albo all'inizio degli anni '90.

Angolino Star "nemmeno lo devi dire" Trek: E infatti non lo dici. Per quanto questo pannello in legno qui sotto con foto della famiglia Roddenberry al gran completo ragalatoti da tua moglie non lo lasci intendere, dietro vi sono i cofanetti completi e gelosamente custoditi di tutte, dicasi tutte, le serie dedicate al mondo di Star Trek. La Serie Classica, la Next Generation, Voyager, Deep Space Nine e Enterprise. Ah, compresi gli undici film e la serie animata. E poi anche il modello in scala della Enterprise NCC-1701, le serie a fumetti ristampate dalla Free Books (tra le quali quella originale della Gold Key), quella della Next Generation della Play Press e i cd con i videogame ai quali, all'epoca, dedicasti un po' di tempo. Tipo ST Voyager: Elite Force, ST: Elite Force II e il bellissimo ST: Bridge Commander. Basta? Basta.

Angolino del mestiere: uno dei diversi angolini tematici sul mondo della grafica pura e dell'illustrazione artigianale. Due cose, insomma, che servono sempre meno a questo mondo. Ma non ti rassegni mica, eh. In questo scaffale titoli classici e meno classici. Si va dagli imprescindibili Illustration Now!, Asian Graphic Design e Illustration Archive a titoli meno incentrati quali Robots, Spaceship and other Tin Toys, i volumi delle pin up di Gil Elvgren, le auto americane d'epoca nelle campagne pubblicitarie degli anni '40 e '50, i libri fotografici in bianco e nero di New York e un sacco di altre cose che adesso però basta.

Mancano all'appello un po' di scaffali. Quelli con le serie regolari e miniserie della Bonelli, quello dedicato alle Edizioni If, quello con tanto tanto materiale Vertigo (proprio di questo non hai una diapositiva, che peccato), quello con gli Alan Ford, Kriminal e Satanik, quelli con le serie regolari e i volumi del fumetto mainstream americano, quello dedicato al fumetto argentino, quello storico del fumetto italiano con molte cose uscite da fine anni '80 in poi (con certi pezzi che ti vergogni pure a possedere). Quelli quelli quelli.

Poi in realtà ci sarebbe ancora tutta la parte della narrativa non disegnata, dei romanzi, dei saggi e il grande angolo dedicato alla fantascienza con il cantuccio degli Urania e non solo quelli. Però forse poi magari un'altra volta.

19 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Wow! Da applausi!

La firma cangiante ha detto...

Bellissima, il mio sogno. Come vorrei leggere un sacco di quella roba.

Come dice Karl Kraus: "ma dove troverò mai il tempo per non leggere tante cose?"

paolo_gaspare ha detto...

Ammazza che ordine!

Ciao
Paolo

Enrico ha detto...

Mi trasferisco da te. Non sporco, sono molto discreto, faccio le faccende di casa. Resto solo il tempo necessario per rifarmi gli occhi!

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Addirittura? Si parla comunque di anni e anni(almeno 20) di piccoli acquisti :)

@ Dario:
Potrei aprire la libreria al pubblico. Mezz'ora di lettura a solo un euro :)

@ Paolo:
Diciamo che è fresca sistemata. Tra qualche mese potrebbe avere un aspetto completamente diverso.

@ Enrico:
Un uomo delle pulizie pagato a lettura? Potrebbe essere un'idea. Ma a te farei dare un'occhiata gratuitamente, dai :)

Gripa ha detto...

Un'ammirevole trasversalità di preferenze fumettistiche.
Complimenti.

Patrizia Mandanici ha detto...

Ah che invida...sia per l'ordine sia per la quantità.
Comunque a me l'angolo "so tutto io" piace tantissimo!

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alessandro:
Si fa quel che si può :) Non mi sono mai voluto legare ad un solo tipo di storie.

@ Patrizia:
Beh, questa cosa dell'ordine l'ha notata più di una persona. E io che pensavo di essere invece un tipo disordinato :)
Nell'angolino "so tutto io" in effetti ci sono alcuni pezzi pregiati tra i miei preferiti.

CyberLuke ha detto...

Mi affascianano sempre i criteri di collocazione/archiviazione utilizzati nelle librerie altrui.
Sul serio, e su questo post ci ho passato un ricco quarto d'ora.
Io sono ancora indeciso su quale sia l'Uber Criterio.
Per ora, ti basti sapere che parecchi dei miei scaffali sono coloured-oriented. ;)
E, ah, io periodicamente butto roba.
Sennò a quest'ora mi serviva il doppio dello spazio che occupo adesso.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
In effetti non dico che sia stato facile. Soprattutto all'inizio, con i primi pezzi. Ero indeciso se archiviare il tutto per nazionalità, per autori, per serie. Alla fine ho deciso che un criterio vero e proprio non poteva esserci a meno di passare un mese ad organizzarlo. E non avevo certo voglia. Quindi alla fine ho diviso il tutto secondo tipologie: autoriale, mainstream, vertigo, golden age, ecc.
Una faticaccia comunque, eh :)

Gabriele Russo ha detto...

Cos'è una biblioteca? :D

Più o meno quanto occorre spendere per una libreria come la tua? (Intendo libri e fumetti esclusi!)

Conviene scegliere qualcosa di modulare?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Gabriele:
Assolutamente si. Si tratta di moduli "Besta" dell'Ikea. Inizialmente ho richiesto diversi preventivi ad aziende che lavorano il legno e anche a semplici falegnami, ma i prezzi erano davvero troppo alti. Alla fine ho optato appunto per l'Ikea. La mia libreria è composta da quattro doppi moduli da 120cm di larghezza per 195cm di altezza. al di sopra di ognuno di questi, sono montati moduli da 120cm per 64cm di altezza. Il tutto non dovrebbe stare al di sotto dei 400 euro, se non ricordo male. Un bel risparmio, insomma :)

Chemako ha detto...

la targhetta metallica di Martin ce l'avevo anche io!!!!!!!!!!! ma dov'è finita!??!?!?! devo tornare a casa dei miei (nella mia vecchia cameretta in cui ci sono ancora tanti fumetti Bonelli...) e cercarla e trovarla ASSOLUTAMENTE!!!!!

PS: bello l'angolo con Ken.. ma non hai l'edizione originale?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alessandro:
He, caro mio. Come hai potuto lasciare la targhetta del professor Mystére in una scatola polverosa da qualche altra parte? Corri a riprendere questo autentico cimelio degli anni '80 :)
P.S.: Dell'edizione originale ho qualche numero sparso, in realtà. Molti di più della bellissima serie oro della Ken Parker edizioni (con quelle stupende cover che prendevano anche la quarta. Mi mancavano un po' di numeri e quando è nata la collana di ristampe della panini, volevi perdere occasione di riprenderli tutti? :)

Chemako ha detto...

in effetti non potevi perdertela...
in ogni caso, l'immagine di copertina che copre anche la quarta c'è anche sulla serie originale

LUIGI BICCO ha detto...

Ah. Non ricordavo questo particolare. Ricordavo delle pubblicità, sulla quarta. Comunque si attende volentieri una ristampa definitiva ricolorata ad acquerello da Milazzo :)

Chemako ha detto...

attendiamo, attendiamo... da troppo tempo però...
la pubblicità c'era solo sugli ultimi 3 o 4 numeri, per tutti gli altri il disegno era esteso anche alla quarta, come puoi vedere ad es. qui:
http://chemako-comics.blogspot.com/2011/01/kp-1-lungo-fucile.html

LUIGI BICCO ha detto...

Si, si, Aspettiamo. Però mi sa che una fine della storia, mica la vedremo mai :)

Gabriele Russo ha detto...

@Luigi

Grazie, un ottimo prezzo!
Sei sempre di aiuto :)

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