7.2.14

Nicolas de Crécy


Noto illustratore e disegnatore di fumetti francese, Nicolas de Crécy nasce a Lione e si laurea in Fumetto all'Accademia di Belle Arti di Angoulême nel 1987. Lavora per gli studi di animazione Disney di Montreuil, in Francia, e nel 1991 pubblica il suo primo libro per Les Humanoïdes Associés, il bellissimo Foligatto, apprezzato dai lettori e acclamato dalla critica.

Per la sua serie da autore completo Le Bibendum Céleste, Nicolas ottiene l'Alph-Art come "Miglior Album" al Festival di Angoulême del 1998. Collabora poi con lo scrittore e regista Sylvain Chomet sulla serie a fumetti Leon La Came (per Casterman) e al film d'animazione La Vieille Dame et les Pigeons (1998). Nel 2003, in occasione dell'uscita del bellissimo Les Triplettes de Belleville (Appuntamento a Belleville, in italiano) lo stesso Chomet verrà accusato di aver plagiato diversi lavori di de Crécy.



Sperimentatore di stili e generi, Nicolas si è dilettato con grande padronanza in scenari ironici con il già citato Bibendum Céleste, con tavole in bianco e nero in Monsieur Fruit, in storie mute con Prosopopus e in storie assurde come in Salvatore. Il suo Journal d’un fantôme (una sorta di autobiografia del disegno pubblicata in collaborazione con il Louvre e Futuropolis) raccoglierà numerosi premi e le tavole originali saranno esposte alla personale del 2009 "Le Petit Dessein" proprio presso il Museo del Louvre.
In Italia, l'etichetta 9L della Panini Comics ha recentemente pubblicato il suo Salvatore (qui). Qui sotto un po' di immagini e, in coda, un bellissimo filmato che lo vede all'opera con tecniche miste. Qui trovi il suo blog.
























7 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Vabbè, mi risparmi un sacco di lavoro! Sto leggendo Salvatore e ho intenzione di dire due parole prossimamente sul mio blog, mi stavo anche chiedendo come descrivere il lavoro di De Crecy...con un link a Luigi :)

GiovanniMarchese ha detto...

Ho scoperto De Crécy diversi anni fa su Comic Art con Leon La Came (pensa un po'...quanto sono vecchio!). Grande autore! Gipi deve molto secondo me alla sua opera.

sartoris ha detto...

ho pensato anch'io che Gipi deve aver guardato parecchio a De Crécy. Bellissimo tratto, comunque...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
Beh, tu allora fammi sapere com'è Salvatore, che io non l'ho ancora letto.

@ Giovanni:
Parliamo di metà/fine anni '90, comunque, no?

@ Omar:
Ni. Nel senso che non saprei. Gipi ha cominciato si qualche anno dopo, ma il suo tratto è meno caricaturale. Allo stesso modo, comunque, potremmo dire che entrambi hanno tratto ispirazione da gente come Joann Sfar. Ma credo sia un po' più difficile di così :)

Luca Lorenzon ha detto...

A sua volta de Crécy deve molto a Carlos Nine. Molto suggestivo Salvatore, peccato che non sia ancora finito, dannazione.

GiovanniMarchese ha detto...

Sì Luigi, mi riferisco ai primi anni novanta. Quando ancora sopravviveva, ahimé, qualche rivista.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Nine è un altro grande. Personalmente trovo delle similitudini anche con il tratto di Jorge Gonzàlez che, guarda un po', è uno dei miei pallini fissi di cui non ho ancora parlato.
Intendi dire che il quarto tomo di Salvatore pubblicato da Dupuis non è l'ultimo?

@ Giovanni:
E che riviste. Però, dai, così vecchio non lo sei :)

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