13.2.17

Bluesman (prove varie, da Manga Studio a Photoshop senza ritorno)

Sarò molto breve perché in questo periodo sono parecchio preso. Tra una cosa e l'altra sto provando diversi software e stili di disegno che mi consentano di capire se posso prendere o meno certe direzioni.
Sto scoprendo pian piano Manga Studio (noto anche come Clip Studio Paint) e devo dire di essere parecchio soddisfatto da utility e skills che ti mette a disposizione. Tra tutti la possibilità di disegnare su un livello vettoriale e i pennelli a china personalizzabili (compreso il grado di correzione automatico che applica rallentando il tratto nello stesso momento in cui disegni). Vorrei poterti spiegare qualcosa in più di Manga Studio, ma non ho tempo. E in ogni caso tante cose le ho apprese proprio grazie ai tutorial che ha pazientemente realizzato Patrizia Mandanici sul suo blog QUI.


A scendere nei particolari, insomma, la resa nel tratto è notevole (vedi l'immagine qui sopra). Al di là delle proprie capacità, la resa finale di un disegno fatto con Manga Studio, quindi, si avvicina molto a quello che potresti realizzare su carta con matite e pennelli. Ecco qui sotto, ad esempio, la mia prima sperimentazione per intero con il software in questione:


Poi non contento (ovviamente) ho importato il tutto in Photoshop per dare un tocco di colore (ma come diavolo si fà ad esportare un livello vettoriale in EPS o in AI? Mistero!!!). Una cosa che doveva durare un'oretta al massimo e che invece mi ha portato via intere serate. Sono stato costretto a staccarmi a forza dalla fase di colorazione che stava andando avanti all'infinito. Un problema tutto mio, mi rendo conto, dettato soprattutto dal fatto di essere eternamente insoddisfatto delle cose che faccio.
E infatti la versione a colori "normale" qui sotto, non è che mi faccia impazzire particolarmente. Quella più sotto con le tonalità solo in blu, invece, devo dire che mi aggrada abbastanza (click for enlarge, please).


6 commenti:

Luca ha detto...

Non me lo aspettavo, vedo uno stile molto diverso dal tuo solito. Mi piace. Però devo confessarti che preferisco la tavola con più colori, ha più profondità e i pochi colori caldi hanno l'effetto di accendere quelli freddi dando all'atmosfera notturna un effetto più avvolgente. Bravo

CREPASCOLO ha detto...

In b/n vedo echi del Michele Petrucci dei giorni del Vangelo del Coyote e di Metauro.

Patrizia Mandanici ha detto...

Purtroppo da Clip Studio Paint non si possono esportare livelli vettoriali. Bisogna lavorarli in CSP, poi al massimo puoi esportare i livelli in formato Photoshop, ma rasterizzati. Anche il testo viene rasterizzato se esportato.

Patrizia Mandanici ha detto...

Il segno mi piace parecchio, per la colorazione mi piace un po' di più quella con più colori, forse li avrei preferito meno scuri. Forza, continua così :)

Luca Lorenzon ha detto...

Quoto sia Luca che Crepascolo, ma a me piace di più l'immagine meno colorata.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Grazie, Luca.
Quello che sto cercando di fare in questo periodo, è sperimentare al di fuori delle solite cose. Voglio andare in diverse direzioni e capire dove posso esprimermi meglio.

@ Crepascolo:
Addirittura scomodiamo il buon Petrucci? Forse certi tratti "appuntiti", chissà...

@ Patrizia:
Maledizione. Lo sapevo. Devo ancora provare con un brutale copia e incolla in Illustrator, ma immagino non sia così facile. Eppure potevano pensarci. O forse non
hanno voluto apposta.
I colori di quella a colori (!?!) sono un po' spenti è vero. La questione è che avrei potuto cimentarmi con una illustrazione diurna. Invece ho preferito da subito un'ambientazione notturna e più complessa da gestire. Però mi sono divertito.
Ora però devo già passare ad altri stili (cartoon, gessetti, ecc...)
Grazie per l'incoraggiamento, Patrizia ;)

@ Luca:
Anche a me, anche a me!!! Non so. E' più giusta per essere una scena notturna.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...