26.7.13

Volevo postare qualcosa, invece niente, PAUSA

Gli argomenti languono. E anche le persone. I blog che seguo di solito hanno rallentato da un po'. E' evidente che sei già in vacanza o, come me, hai già la testa altrove. E come darti torto?

Avrei voluto mostrarti dei post nuovi. Ne ho pronti uno sul grande Tony Salmons, un disegnatore di fumetti. E uno anche su Paul Kirchner, altro genio delle nuvolette (quello lì che, tra le altre cose, ha creato anche la serie a strisce The Bus).


Uno sulle sinossi dei libri, che sono importanti. E uno anche su Spotify, su come io mi sia ricreduto su questa piattaforma di musica in streaming e su come sarebbe piaciuta anche a San Francesco. Ma sono tutti argomenti che meritano un po' di attenzione. Quindi magari te ne parlo poi.


Avrei voluto dirti che su DeMIUSìK ho passato i 200 post, ci credi? Tu penserai che ciò vuol dire che ho parlato di almeno 200 dischi. Io ti dico che no, che sono molti di più, perché c'è da tenere conto dei post biografici dove tiro in ballo le discografie complete. Per ora l'ho fatto per i Royksopp, per i Kraftwerk, per i Chick Corea Elektric Band, per gli Steely Dan (e con quanta fierezza), per Wax Taylor, per i Cinematic Orchestra, per Madlib the Beat Konducta e quella (monumentale) per Brian Eno. Ti basta?

Avrei voluto raccontarti che il lavoro è una piaga a prescindere, ma questo lo sappiamo. Soddisfazioni poche e si registra tantissima stanchezza mentale. Che sto arrivando alle vacanze tirato a lucido (se scuoto forte la testa sento un rumorino di fondo tipo sabbia o  segatura). Che ho un paio di progetti aperti che in realtà mi ero prefissato di portare a termine all'inizio di quest'anno (roba scritta che no, non è un romanzo). E invece non sono riuscito a metterci mano. 
Avrei voluto, ma appena aprivo il progetto, il bianco, il nulla, il vuoto. A volte mi piacerebbe affrontare un nuovo progetto con qualcun altro. In certi periodi, lavorare da soli può diventare davvero frustrante.

Frustrantezza. Capito come?

Potrei raccontarti di quanto sia stato difficile fino ad ora quest'anno anche solo, tanto per dire, economicamente. Tra il vecchio condominio dove hai abitato che risolve cause (perdendole non si capisce come) e ti chiede soldi. Tra l'amministratore del nuovo condominio dove vivi ora che sbaglia le valutazioni dei consumi del gas e ti chiede soldi. Tra società erogatrici del gas che si prendono il tuo contatore senza nemmeno prendersi la briga di dirtelo (perché il precedente proprietario aveva aperto contratti che poi lui se ne va e a tu la prendi lì, in quel posto che sai) e poi ti mandano le bollette tutte in una volta proprio l'anno che il gas aumenta del 18%. Tra il comune che si dimentica di te perché non basta fare il cambio di residenza ma devi anche "denunciare" la cosa e ti manda la Tarsu dell'anno scorso e di quest'anno insieme. Tra l'asilo e il mutuo.
Tra tutte queste cose, dicevi, e contando il fatto che mica è finita, che si ricomincia a pagare appena la pausa finisce, non ce la fai proprio più. Anche se speri che le cose si possano aggiustare poco alla volta, hai sentito, e senti tutt'ora, di essere preso a mazzate come mai prima.

Mazzate. Capito come?


Avrei voluto parlarti di tanti fumetti sfiziosi. Love and Rockets Collection: Palomar #1 di Gilbert Hernandez, Abbiamo Perso la Guerra ma non la Battaglia di Michel Gondry, alcune nuove serie Marvel Now (che a me sembra sempre la stessa roba, ma la serie di Capitan America no, su quella mettici la mano sul fuoco, che è una bella roba), qualche numero sparso di Saguaro, un Dampyr (che non leggevo Dampyr da anni e l'ho preso solo perché ambientato a Napoli e perché parlano un casino in dialetto e non capisci perché altri curatori, nella stessa casa editrice, fanno problemi a farti passare una sola parolina in siciliano). Avrei voluto parlarti anche del primo volume dello Shadow di Garth Ennis (ti ho mai parlato della mia passione per quel personaggio?) e del primo tomo di Saga di Brian Vaughan.


Poi avrei voluto parlarti subito della nuova serie di Occhio di Falco di Matt Fraction e David Aja che l'aspettavo da un casino di tempo. E invece mica l'ho trovato subito, in edicola. Tutti a dire che gliene avevano mandate un paio di copie ed entrambe le avevano vendute di primo mattino. Manco stessimo parlando di un allegato gratuito qualsiasi (evvabbé che avete il diktat di finire in edicola con mille cose, però poi un minimo di copie le volete garantire o no?). E poi vagli a fare lo spelling a quello dell'edicola, per fargli capire di che cazzo stiamo parlando: "si chiama hoccài, si scrive havc, no, con l'acca, a, doppia vù, kappa. E, ispsilon, e. Havc eie, si". E poi scopri anche tu che in copertina c'è scritto semplicemente "Occhio di Falco". Che rabbia, guarda.
Anche dell'Adventures Time della Panini, avrei voluto parlarti. Ma anche questa non l'ho ancora letta. Che a me le storie e i disegni del cartone fanno sbellicare. La serie a fumetti ha vinto 5 Eisner Awards (mica panzarotti) e c'è la seria possibilità che sia più interessante di altre leziose e petulanti robe a fumetti che si trovano in giro (non ridere, eh, che non sto mica scherzando).
O di come io mi sia perso Macanudo #5 uscito a maggio scorso. Non ne sapevo proprio nulla, pensa. Io che di Liniers sono un fan accanito.

Toh, ti regalo una sua striscia che ho tradotto apposta per te:


Avrei voluto sapere cosa leggere in queste settimane di quiete così da raccontartelo. E invece non lo so. Dell'Isola della Sacerdotessa dell'Amore di Christopher Moore ti ho già parlato nel post scorso, e te ne ho parlato così benino che ho convinto pure mia moglie che che ha deciso di leggerlo.


Però so che sul comodino ci sono La Vera Storia di Long John Silver di Björn Larsson e Piccoli Suicidi tra Amici di Arto Paasilinna. Uno svedese e un finlandese, guarda. Entrambi editi da Iperborea, ma pensa un po'. So solo che di Paasilinna un libro ogni tanto lo devi leggere. E poi c'è Omar che mi ha messo questa pulce nell'orecchio di William Faulkner e del suo Luce d'Agosto. E a proposito di Omar ci sarebbe poi il suo secondo libro, Ferro e Fuoco, che ti avevo parlato tanto bene del primo, qui, che non è che puoi far passare troppo tempo per leggere gli altri.

Avrei anche voluto mostrarti un mio nuovo progettino personale che ha a che fare con le illustrazioni. Che è tornata la fissa per i notturni e allora ho cominciato di nuovo a sperimentare per capire. Come faccio sempre. Qui sotto ti mostro uno dei primi risultati. L'obiettivo era tanta atmosfera, tanta notte e un gusto velatamente ispirato ai 50's ammerrigani. Ti garba?


Ti avrei voluto raccontare anche di come mi sto divertendo con mio figlio. E questo, quasi quasi, te lo racconto. E' in un periodo della crescita davvero particolare. Mi fa tanto incazzare tanto quanto mi fa ridere. Risponde "no" a prescindere dalla domanda. E poi cerca di mettere in fila le parole come i grandi. E io me lo squadro e me lo studio con attenzione, lo guardo da sotto per capire come funziona.
Io e mia moglie ci giochiamo, lo scuotiamo un po', ce lo giriamo e ce lo rigiriamo. Adesso ha la passione per un terzetto di cose:

1 - Per i "ninonino". I "ninonino" sono i camion, di qualsiasi tipo e dimensione. Quando ne vede uno per strada, lo indica e comincia ad urlare come un ossesso: "ninoninooo". Più grandi sono, meglio è. Però anche i piccini vanno bene.

2 - Per gli "arerei". Strilla pure per quelli, quando ne vede uno. Non solo. A volte sta lì e mi dice "arereo" e io non capisco. Poi tendo l'orecchio e ne sento uno in lontananza. Ma che ci devi proprio avere un udito fine fine tipo Matt Mardock.

3 - Per le "cucca ningia". Le tartarughe, dico. Gli piacciono un sacco, proprio. E l'altro giorno le vede in tv, mi guarda e fa: "papà, cucca ningia". Quella volta lì ero indispettito per altre cose (sai com'è stupido l'uomo, no?) e allora io gli faccio: "Teo. Prima o poi però, lo sforzo di dire t-a-r-t-a-r-u-g-h-e, lo devi fare. Si dice tartarughe ninja". Come se fosse normale che un bimbo di due anni debba dire "tartarughe". Lui mi fissa un attimo titubante, alza una mano e mi fa: "Eh. Cucca ningia", come a dire, giustamente, "perché, io che minchia ho detto?".

E invece niente. NON ti mostro, NON ti dico e NON ti racconto. Perché il blog entra in pausa come si conviene in questo periodo dell'anno. Perché dal web starò lontano per un po'. Ci parliamo poi, dopo un po' di relax.

Una abbraccio forte forte a te, che hai avuto il coraggio e la costanza di leggere fino a qui. Mi auguro che tu possa riposarti il giusto, anche se è triste questa cosa che sei / sono / SIAMO costretti a lavorare tutto l'anno come dei somari e pensare di dover tirare fino a questo pugno di giorni agostani per ricaricare le pile. Io lo trovo umiliante, ma tu potresti dirmi "pensa a chi non c'ha nemmeno quei giorni ad agosto, pensa". E io ti darei anche ragione.

Fanno bene i tedeschi, fanno, che dividono in due blocchi le loro ferie annuali e mai ad agosto. Così se ne vanno in giro in estate e in inverno, ma in periodi senza calca.

Ci vediamo comunque presto, che il tempo passa in fretta.

18 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Madonna, sono l'unico coglione che non va in vacanza o si prende una pausa...

Buone ferie, Luigi, a presto.
E sull'impressione di essere preso a mazzate stai tranquillo che non sei l'unico. Non che consoli molto, in effetti.

Viktor ha detto...

...sì, ma se devo leggermi tutte ste cose quando me le faccio le vacanze? E tu come troverai il tempo per leggere le nostre?...
Take it easy and relax!
Buone vacanze Luigi.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Buone ferie e buon relax,

"Una abbraccio forte forte a te, che hai avuto il coraggio e la costanza di leggere fino a qui. Mi auguro che tu possa riposarti il giusto, anche se è triste questa cosa che sei / sono / SIAMO costretti a lavorare tutto l'anno come dei somari e pensare di dover tirare fino a questo pugno di giorni agostani per ricaricare le pile. Io lo trovo umiliante, ma tu potresti dirmi "pensa a chi non c'ha nemmeno quei giorni ad agosto, pensa". E io ti darei anche ragione.

Fanno bene i tedeschi, fanno, che dividono in due blocchi le loro ferie annuali e mai ad agosto. Così se ne vanno in giro in estate e in inverno, ma in periodi senza calca."

hai espresso perfettamente il mio modo di vedere le ferie...
A dopo allora, tanto il tempo veramente passa in fretta.

sartoris ha detto...

massì, dai, abbassa la saracinesca per un po' e allontanati dall'internet (io ce l'ho fatta solo per pochi giorni, però smollare un po' fa bene, te ne accorgi da come riprendi a sentire gli odori - come smettere di fumare, insomma;-)))

buone vacanze

davide garota ha detto...

Ciao Luigi. Saluti a te e famiglia.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
In realtà è una pausa. Una parte di vacanza c'è, ma è più una cosa mentale :)
Mi spiace per te che tu non possa permetterti una pausina. Tieni duro. E sulle mazzate, che dire? In effetti non mi consola. Mi consolerebbe non prenderne per un po' di tempo. E mi consolerebbe che anche tu non ne prenda per un po' di tempo. Sono un tipo altruista.
A parte gli scherzi, ci si sente presto.

@ Viktor:
E c'hai ragione, c'hai :) In effetti sto pensando ad una versione 2.0 di questo blog, dove si spendono molte meno parole. E buone vacanze anche a te.

@ Lorenzo:
He, caro. I tedeschi non sono noti per essere proprio dei fessi, eh. La vista lunga, su certe cose, ce l'hanno eccome. E beati loro.

@ Omar:
Fortunatamente per me, non ho mai trovato difficile staccarmi dal web. Anzi. Abbassare la saracinesca per un po', sarà solo un piacere :)

@ Davide:
Grazie, Davide. Un saluto anche a te e alla tua, di famiglia. A presto.

Larsen ha detto...

bhe' ;) buone vacanze... :D

quanto alle mazzate: penso che se finissero ad un certo punto, mi mancherebbero, come una sorta di sindrome di stoccolma, come un amico fastidioso che pero' se non c'e' ti manca ;)

Gripa ha detto...

Vivere è un'eterna condanna ad avere progetti.

Assaggiare i Kellog's Coco Pops Riso Ciok,
fare il bagno appena sveglio,
non essere urtato da altre meduse,
imparare a giocare a racchette sulla spiaggia,
scegliere un ristorante in 4 minuti,
andare in bicicletta di notte con la mia famiglia,
sono alcuni dei progetti ai quali ero
condannato nelle vacanze appena
concluse.

Buona "condanna" anche a te e ai tuoi cari.

A presto Luigi.




CyberLuke ha detto...

Nella nostra concezione (e fruizione) distorta della vita, naturalmente abbiamo snaturato anche le vacanze, che vacanze non sono per più di un ottimo motivo.
Per quelli come me, vacanza sarebbe spegnere tutti gli iAccrocchi, ficcare nello zaino fumetti e libri lasciati a prendere polvere per settimane/mesi, fingere di dimenticare il telefono in un cassetto e partire lasciando detto a pochi (meglio uno/a soltanto) dove vado, ma non quando torno.
Pensavo di restare a casa quest'agosto, ma forse invece qualche giorno così me lo concederò.
E ti penserò.

La firma cangiante ha detto...

Buone vacanze allora, purtroppo anche queste in molti casi non bastano a staccare dal lavoro, punto che purtroppo mi sta molto a cuore tra queli di cui parli. Mi sta a cuore perché non va bene e, tra le altre cose, le conseguenze le stanno pagando anche il mio blog e il mio equilibrio mentale. L'insoddisfazione ti porta a una dispersione di energie enorme. Arrivi a casa e non sai bene chi sei cosa fai e perché lo fai. Poi ci sono tutte le incombenze quotidiane che citi anche tu. Io per questo ho mollato un po' la presa, anche purtroppo in termini qualitativi temo.

Ci godiamo i bimbi, che dobbiamo fare :)

La firma cangiante ha detto...

PS: comunque di parecchie di quelle robe lì vorrei comunque sentirne parlare :)

Angel-A ha detto...

Buone vacanze Luigi!!!!! Baciuuuu ^___^

BlackBox ha detto...

Ricaricati le pile!
Commento poco ma seguo il tuo blog quasi giornalmente (linkandoti da quello di Cyberluke) e mi piacciono sia i tuoi lavori che le numerose segnalazioni di bravi artisti...
Ti aspettiamo a settembre!

[emo] ha detto...

Ti scopro proprio quando te ne sei andato in vacanza. Ne approfitterò per tornare indietro nel tempo fra i vecchi post. Complimenti per il blog.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Larsen:
Grazie, sono tornato e pronto per prendere altre mazzate. Come sempre ;)

@ Alessandro:
Grazie, caro. Ho appena finito di scontare anche i miei giorni di "condanna". Non sono mai abbastanza, per carità, ma ci tocca farceli bastare.

@ Luca:
Quella quindicina di giorni che mi concedo ogni anno (come tutti), riesco con semplicità a fare a meno di orpelli e ciarpame. Ho dimenticato web e affini e il telefono, buon per lui, se n'è rimasto muto. La cosa serve, si :)

@ Dario:
Rimane un bel godere, quello di guardare tuo figlio che cresce e che anche in quei giorni di mare si lascia andare a discorsi che capisce solo lui e alla fine ti guarda con rassegnazione, cercando di capire se hai capito. Non so se mi sono spiegato. E le ferie non sono mai abbastanza e sono d'accordo con il tuo discorso, ma basta andare avanti un pezzettino alla volta, che le motivazioni vengon fuori da sole. E a volte nemmeno servono. A volte.
Di tutte quelle robe lì parlerò eccome.

@ Angel-A:
Grazie! Spero anche le tue siano state altrettanto buone.

@ BlackBox:
Grazie, cara. Per i complimenti e per il sguito (che non credevo di avere). La cosa mi fa naturalmente piacere e non posso non renderne merito a Luke. Io invece aspetto che anche tu, essendo dello stesso mestiere, prima o poi apra un tuo spazio. Sarebbe curioso leggere di grafica e pubblicità da un punto di vista prettamente femminile.

@ Emiliano:
Ehilà, Emiliano. Grazie per i complimenti. Io invece ti conoscevo. Ho letto tutti gli episodi di Rusty Dogs (forse un paio di volte ho lasciato anche commenti sul blog). Roba seria, la tua. Si attende con ansia una bella edizione cartacea.
Benvenuto (anche) da queste parti.

ari ha detto...

ho letto tutto solo ora. E fino alla fine. Ora che siamo tornati per prendere altre mazzate. Ma anche no, dai. E, siccome sono un'incurabile ottimista, di questo tuo post un po' stanco, un po' stressato, un po' frustrato (che mi fa capire meglio tante cose...) voglio prendere il buono: i saluti e le parole di chi ha dedicato due minuti per scriverti un commento qui. Sarò ingenua, magari fuori luogo, ma è bello.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ari:
Siamo tutti amici di penna elettronica. E quando si parla di stress e mazzate, ci si riunisce sotto lo stesso tetto con molto più piacere :)
Mazzate, si, ma devo ammettere che nonostante tutto, sono un pochino più rilassato. Prima di agosto, come sai, non mi si poteva guardare. Adesso faccio come il Rambo di Stallone: vivo un giorno alla volta. Sono tranquillo. Siilo anche tu. Siiamolo insieme che ciccione ne ha bisogno :)

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