22.7.14

Babylon A.D., che uno pensa "figurati se mi guardo 'sta roba" e poi invece non ti dispiace nemmeno


Qualche sera fa, mi è capitato sotto gli occhi Babylon AD. Vedere il granitico Vin Dieselone cimentarsi in quello che sembrava l'ennesimo filmaccio d'azione mi ha fatto ridere. Poi sono rimasto a guardare e sai cosa? Non mi è nemmeno dispiaciuto. All'epoca dell'uscita al cinema, la critica fu davvero inclemente affibbiandogli voti a dir poco disastrosi. Per un film che, te lo sussurro nell'orecchio, è almeno una cinquina di volte meglio di uno qualsiasi dei Fast&Cosi.

Quello che non sapevo io è che questa pellicola del 2008 è francese, che la regia è firmata da Mathieu Kassovitz (dev'essere un tipo ben strano, Mathieu), che è ispirato allo sconosciuto romanzo Babylon Babies dello sconosciuto scrittore francese Maurice Dantec e che oltre a Vin Diesel, nel film ci sono anche Michelle "La Tigre e il Dragone" Yeoh, la bellissima Mélanie Thierry (prossima co-protagonista con Christophe Waltz nel nuovo film di Terry Gilliam, The Zero Theorem), la sempre bravissima Charlotte Rampling in un ruolo cattivissimo che gli si addice non poco e c'è pure Gerard Depardieu che in realtà si vede poco ed è completamente ricoperto da uno spesso strato di trucco e lattice.


Te la faccio brevissima: in un futuro non troppo lontano il mercenario Toorop è incaricato di trasportare in sei giorni Aurora, una giovanissima suora, dalla Mongolia a New York dove lui non può più entrare perché considerato un terrorista. Toorop e il magnate Gorsky si accordano per mezzo milione, oltre ad una nuova identità e ad una nuova vita in America per il mercenario. Il tutto si trasformerà presto in una fuga disperata che ci mostrerà una società disastrata e schiacciata dalla povertà e dalla rassegnazione.


A parte una scena iniziale in perfetto "sboron style" alla Vin Diesel, il film non è malaccio. Le scene d'azione sono abbastanza inquadrate (e in effetti qui si vede tutta la "francesità" della pellicola) e anche se il soggetto sa di già visto, l'oretta e mezza del film scorre via bene. A me, tanto per dire, ha ricordato parecchio I Figli degli Uomini di Alfonso Cuaròn (ma da lontano, eh, che il film di Cuaròn è di tutt'altro spessore) e, sul finire (ma proprio sul finire finire), anche un po' il Minority Report di Spielberg.

5 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Di questo Babylon non so, però di Kassovitz almeno L'odio è d'obbligo :)

sartoris ha detto...

sì ma il problema è proprio lui, il buon Gigioni (Ortolani copyright) che francamente ha una monoespressività che va ben oltre quella - mistica! - dei vari eroi action degli anni 80...

comunque divertente, va là ;-)

LUIGI BICCO ha detto...

@Dario:
Visto all'epoca. E' un film notevole con il quale ho personalmente uno strano rapporto. C'erano, ricordo, delle cose che mi facevano abbastanza incazzare e altre davvero particolari. Kassovitz a me piace, comunque, eh. Meglio di altra roba in giro :)

@ Omar:
"Ma noi abbiamo... Gigioni!", haha :D Ho finito di leggerlo proprio l'altro giorno. Ortolani ha ragione come al solito, ma a me il Gigioni non è mai riuscito a stare davvero antipatico e calato in parti sborone è perfetto (guarda il pluricitato, da me, "Pitch Black"). Ma al di là di Gigioni, il film non era malaccio, dai.

CyberLuke ha detto...

Uhmmmm. E mò m'hai messo la curiosità.
Guarda, faccio un tentativo giusto perché me l'hai detto tu, che neanch'io, al Diesel là, dò troppo credito.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Oh, attenzione. Non ho mica detto che è un filmone da vedere, eh. Ma che rispetto alle solite cose sborone, qui almeno c'è una storia da seguire.

...

Beh, anche in Pitch Black c'era.

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