9.1.12

Joseph Christian Leyendecker

Succede che spesso posto sul mio tumblr materiale, per così dire, originale. Nel senso che è raro che io "reblogghi" da post di altri utenti, se capite cosa intendo. Preferisco insomma postare le cose che trovo io di prima mano. E il risultato è che spesso quei post realizzano 1 nota (o un gradimento, come preferite), o 4 note o 10 note. Mai più di venti alla volta.

Bene. La settimana scorsa, però, ho postato una celebre illustrazione di J.C. Leyendecker. Misteri del web, dopo le sole prime quattro ore, il post in questione ha goduto di ben 400 note e gradimenti. Mentre al momento in cui scrivo, si è arrivati alla bellezza di 1.290. Un risultato tanto ragguardevole quanto misterioso (che potete osservare con i vostri occhi qui).

Rimuginandoci a più riprese, sono arrivato alla conclusione che, forse, non tutti conoscono Leyendecker come si dovrebbe. E allora beccatevi anche qui un bel post.


Onestamente, se Joseph Christian Leyendecker (qui sopra) non è uno dei più grandi illustratori del secolo scorso, non saprei proprio chi altri potrebbe esserlo al posto suo. Nato nel 1874 a Montabaur, in Germania, Joseph emigrò ancora bambino con tutta la sua famiglia a Chicago dove studiò poi arte proprio al Chicago Art Institute. In futuro visse e studiò anche a Parigi (presso l'Académie Julian) ed espose le sue prime opere insieme a quelle di Toulouse-Lautrec e Alfons Mucha (all'epoca già fervente leader dell'Art Nouveau).

Che si sia trattato di un poster, di una pubblicità o della copertina di un libro, a tutti è capitato o capiterà di avere qualche operta di Leyendecker sotto gli occhi (la più celebre è quella qui sotto, utilizzata più volte come cover per il romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Il Grande Gatsby. Libro del quale ho parlato qui).


In pubblicità ha creato quello che poi è passato alla storia come Arrow Collar Man, ovvero la denominazione che si diede ai modelli maschilli che riprendevano una posizione elegante e raffinata, tipica degli annunci dell'epoca, nelle pubblicità che riguardavano maglie e giacche. Questo perchè fu lui ad inventare e dipingere il modello perfetto, proprio per una campagna per la Arrow Collar & Shits.

Il suo stile è ancora oggi fonte di ispirazione per chiunque abbia a che fare con le arti visive. Dall'illustrazione all'animazione, Leyendecker fa sempre brodo.











Per chi volesse approfondire, consiglio l'articolo sul sito di JVJ Publishing, la gallery su American Art Archive o lo stupendo volume (in vendita su amazon con tanto di anteprima) J.C. Leyendecker a cura di Laurence e Judy Cutler.

13 commenti:

CyberLuke ha detto...

Uhmmm. notevole.
Non è il mio genere, ma – paradossalmente – se fossi nato mezzo secolo prima di quanto non sia effettivamente nato, forse avrei fatto cose così.
Uhm.
C'è da pensare.

LUIGI BICCO ha detto...

C'è sempre tempo, comunque, per provare a far finta di essere nati mezzo secolo prima. Si potrebbero aprire nuovi orizzonti ;)

La firma cangiante ha detto...

Cazzarola. Ecco uno dei vari ignorantelli che non conoscevano minimamente Leyendecker. Tanto di cappello.

La firma cangiante ha detto...

E oltre a essere un ignorantello ammetto che Il grande Gatsby l'avevo in mente con in copertina una foto, forse tratta dal film, probabilmente qualche altra edizione.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Naturalmente non si può conoscere tutto. Non è questione di ignoranza. Diciamo che adesso hai un grandioso tassello in più che riguarda il fantastico mondo delle arti visive :)

L'edizione italiana del libro di Fitzgerald con la copertina di Leyendecker appartiene ai classici Mondadori e la trovi qui:

www.solocine.it/wp-content/uploads/2010/10/Grande_Gatsby_Leonardo_DiCaprio_poster_locandina.jpg

(Scoprirò mai come inserire dei link nei commenti senza riportare gli indirizzi per esteso? Mah).

La firma cangiante ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Enrico ha detto...

Trovo che lo stile sia molto fumettistico e mi ha subito ricordato quel genio creativo di James Jean e le sue copertine di Fables. Il sito è molto ricco: http://www.jamesjean.com/

La firma cangiante ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
La firma cangiante ha detto...

Stavo cercando di dirti come linkare le pagine dai commenti del blog ma tutte le volte che inserisco i comandi necessari mi linka qualcosa e i comandi stessi diventano invisibili.

Ora penso a un metodo per riuscirci.

Gabriele Russo ha detto...

Cosa hai scovato! :) non sapevo del libro su Amazon.. Quasi quasi.. Ho delle sue opere stampate su volgari A4 ma non gli rendono giustizia.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Enrico:
E' verissimo. Il debito di James Jean nei confronti di Leyendecker è davvero grande. Ma anche James Jean, per quanto mi riguarda, fa scuola. Ne parlai a suo tempo qui: luigibicco.blogspot.com/2011/02/magic-james-jean.html

@ Dario:
Te ne sarei gratissimo. Se vuoi puoi anche scrivermi tutto via mail: grafdesign@hotmail.it

@ Gabriele:
Eh, no. Stampe in A4 non rendono. Bisogna possedere almeno dei poster formato garage :)
Comunque il libro vale molto, si.

Patrizia Mandanici ha detto...

Avevo visto sue illustrazioni in giro, non sapevo chi fosse, quindi grazie per l'approfondimento e per aver postato queste bellissime illustrazioni. Ce ne sono alcune di un gusto più tradizionale, altre in cui si vede un segno molto moderno, ripreso da diversi illustratori ancora oggi (e mi piace molto).
Per quanto riguarda Tumbrl: io invece lo uso per "saccheggiare" e mettere da parte quello che trovo di interessante su questa piattaforma - di mio ho ben poco da mettere poiché uso i miei diversi blog, che bastano e avanzano. Mi piace anche vedere le strade che percorrono certe immagini, da utente a utente; alcune volte escono fuori incroci strani, si trovano nuovi Tumbrl da seguire.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
Anch'io penso che molte sue cose risultino fresche e moderne ancora oggi. Pensa a un bel graphic novel (o meglio, un bel fumetto) tutto realizzato da lui :)
Tumblr alla fine è uno strumento più "simpatico" di quanto mi aspettassi. Lo uso più come una sorta di agendina ed è utile anche come alternativa ai bookmarks (che ormai non so più dove infilare).

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