6.6.16

Thorgal


A partire dallo scorso mercoledì 1° giugno, la Panini e La Gazzetta dello Sport hanno portato in edicola un altro vecchio classico della bédé: la saga fantasy Thorgal, ideata e scritta da Jean Van Hamme e disegnata da Grzegorz Rosinski. Se hai il pallino per la heroic fantasy, questo dovresti provarlo. Se come me credi semplicemente che Van Hamme sia in generale un ottimo scrittore e che meriti sempre e comunque un'occasione, Thorgal potrebbe infatti rivelarsi una bella sorpresa.
A rendere ancora più appetibile questa nuova collana è che ogni volumetto comprende un albo originale più svariate pagine di contenuti extra. E l'offerta economica è perfettamente in linea con le altre serie della Gazzetta. Il primo albo infatti costa solo tre euro meno uno spocchiosissimo centesimo, anche se non si è ancora capito se il prezzo è destinato a rimanere quello.

In ogni caso sono previste 50 uscite che oltre ai 34 albi della serie originale (in questo periodo Rosinsky è al lavoro proprio sul 35°), prevedono anche la pubblicazione degli spin-off I Mondi di Thorgal, con le serie Kriss di Valnor di Yves Sente e Giulio De Vita e Lupa di Yann e Roman Surzhenko.


In questo primo volume, già parecchio interessante, è stato pubblicato il primo albo della serie intitolato La Maga Tradita, 30 pagine pubblicate per la prima volta a puntate su Tintin edizione belga nel 1977. Qui conosciamo subito i personaggi principali della saga. Thorgal Aergisson fu accolto da bambino tra i vichinghi del nord, ma qualcuno continua a chiamarlo "il figlio delle stelle". Lui è innamorato di Aaricia, la figlia del folle capo tribù Gandalf il Pazzo. Ma quest'ultimo non è affatto contento dell'interesse della figlia per il vichingo dai capelli neri e lo condanna a morte legandolo ad uno scoglio in attesa dell'alta marea. In soccorso di Thorgal arriva Slive, una maga che in cambio della libertà gli chiede di mettersi al suo servizio per un anno, servendolo nella sua vendetta proprio contro Gandalf.


A seguire, la storia breve Quasi il Paradiso..., 16 pagine che Van Hamme e Rosinski realizzarono per ampliare l'edizione in volume della prima storia di Thorgal. Qui il protagonista, provato da una tempesta di neve in alta montagna e poi in fuga da un branco di lupi, precipita in un burrone e finisce in una landa paradisiaca abitata da tre sorelle che non invecchiano mai.
Infine, in appendice, ben 14 pagine con contenuti extra, dietro le quinte, interviste agli autori, schizzi preparatori e tavole di prova.

Thorgal è un titolo dall'impianto molto classico. I testi di Van Hamme non si perdono in fronzoli e vanno dritti al punto lasciando parecchio spazio agli avvenimenti principali della storia. I disegni di Rosinski, qui al suo primo lavoro importante, sono lontani dalle sue cose più mature e descrittive o dall'atmosfera di certi suoi dipinti, ma reggono bene il passaggio dell'occhio sulla pagina presentando uno stile realistico e rotondo il giusto.
Insomma. Io di Thorgal avevo letto poco e male, ma questo primo albo mi ha sicuramente convinto a proseguire anche con i successivi. Vedremo.

8 commenti:

La firma cangiante ha detto...

La quantità di proposte interessanti e meritorie d'attenzione editate da Gazzetta è ormai inversamente proporzionale ai soldi che entrano mensilmente a bilancio familiare. Ovviamente le proposte sono sempre di più e i soldi sempre di meno (e non sto scherzando, continuano a diminuire).

Quindi niente Thorgal, niente Bernard Prince, Niente Luc Orient quando arriverà, etc... tutte cose che avrei seguito anche volentieri. Sebbene la proposta Gazzetta mi sembri la migliore in edicola insieme a varie cose della Cosmo sono costretto ad abbandonarla in toto anche a causa della cadenza settimanale delle uscite.

Per ora è così, con grande rammarico, magari in futuro...

La firma cangiante ha detto...

Tra l'altro di Thorgal ne ho sempre sentito parlar molto bene, ma ne abbiamo un paio di numeri in negozio (nel mezzo della saga), magari se avrò tempo darò un'occhiata a quelli.

Luca Lorenzon ha detto...

Dati i redazionali molto succosi andrebbe preso ma visto che il fumetto ce l'ho già in varie salse e che lo spazio scarseggia ho preferito lasciarlo in edicola. Ma mi sembra veramente un'edizione molto ben fatta, come quella di Blake & Mortimer d'altra parte.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Secondo me anche la Gazzetta ha dovuto tirare un pochino i remi in barca. Rispetto ad un paio di anni fa, quando in edicola era con tre collane diverse dedicate al fumetto franco belga, adesso è presente solo con due, una delle quali ad un prezzo ancora più competitivo di quello solito.
Ovviamente, il fattore periodicità settimanale incide e non poco. Vedila così: se un domani tu dovessi decidere di recuperarli, sullo store li trovi a blocchi di 10 albi alla volta al prezzaccio di 29 euro.
Onestamente non so come sono i numeri centrali della serie (quelli che hai in negozio), ma di sicuro possono andare bene per farsi un'idea.

Presumo dalle tue parole che la "situazione" non ha ancora ingranato come avresti voluto. Mi spiace molto, ma resisti. In generale credo che attività del genere abbiano bisogno di un bel po' di tempo, per cominciare a girare.
Magari ne riparliamo poi a quattrocchi alla prima occasione.

@ Luca:
Si, l'edizione è fatta molto bene, come per tutte le pubblicazione a fumetti di Gazzetta (avrei da ridire su come hanno graficamente impaginato i contenuti extra, ma è una cosa che potrebbe interessare solo me, mi rendo conto). Ovviamente se avessi già l'opera in un'altra edizione non prenderei questa.
Al limite fammi poi sapere com'è Thorgal nella sua interezza, visto che l'avrai letta tutta.

Luca Lorenzon ha detto...

Pur con qualche bella sequenza mi pare che i primi 4 siano abbastanza evidentemente destinati all'infanzia. Dal quinto la serie decolla e il ciclo del paese di Qa è bellissimo.
Poi ricordo momenti di fisiologica rilassatezza con storie autoconclusive ma sempre di buon livello. Verso la fine c'è un altro ciclo più lungo in cui Thorgal avrà un ruolo diverso e alla fine mi pare che c'è una odissea che riprende vagamente i fasti della saga del paese di Qa. Gli episodi nuovi di un altro sceneggiatore non sono male ma fanno parte di un ciclo articolato che non si è ancora concluso.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Mi sembra di capire che si tiene mediamente sempre su buoni livelli. Buono a sapersi. In ogni caso il primo volume non mi è sembrato destinato proprio proprio all'infanzia. Non stiamo parlando di trame particolarmente elaborate o di temi "accesi", ma il tutto è costruito soprattutto per presentare i vari personaggi. Vedremo con il secondo.

Luca Lorenzon ha detto...

Se non sbaglio ci sarà ancora qualche storiellina introduttiva che vista con gli occhi di oggi sembra assai ingenua, comunque anche il segno di Rosinski migliorerà parecchio, nei primi episodi era un po' "pupazzettistico". Difatti una supposizione sul fatto che la Comic Art non fosse partita con la serie proprio dal numero 1 era che i disegni non erano ancora belli come quelli successivi.

LUIGI BICCO ha detto...

Si, lo stile di Rosinski deve fare parecchia strada, ancora, da questi suoi inizi. Sulle storie, vedremo. Oggi dovrebbe già essere uscito il secondo volume con L'Isola dei Mari Ghiacchiati.

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