Il mio rapporto con il Dottor Who è sempre stato molto particolare e dettato dalle rigide regole della casualità. Dopo essermi lasciato a volte deliziare e a volte annoiare con alcuni episodi delle vecchissime serie, ho seguito solo marginalmente la reincarnazione del nuovo Dottore che è partita nel 2005. Avevo visto solo alcuni episodi di passaggio senza mai approfondire troppo e, spesso, non arrivando nemmeno a capire una beneamata mazza (provaci tu a vedere un episodio di mezzo e fammi sapere).
Ora. Dopo vari incitamenti e lasciandomi ammaliare dalla passione che Dario (alias Firma Cangiante) nutre per il personaggio, alla fine mi sono convinto e ho visto di fila (o quasi) i 13 episodi del nuovo start up che vede come protagonista la nona incarnazione del Dottore interpretato (solo per questa stagione) dall'attore Christopher Eccleston.
Il nono Dottore: Zlatan Ibrahimo... Christopher Eccleston.
Di nuovo mi sono lasciato affascinare da temi e idee ricorrenti della serie, di nuovo ho sorriso alla povertà dei mezzi con i quali la BBC inglese ha costretto a lavorare la produzione (scoprire che un invasore alieno ha le fattezze di un maiale che cammina su due zampe mette alla prova anche il più assiduo adepto della Santissima Chiesa della Sospensione dell'Incredulità, salvo poi scoprire che quel maiale è solo uno specchietto per le allodole e quindi - sospirone di sollievo - c'è una spiegazione). Ma esattamente come nella serie originale di Star Trek, quando le idee sono buone, lo spettatore va (cerca di andare) oltre i pupazzi di gomma piuma o di una deprimente CGI che sembra arrivata direttamente dagli anni '90. Anzi, ci ridi pure, per carità, ma poi resti incollato a capire come finisce la storia. E questo è il miglior risultato che possa sperare di ricevere una serie televisiva da me.
Il maiale di cui ti parlavo, apparso in Alieni a Londra - Parte I (s01xe04),
che poi non è un alieno, ma un maiale terrestre vero che però
cammina su due zampe e che... vabbé, hai capito.
Nel caso tu non lo sapessi (mi chiedo però dove tu sia stato fino a questo momento), il Dottor Who è una "entità" extraterrestre ed è l'ultimo di una razza aliena estinta e soprattutto l'ultimo (o così ci fanno credere) dei Time Lord, capace di viaggiare attraverso lo spazio e il tempo (nel cosiddetto vortice temporale) a bordo della propria nave spaziale, il Tardis, che in questo caso ha le sembianze di una vecchia cabina blu della polizia inglese degli anni '60 (che se ti devo mostrare il Tardis, allora hai davvero vissuto altrove).
Vabbé, và, ecco il Tardis.
In questa prima stagione del nuovo corso (cronologicamente si tratta in realtà della 27a), il buon Dottore si lascia accompagnare dalla giovane Rose Tyler (interpretata dall'attrice carinetta dagli occhioni scintillanti Billie Piper), una commessa di un negozio di abbigliamento di Londra conosciuta proprio nel primo episodio (Rose era minacciata dalla plastica senziente con la quale erano fatti i manichini del negozio, un po' come mi sento io quando passo sotto i portici di via Roma in centro a Torino, insomma).
E a parte questo primo round che serve per farci conoscere il Dottore e la sua futura compagna di viaggio, quelli successivi vedono: la fine del mondo nell'anno 5 miliardi e fischia (bellissimo omaggio al Ristorante al Termine dell'Universo di Douglas Adams); una capatina nella Cardiff del 1869 in compagnia di Charles Dickens, tra corpi estranei e gassosi che bramano la libertà; un'invasione aliena che parte dal Primo Ministro Inglese (feroce critica alla politica anglosassone), un episodio incentrato sulla storica figura degli alieni meccanici Dalek e di un bizzarro collezionista di reperti alieni; una stazione spaziale televisiva che nell'anno 200.000 trasmette programmi per tutto l'impero terrestre (anche qui feroce critica, ma al mondo dei media e del loro cagionevole modo di fare informazione); uno stupendo doppio episodio dove in una Londra distopica un virus alieno crede di aiutare le persone uccidendole (e dove viene introdotto un importante co-protagonista in chiave futura, Jack Harkness) e, in chiusura di stagione, il buon Dottore prigioniero di un reality show (feroce critica al mondo dei reality) e alle soglie della "rigenerazione" che lo porterà a cambiare aspetto.
Posso fare lo spiritosone quanto voglio, eh, ma in realtà la questione è che questa prima stagione del nuovo Dottor Who non mi è affatto dispiaciuta, anzi. Il suo sapore gustosamente casereccio mi ha divertito e rilassato. E se, come mi dicono, le successive (quelle con il decimo Dottore interpretato da David Tennat) riescono a creare meglio una certa atmosfera, non faticherò poi troppo nel continuare la visione.
Ora. Per chiudere.
COSE CATTIVE:
- Il primo episodio, per quanto abbia lo scopo di introdurre il Dottore e la sua compagna di scorribande Rose Tyler, purtroppo è il meno adatto per iniziare a guardare la serie. Perché si può passare su tutto, eh, però qui, nella parte centrale, ci sono un paio di cose che proprio non si possono guardare (tipo il ragazzo di Rose rapito dal cassonetto e il Dottore che litiga con il braccio del manichino).
- Uno degli sceneggiatori, Russell T. Davies, ogni tanto si addormenta senza preavviso e si risveglia convinto che stia scrivendo un film dei Muppets (sua l'invenzione dei "prodigiosi" Slitheen). Qualcuno poi lo riporta alla realtà ma sembra che certe righe le abbia già scritte con l'inchiostro indelebile (e per fortuna che da un certo punto in poi arriva Steven Moffat). Bizzarro che poi mi dicano che abbia scritto e curato, e anche bene, la serie tv spin-off Torchwood (anagramma di Doctor Who, appunto).
- Al punto qui sopra è dovuta anche una certa "strartrekkitudine" nelle soluzioni di ripiego e negli effetti speciali. Solo che la serie originale di Star Trek era del '64 mentre nel 2005 ti aspetti effettivamente qualcosina di più.
COSE BUONE:
- Christopher Eccleston mi è parecchio simpatico anche nella sua versione più guascona. E per quanto qui sia bravo, in seguito ha dimostrato di saper recitare anche meglio (guardalo nella recente serie tv Leftovers).
- Billie Piper è praticamente la nuova Kelly di Beverly Hills 90210, ma un filetto più intrigante (e tu dirai: "ci andava anche poco").
- Gli incipit alla base di certi episodi sono davvero interessanti e in due o tre casi si sfiora il semi-genio.
- Non puoi davvero non apprezzare una serie tv dove il protagonista è un tizio, ultimo discendente dei Signori del Tempo, che se ne va a zonzo nel tempo a mettere una pezza alle situazioni davvero disperate.
- Il Dottor Who, in ogni caso, rimane un'istituzione. Ricordatelo.
P.S.: A proposito, una delle cose veramente belle nel seguire le serie tv con tanto ritardo è che trovi i cofanetti su Amazon a un prezzo ridicolo, tipo questo in 4 dvd a 12 euro e 86 spocchiosi centesimi.
Posso fare lo spiritosone quanto voglio, eh, ma in realtà la questione è che questa prima stagione del nuovo Dottor Who non mi è affatto dispiaciuta, anzi. Il suo sapore gustosamente casereccio mi ha divertito e rilassato. E se, come mi dicono, le successive (quelle con il decimo Dottore interpretato da David Tennat) riescono a creare meglio una certa atmosfera, non faticherò poi troppo nel continuare la visione.
Ora. Per chiudere.
COSE CATTIVE:
- Il primo episodio, per quanto abbia lo scopo di introdurre il Dottore e la sua compagna di scorribande Rose Tyler, purtroppo è il meno adatto per iniziare a guardare la serie. Perché si può passare su tutto, eh, però qui, nella parte centrale, ci sono un paio di cose che proprio non si possono guardare (tipo il ragazzo di Rose rapito dal cassonetto e il Dottore che litiga con il braccio del manichino).
- Uno degli sceneggiatori, Russell T. Davies, ogni tanto si addormenta senza preavviso e si risveglia convinto che stia scrivendo un film dei Muppets (sua l'invenzione dei "prodigiosi" Slitheen). Qualcuno poi lo riporta alla realtà ma sembra che certe righe le abbia già scritte con l'inchiostro indelebile (e per fortuna che da un certo punto in poi arriva Steven Moffat). Bizzarro che poi mi dicano che abbia scritto e curato, e anche bene, la serie tv spin-off Torchwood (anagramma di Doctor Who, appunto).
- Al punto qui sopra è dovuta anche una certa "strartrekkitudine" nelle soluzioni di ripiego e negli effetti speciali. Solo che la serie originale di Star Trek era del '64 mentre nel 2005 ti aspetti effettivamente qualcosina di più.
COSE BUONE:
- Christopher Eccleston mi è parecchio simpatico anche nella sua versione più guascona. E per quanto qui sia bravo, in seguito ha dimostrato di saper recitare anche meglio (guardalo nella recente serie tv Leftovers).
- Billie Piper è praticamente la nuova Kelly di Beverly Hills 90210, ma un filetto più intrigante (e tu dirai: "ci andava anche poco").
- Gli incipit alla base di certi episodi sono davvero interessanti e in due o tre casi si sfiora il semi-genio.
- Non puoi davvero non apprezzare una serie tv dove il protagonista è un tizio, ultimo discendente dei Signori del Tempo, che se ne va a zonzo nel tempo a mettere una pezza alle situazioni davvero disperate.
- Il Dottor Who, in ogni caso, rimane un'istituzione. Ricordatelo.
14 commenti:
Io sono tra quelli che, ahimé, ci ha provato ad appassionarsi alle vicende del buon dottore, e si è forzato alla visione proprio della stagione con Ecclestone e la Piper, ma niente, no, la sensazione di stare guardando un programma per under 15 alla tv dei ragazzi non mi ha abbandonato neanche per un istante.
Detto ciò, non è che me la sto tirando, ho guardato e continuo a guardare robe che non hanno e non avranno una frazione del successo di una serie com Doctor Who, ma evidentemente manca qualcosa capace di toccare le mie (bizzarre) corde.
E poi, cavolo. C'è Billie Piper ed è sempre così vestita. Che noia.
Lo so, il paragone con la tv dei ragazzi è QUASI calzante. Ma è la via della sopportazione lastricata da buone intenzioni per arrivare alla meta. La stessa che i fan di Deep Space Nine (compreso me) hanno dovuto percorrere per avere poi una grande serie (la strada da percorrere, nel caso di DS9, sono le prime sonnolentissime stagioni). In queste sere, a spizzichi e bocconi sto guardando la terza serie tv del Dottore su Rai4, quella con Tennant, e in effetti sembra un altro pianeta.
E scusa, caro Luca, ma della Piper troppo vestita non ti puoi neanche troppo lamentare. Semplicemente devi guardare altrove (la serie tv "Diario di una squillo perbene" ti dice niente?) :)
P.S.: Vedo che hai commentato alle 19:40. Questo vuol dire quindi che la tua traversata su binari e finita, giusto?
Oh, e a proposito. Non so se ti è capitato di vedere il trailer dell'ottava stagione che inizia a fine agosto:
https://www.youtube.com/watch?v=TivqZTq5u6Y
Visto che sembra una roba assolutamente da vedere, non si può mica arrivarci a digiuno, e quindi qualcosa delle stagioni precedenti mi toccava vedere :)
Forse non ci siamo capiti... tutto ti devi vedere, in ordine, non è che mo te ne esci e salti all'ottava stagione, e nossignore. E pure Torchwood dovresti guardarti, almeno fino all'apice della splendida terza serie, poi l'hanno data in mano agli ammerriggani... mah!
Scherzi a parte (ma fino a un certo punto, eh) che dire, basta guardare la foto del mio nick e potrebbe bastare così.
Non ricordavo più il maiale... per il resto concordo con la tua visione del serial, il lato artigianale è forse uno degli elementi che più mi ha più divertito, a volte era veramente ed esageratamente artigianale, ma da quel punto di vista migliora. L'impressione è che questa prima serie abbia testato il pubblico con un budget limitato in vista di un ritorno in grande stile del Dottore. Poi dentro ci sono spunti idee e la grandissima capacità di regalare con un'intensità rimarchevole uno spettro di emozioni davvero ampio. Senti la tragedia, la tensione, l'amore, il divertimento, ma li senti per davvero e questo aspetto si intensificherà dalla seconda stagione.
Vai, vai, il meglio deve ancora arrivare.
Buttati sulla Christmas Invasion e fammi sapere :)
@ Dario:
No, no. Quando dicevo di doverci mettere qualcosa di mezzo, intendevo proprio tutte le altre serie. Non ce la farei mai a seguire l'ottava stagione senza sapere esattamente cosa è accaduto prima :)
Pensa che vedrò anche lo speciale che citi, Christamas Invasion (appena capisco dove recuperarlo), e prima vedrò anche l'episodio breve che lo precede ("Doctor Who: Children in Need") ma che non è mai stato doppiato in italiano (ma per questo dobbiamo ringraziare santo youtube, visto che si può vedere sottotitolato QUI).
Non so come, non so quando, ma vedrò tutto. Altro che guardare l'8a stagione. Ce ne andrà, di tempo :)
Occhio che quello che hai linkato è Time crash va visto tra la terza e la quarta stagione :)
Children in need è una sorta di maratona televisiva, sarà una cosa tipo Telethon, fatta per beneficenza, dove compaiono diversi episodi del Dottore, devi beccare il Children In Need dell'anno giusto, l'episodio che cerchi tu è intitolato Born again
Aw! Vedi vedi? Che casino. Meno male che me l'hai detto. In effetti la presenza dell'altra attrice mi sembrava strana. Quello giusto quindi è questo:
https://www.youtube.com/watch?v=uKoSbpSdx1U
Purtroppo, però, non sembra ci sia sottotitolato in italiano.
Evvabbé, oh :)
C'è questa traduzione amatoriale, se non capisci qualcosa...
https://www.youtube.com/watch?v=ya7InvXd8-E
Guarda, l'ho visto proprio ieri sera, dopo che ne abbiamo parlato qui. Qualcosina (ma proprio qualcosina) avevo capito. Però la traduzione artigianale di youtube, quella del video che mi hai segnalato tu, ha l'indubbio merito di avermi fatto morire dal ridere in due o tre punti :D
Tipo:
QUI
QUI
e QUI
Dimmi tu se uno non si deve sganasciare.
Il doppiaggio è tragicamente amatoriale ma non ho trovato i punti che segnali, i dialoghi scritti sulle foto li hai appiccicati tu? Fa ridere per quel che è questo sì, ma ciccio e franco dov'è? :)
No, no. Non li ho appiccicati io. Sono quelli che mi comparivano sotto il video. Possibile che vengano tradotti in modo diverso da utente a utente? O__o
Il link che ti ho incollato io è di un video privo di sottotitoli doppiato in italiano da due fan, dilettanti ma il contenuto dovrebbe essere corretto.
Ahah! Non ci posso credere. Sono un coglione! Io l'ho visto senza volume e in automatico mi ha aperto i sottotitoli in italiano. Non avevo mica capito che era proprio stato ridoppiato. Che ti devo dire? Un cretino, proprio.
P.S.: Curioso però che i sottotitoli in italiano non riescano a capire l'italiano e che lo traducano in quel modo assurdo.
Potenza della tecnologia :)
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