Parlo proprio di quelli che ti hanno preso a schiaffoni, ti hanno tolto delle diottrie e da allora hai visto le cose in un altro modo (senza esagerare). Quelli che hanno fatto la tua storia di lettore. Albi particolari o storie singole che porteresti con te su quell'isola deserta lì, che tutti sono pronti a tirare in ballo ogni due minuti. Non parlo dei grandi classici che ti sono rimasti impressi (quelli sappiamo quali sono) e nemmeno delle prime cose che hai letto. Parlo di quelle storie che sono rimaste davvero legate ai tuoi ricordi (che se ci pensi adesso, a quando le hai lette, ricordi quei momenti precisi precisi).
Io
ci ho pensato giusto in quei cinque minuti tra il lavandino e il letto,
mentre mi spazzolavo i denti. E mi è venuto in mente che gran parte di
quei ricordi sono legati alla Comic Art. Non solo, naturalmente.
Ma è inutile star qui a fare chiacchiere a vanvera. Te li mostro
direttamente (in ordine sparso e non cronologico), così ci capiamo
subito.
TEX #54
TEX #54
Dove praticamente tutto è comiciato (o almeno l'era after Topolino).
Lo trovi sul comodino di tuo papà che gli anni che hai non arrivano a
riempire due mani. Ti chiedi come faccia a piacergli quella roba di
cowboy e indiani in bianco e nero, scritta da UNO che si chiamava Gianluigi Bonelli e disegnata da UNO che si chiamava Aurelio Galeppini. Poi cominci a leggere e boom. Si apre un mondo nuovo che da allora non si è più richiuso.
HORROR #12
HORROR #12
E parlo dell'arrivo di Sandman in Italia. Neil Gaiman, Sam Kieth e Mike Dringenberg,
hai presente? Un classico per tutti i lettori duri e puri. Che proprio
non puoi vivere senza averlo letto. E sono d'accordo. Ma io l'ho
scoperto così, in un pomeriggio sonnacchioso, tra le pagine di questa
indimenticabile rivista come solo Comic Art (e uno!) le sapeva fare. Per tacere del fatto che nello stesso numero ci trovavi anche Alex Toth e lo Swamp Thing di Alan Moore che poi passò altrove (vedi più sotto).
GLI INCREDIBILI X-MEN #10
GLI INCREDIBILI X-MEN #10
Quello della Star Comics,
intendo. Ma mica un numero qualsiasi. Proprio il 10. E mica così, solo
perché è il primo numero a due cifre. Ma perché dentro c'era quella
storia disegnata da Romita Jr. dove Colosso se le dava di santa ragione con il Fenomeno in un pub e Wolverine se ne stava in disparte a guardare. Perché il ragazzo si doveva sfogare, spiegava a Nightcrawler. Immenso. Qui trovi la cover originale di quell'episodio (la Star avrebbe potuto pubblicare quella, eh).
Il debutto di Hellblazer in Italia. Jamie Delano e Brian Talbot, giusto per dire. Amore a prima vista. Quelle prime didascalie con John Constantine nauseato sotto il cielo di una Londra squilibrata, sono entrate nella storia del fumetto. Ma in quella rivista lì della Comic Art (e due!), c'era pure lo Swamp Thing di Alan Moore, Stephen Bissette e John Totleben, proprio durante la saga American Gothic dove esordiva appunto Constantine. Non ho mai più sentito odori tanto forti leggendo fumetti come per quello Swamp Thing. Ci rendiamo conto di che razza di rivista fosse questa?
Ecco, questo non so spiegartelo granché. So solo che quando leggevo quelle prime storie lì di Conan che mi ero ritrovato sotto mano, mi sentivo a casa. Vai a capire. E tra La Spada Selvaggia e Il Barbaro a colori, mi viene in mente proprio il numero 22 di quest'ultimo. Una roba a base di affascinanti piratesse (e che te lo dico a fare) e di granchi demoni delle scogliere scure. Il tutto confezionato dalla Comic Art (e tre!), scritto da Roy Thomas e disegnato da John Buscema.
Ebbé! Che per te che eri già un quattordicenne appassionato di fantascienza, l'esordio in edicola di Nathan Never l'hai aspettato con un appetito famelico (sbavavi sui teaser che comparivano sulle altre collane, te li ricordi che belli? Li trovi tutti qui). E quando poi l'hai letto, l'hai riletto una seconda volta e via a seguire. Quasi ti venne fuori il terzo occhio. Soggetto e sceneggiatura di un ispiratissimo Antonio Serra e un indimenticato Claudio Castellini alla tavola da disegno.
Come per altri vecchi nostalgici di questa serie, Hammer fu per me una vera e propria mazzata in faccia. Parlo di tutti e 13 i numeri, ma in particolare del primo terzetto di albi su sceneggiatura di Riccardo Borsoni, Marco Febbrari e Stefano Vietti e splendidamente disegnati da Giancarlo Olivares e Majo. Livelli altissimi, una fantascienza MOLTO fantascienza, un trio di personaggi (Helena, Swan e John Colter) caratterizzati in modo grandioso, una fucina di talenti indimenticabili poi approdati altrove. E c'ho pure il numero zero autografato da Vietti e Olivares, pensa.
Altro classico che non si può non citare. Ma la storia che proprio mi segnò in modo feroce era contenuta in questo volume in particolare. Sto parlando di ...E Riparleremo dei Gentiluomini di Fortuna. Forse tu te ne ricorderai meno di altre, ma questa storia mi apparve grandiosa e piena di quello spirito avventuroso tanto caro al Pratt mondiale. C'era la mappa del tesoro di un pirata creolo chiamato Barracuda Ficcanaso e gli indizi per trovare quel tesoro erano incisi su carte da gioco scolpite su ossa di balena. Meglio di così...
Ecco, questo non so spiegartelo granché. So solo che quando leggevo quelle prime storie lì di Conan che mi ero ritrovato sotto mano, mi sentivo a casa. Vai a capire. E tra La Spada Selvaggia e Il Barbaro a colori, mi viene in mente proprio il numero 22 di quest'ultimo. Una roba a base di affascinanti piratesse (e che te lo dico a fare) e di granchi demoni delle scogliere scure. Il tutto confezionato dalla Comic Art (e tre!), scritto da Roy Thomas e disegnato da John Buscema.
Ebbé! Che per te che eri già un quattordicenne appassionato di fantascienza, l'esordio in edicola di Nathan Never l'hai aspettato con un appetito famelico (sbavavi sui teaser che comparivano sulle altre collane, te li ricordi che belli? Li trovi tutti qui). E quando poi l'hai letto, l'hai riletto una seconda volta e via a seguire. Quasi ti venne fuori il terzo occhio. Soggetto e sceneggiatura di un ispiratissimo Antonio Serra e un indimenticato Claudio Castellini alla tavola da disegno.
Come per altri vecchi nostalgici di questa serie, Hammer fu per me una vera e propria mazzata in faccia. Parlo di tutti e 13 i numeri, ma in particolare del primo terzetto di albi su sceneggiatura di Riccardo Borsoni, Marco Febbrari e Stefano Vietti e splendidamente disegnati da Giancarlo Olivares e Majo. Livelli altissimi, una fantascienza MOLTO fantascienza, un trio di personaggi (Helena, Swan e John Colter) caratterizzati in modo grandioso, una fucina di talenti indimenticabili poi approdati altrove. E c'ho pure il numero zero autografato da Vietti e Olivares, pensa.
Altro classico che non si può non citare. Ma la storia che proprio mi segnò in modo feroce era contenuta in questo volume in particolare. Sto parlando di ...E Riparleremo dei Gentiluomini di Fortuna. Forse tu te ne ricorderai meno di altre, ma questa storia mi apparve grandiosa e piena di quello spirito avventuroso tanto caro al Pratt mondiale. C'era la mappa del tesoro di un pirata creolo chiamato Barracuda Ficcanaso e gli indizi per trovare quel tesoro erano incisi su carte da gioco scolpite su ossa di balena. Meglio di così...
Che
ha il merito prima di tutto di avermi aperto le porte, negli anni '90,
su un tipo di fumetto che non conoscevo affatto. Poi su un autore in
particolare, Daniel Clowes, che è entrato nelle mie grazie e poi pure quelle di realtà editoriali come Fantagraphics e Drawn & Quarterly e su tutti i loro autori, gente come Seth, Chris Ware, Adrian Tomine, Peter Bagge, Jason, Richard Sala, Jason Lutes, Charles Burns, Chester Brown, Dylan Horrocks. Mi era talmente piaciuto che anni dopo ho comprato anche il VHS con il film di Terry Zwigoff con Tora Birch, Steve Buscemi e un'appena 17enne Scarlett Johnasson. Piaciuto pure quello.
TOPOLINO #1695
Infine una menzione speciale va naturalmente a Topolino, dove tutto è cominciato per davvero. Non ricordo quale fosse di preciso il primo numero che mi capitò sotto gli occhi, ma ricordo di certo questo 1695 dove, a parte la copertina alla quale mi affezionai da subito che vedeva come protagonista Sport Goofy, dentro c'era anche questa storia intitolata Topolino e il Pinacotreno. Una storia avventurosa che all'epoca avrò riletto tante di quelle volte che non ti dico. Spulciando in rete sono poi venuto a sapere che si trattava di una storia di Alessandro Sisti per le matite di Maria Luisa Uggetti e le chine di Tiberio Colantuoni.
Quanti ricordi.
TOPOLINO #1695
Infine una menzione speciale va naturalmente a Topolino, dove tutto è cominciato per davvero. Non ricordo quale fosse di preciso il primo numero che mi capitò sotto gli occhi, ma ricordo di certo questo 1695 dove, a parte la copertina alla quale mi affezionai da subito che vedeva come protagonista Sport Goofy, dentro c'era anche questa storia intitolata Topolino e il Pinacotreno. Una storia avventurosa che all'epoca avrò riletto tante di quelle volte che non ti dico. Spulciando in rete sono poi venuto a sapere che si trattava di una storia di Alessandro Sisti per le matite di Maria Luisa Uggetti e le chine di Tiberio Colantuoni.
Quanti ricordi.
13 commenti:
hammer, bellissimo, e precursore di tanta "roba fantascienzia" successiva (anche al cinema).
forse la serie migliore mai letta, se la gioca, sia per questioni estetiche, sia per la storia, con appleseed... di cui mi manca il 5° volume, programmato ma mai uscito.
Dovrei stilare anche io una lista simile, sarebbe divertente, magari lo farò, prima o poi, si intende.
Anche per me ci sarebbero gli X-Men, andrei però un po' più indietro, più cose Marvel, anche Hammer la lessi tutta all'epoca e ancora la conservo, dovrò rispolverarla prima o poi.
Mi hai dato l'idea per un eventuale post!
Anche io ho dei fumetti-cardine, nella mia vita. Persino qualche titolo in comune ma con numeri diversi (ad esempio, Conan Colore ma per me il n.8, trovato in qualche busta sorpresa di cugini nei primissimi anni '90)
Moz-
Bei ricordi davvero, delle cose che citi credo di aver mancato Hellblazer e Horror (anche se un po' di Sandman e Swan Thing devo averli letti da qualche altra parte).
Hai fatto bene a citare il film tratto da Ghost World, non era per niente male (anche pensando che le cose tratte dai fumetti di solito non vengono granché bene). Quando la Johansson ha iniziato ad avere successo avevo sempre davanti agli occhi la protagonista di questo film - dove gli altri vedono un'icona sexy io ci vedo la ragazzina un po' cresciuta di Ghost World...vabbè...
@ Larsen:
La serie Hammer ha aperto le porte a un certo modo di fare fumetti, ma è anche debitore di tanta letteratura di fantascienza classica. Rimane una grna bella serie. Le hanno dedicato anche una bella pagina facebook in accordo con gli autori: https://www.facebook.com/pages/Hammer/107244435122
@ Firma:
Fallo, che certe liste son curiose. A quanto mi è parso di capire, io e te, in quanto a letture, abbiamo iniziato allo stesso modo. Degli X-Men ho segnato il 10 come primo non perché fosse il primo che abbia letto, ma perché fu il primo ad avermi davvero colpito. Mi piacevano anche le storie che pubblicarono prima della serie regolare, in appendice all'Uomo Ragno (credo fosse l'Uomo Ragno, non ricordo).
@ MikiMoz:
E fallo anche tu, 'sto post. Poi facci un fischio :)
Quelle buste sorpresa le ricordo anch'io, ma probabilmente sarei andato troppo indietro. Ricordo le buste miste incellophanate che si trovavano in edicola a poche lire con tre albi diversi, tipo Tex, Comandante Mark e Piccolo Ranger. Che bello se esistessero ancora.
@ Patrizia:
Vero che era carino, quel film? A me era piaciuto molto. Poi all'epoca per me Steve Buscemi era già un mito. E la Johansson l'ho vista lì per la prima volta. Era più magrina e smunta. E da lì a poco me la ritrovai accanto a Billy BoB Thornton e James Gandolfini in un altro gran bel film, "L'uomo che non c'era" dei fratelli Coen (non so se mi spiego).
Si, si, era L'Uomo Ragno.
La memoria, caro mio, la memoria. E la malcelata insofferenza nell'andare a scavare in libreria :)
Ciao,
alla fine ho deciso di partecipare anche io. Spero di aver fatto il post per bene ^^
Io della Comic Art ho pochissima roba, giusto qualche manga che ho recuperato recentemente su e-bay ^^
E io corro a vedere lo stesso :)
Firma Cangiante mi ha invitato ed ho partecipato, la cosa più bella è stata conoscere questo Blog. Complimenti Mr. Bicco. Salvatore.
Ehi, Salvatore. Grazie. Mi fa piacere che ti piaccia il blog. Sappi comunque, e non lo faccio per piacioneria, che seguo da parecchio il tuo Retronika. Un paio di volte ho anche comentato :)
Sono lusingato :-)
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