11.7.14

Illustrare la fine dei Mondiali

Sul numero di Internazionale in edicola da oggi, il 1059, come spesso accade in questi ultimissimi tempi, trovi una mia nuova illustrazione. Va (o dovrebbe andare) ad arricchire un articolo intitolato E' finita per i Mondiali, firmato dallo scrittore e gionalista britannico John Lanchester. Si parla della morte dei Mondiali di calcio e di scelte sbagliate come quella di giocare in Qatar uno dei prossimi, quello del 2022.

Nulla da sottolineare, questa volta, se non che l'idea che ho partorito mi sembra giusta ("ficcante", ahimé, come direbbero in ambito pubblicitario). Mentre per la realizzazione questa volta mi sono tenuto molto molto "easy". A latere c'è da dire che su questo numero sono in buona compagnia.
Compaiono infatti anche un paio di illustrazioni di Manuele Fior (se sei appasionato di fumetti non ha certo bisogno di presentazioni) e una di Angelo Monne, raffinato illustratore sardo con il quale, in passato, ho avuto più volte il piacere di scambiare commenti bloghettari.


6 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Non so di cosa parli l'articolo nello specifico e se la "fine dei Mondiali" descritta sia estendibile alla fine del calcio in senso assoluto. Finché, oltre ai calciatori, ad essere incatenati al pallone saranno anche centinaia di migliaia di tifosi foraggianti dubito che, quale che siano i contenuti dell'articolo, vedremo mai un calcio migliore di questo. Parlo del sistema più che del gesto sportivo in se ovviamente.

Bella l'illustrazione, magari qualcuno coglie un'idea e mette qualche "campione" ai lavori forzati :)

sartoris ha detto...

solita classe, ragazzo... spero prima o poi tornerai a fare copertine per i libri (lo so, ne abbiam già parlato, non dipende da te e sicuramente non è un mercato appetibile vista la miseria che pagano, però il tuo stile si sposa a meraviglia con l'idea di "estetica del libro" che ho in testa io;-)

La firma cangiante ha detto...

PS: ho ripreso, pari pari a dir la verità, il tuo post Una vita fa, con quei fumetti li..., ci pensavo da molto e ora l'ho fatto, spero ti faccia piacere.

Che ne dici se rilanciassimo l'idea a qualche altro blogger? Un bel giro sul viale dell'amarcord :)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
A chi lo dici, guarda. Ci pensavo proprio qualche tempo fa. Ma il concetto che esprimi tra parentesi descrive a meraviglia la situazione, si. Mettici anche che non sono un tipo mondanissimo e che certi contatti li curo poco. E tieni conto che mi propongo parecchio anche a piccole, insospettabili realtà (mi piace il discorso di "crescita"). Ma sai una cosa? A loro non sembra interessare, quel concetto. E allora nulla. Aspettiamo. Perrò si, prima o poi voglio riprendere a fare cover, per la miseria. La mia passione per l'illustrazione nasce proprio da lì.
Ciò non toglie che se, come dicevamo l'altra volta, tu dovessi aprire una bella realtà editoriale e il mio modo di illustrare si sposasse appunto con la tua "estetica del libro", beh, rimarrei a tua completissima disposizione :D

@ Firma:
Capisco benissimo il tuo discorso e sono anche molto d'accordo, nonostante io continui a seguire il calcio e ad essere anche tifoso. La morte della quale si parla nell'articolo va anche ben oltre e affronta il marcio del calcio, si, ma non giocato, ma quello che rappresenta l'istituzione. Il prossimo mondiale in Qatar ne è l'esempio brillante. Si è deciso di giocare lì solo per una questione di soldi, senza tenere conto che sotto un sole da 50°, non riesci nemmeno a giocare a carte.

P.S.: Madonna mia, adesso vengo subito a vedere :D

davide garota ha detto...

una fantastica illustrazione, Luigi. complimenti!

LUIGI BICCO ha detto...

Ehi, Davide. Grazie davvero. Mi fa piacere che ti piaccia :)

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