18.10.13

Luigi Bicco


Luigi Bicco nasce a Napoli dove si diploma in pubblicità all'Istituto d'Arte. Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti per due anni, viene invitato ad andarsene per le sue idee anarchiche (domanda del docente del corso di decorazione: "Bicco, ma tu vuoi diventare un artista?", risposta: "No", risposta alla risposta: "allora mi sa che l'Accademia non fa per te"). Suo malgrado deve partire per il servizio militare (finisce nel corpo dei Bersaglieri, ma vabbé, lasciamo stare). Tornato a casa lavora prima come modellatore di statuine per i presepi nella celebre via San Gregorio Armeno e poi in varie tipografie che te le consiglio. All'età di 22 anni si trasferisce a Torino dove da allora lavora come art director in un'agenzia di pubblicità.
Contemporaneamente, dal 2005, porta avanti una carriera in solitaria come illustratore e disegnatore di libri lavorando per Minimum Fax, Gremese Editore, La Stampa - TuttoLibri, Rockerilla Magazine, Amnesty International, Internazionale, NBA Rivista Ufficiale.

Innamoratissimo di fumetti, letteratura sci-fi (ma non solo sci-fi) e musica jazz, Bicco tiene anche corsi per insegnare a parlare di se stessi in terza persona. Crede seriamente che il film Blade Runner e il Moby Dick di Herman Melville rappresentino per il mondo del cinema e per quello della letteratura quello che la Bibbia rappresenta per i fedeli cattolici. Kurt Vonnegut, Philip Dick, Italo Calvino, Somerset Maugham, i fratelli Coen e David Lynch, il vangelo.

Qui trovate il suo sito ufficiale, qui le sue gallerie su Behance e qui il suo bellissimo blog, Prima o Poi, dedicato agli illustratori di tutto il mondo e alle cazzate in generale. Toh, beccati pure la colonna sonora. Clicca su play qui sotto e guardati tutto con attenzione.


(P.S.: Ti è piaciuta, questa? Ti ho fatto ridere? E' che avrei altro da fare. E poi sto sempre qui a segnalare le cose degli altri e per me mai una parola gentile, mai un fiore. E in uno dei prossimi post, ti mostro pure tutti i disegnini più simpatici che ho fatto.) 



























 
 



12 commenti:

Larsen ha detto...

bhe', dai, almeno tu riesci a venderti come si deve :D

ma alla fine sei ancora a torino? io stavo di nuovo guardandomi un po' intorno, ma il panorama delle agenzie e' desolante...

CyberLuke ha detto...

Beh, se c'è qualcuno che può permettersi un post autocelebrativo sei tu (e un'altra dozzina, via).
La tua produzione e i tuoi clienti parlano per te, e secondo me ci sono ancora mille altre robe in cui riusciresti alla grande (penso, che so, a una nuova collana editoriale, alla copertina di un CD, la copertina di un 100% Marvel).
Inoltre, se dovessi prematuramente scomparire, ci basterà copiancollare questo post e cambiare tutti i verbi dal presente al passato prossimo.

La firma cangiante ha detto...

Ma sa che a vederla sempre così a metà faccia non la facevo barbuto? Signor Bicco, mi scusi, ma lei nella vita vuole portare la barba? E allora perché non è rimasto a creare statuine per il presepe con le sembianze di Wonder Woman (Madonna), Superman (Giuseppe) e Franklin Richards da piccolo (Bambinello) invece di iscriversi all'Accademia? Le sembra un posto per anarchici con la barba? Le cose sono due. O la smette di fare l'anarchico o perlomeno si taglia la barba, altrimenti qui non ci può rimanere. Tuttalpiù se ne può andare a Torino. Io c'ho una zia a Torino, se vuole le faccio trovare una pensione per i primi giorni. Economica. Sempre che accettino anarchici con la barba. Sa, una volta a Torino mettavano i cartelli "non si affitta ai meridionali" ora mettono "Non si affitta agli anrchici con la barba, specie se hanno lavorato a San Gregorio Armeno". La vita è così. Ma, ora che mi viene in mente, non è che niente niente lei vuole fare l'artista?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Larse:
Riesco a vendermi molto meno di quanto tu possa immaginare, purtroppo. Per stare a Torino sto a Torino. E la questione è che credo ci rimarrò ancora parecchi parecchi anni. Dal punto di vista lavorativo, le agenzie che sono rimaste in piedi sono poche e in previsione, come dici anche tu, vedo solo desolazione. Però non me ne andrei a vivere altrove solo per una questione di lavoro. Piuttosto mi metto a fare altro (che non sarebbe nemmeno una cattiva idea, visto che questo mestiere resterà in piedi ancora per una cinquina d'anni :)

@ Luca:
Sei sempre molto gentile. Alla possibilità di una cover per il mondo della musica ci ho pensato spesso e qualche volta ho anche sfiorato la cosa. Ma quello è un altro mondicino che ti raccomando. Un 100% Marvel? He, mi piacerebbe. Sento la Panini, che ultimamente tra variant cover e minchiate varie stanno andando avanti a nastro.

@ Dario:
Dunque. La questione è che all'epoca dell'Accademia, io la barba non la portavo mica. Io qui a Torino ho una nonna e lei me ne ha raccontate, di cose, visto che è arrivata qui all'inizio dei '60. Adesso hanno fatto scappare i barotti in collina e in Torino Torino sono rimasti solo meridionali (con la barba e senza). Io l'artista continuo a non volerlo fare, ma col senno di poi forse mi sono perso delle possibilità. Che so, tipo che oggi potrei essere un madonnaro itinerante. Una cosa così, insomma.
P.S.: Tu scherzi, ma un anno, un presepe con i supereroi l'avevamo pure fatto, tra Batman, Uominiragni e pure Gundam, toh :)

Alberto Camerra ha detto...

E chiamalo post autocelebrativo; vai così, Luigi!
:-D
Ho sempre apprezzato i tuoi lavori sin da quella notte che, navigando distrattamente nel web, mi ci sono imbattuto per puro caso. Mostra, mostra, perbacco; disegnini e, soprattutto, disegnoni (che la "mostrA", intesa come femmina del mostro, se la sciroppa Superciuk con la sua Beppa! :-D).

sartoris ha detto...

questo giovane creativo che hai segnalato mi garba, molto! :-))

(io invece l'avevo inteso, che eri tipo da barba)

Gripa ha detto...

"Lo guardiamo?
Me l'ha consigliato luigi Bicco!
Bello!
L'ho visto da Luigi Bicco!
Guarda!
Questa settimana
su Internazionale
c'è un lavoro di Luigi Bicco,
anzi due!"

"Mamma chi è Luigi Bicco?"

"Un illustratore che conosce papà"





Gripa ha detto...

...chiedo perdono per il primo "Luigi" minuscolo.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alberto:
Non sapevo di questo incontro "casuale" con le mie illustrazioni. Carino. E grazie per i complimenti ;)

@ Omar:
Eh, ma sa com'è, noi barbuti ci si intende al volo, ci si.

@ Alessandro:
L'istinto paterno ha fatto scattare un sorriso gioioso sulla mia faccia piena di barba alla lettura del tuo commento. Ho apprezzato molto. Grazie :)
E per il nome, tranquillo. Puoi scriverlo anche al contrario.

ari ha detto...

E bravo!

Posso dire di conoscerlo anch'io questo illustratore famoso (a casa di Gripa). E' famoso anche a casa mia :)



CREPASCOLO ha detto...

Oscar Giannino che crede di essere Maurizio Nichetti che crede di essere un Paul Newman a Parigi che suona il jazz x le belle turiste in mezzo ai personaggi di contorno della Doom Patrol di Morrison & Case è una miccia sufficiente ad accendrere questo cielo bianco sporco milanese in cui Crepascolino vede nuvole bianco sporco che si mimetizzano come quei picchiatelli che si sparano vernice rossa da dietro un cespuglio. Un bambino non puà credere non ci sia nulla ed alla domanda con cui Rebis azzera il meme impazzito ( Perchè esiste qualcosa e non il nulla ? ) risponderebbe sicuro " Perchè sì ! ". Buon inizio di settimana.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ari:
Sono sicuro (MOLTO sicuro) che tu lo conosci meglio di chiunque altro. Lo conosci più di quanto lui non conosca se stesso :)

@ Crepascolo:
Ecco, si, lui immaginava più qualcosa (nei suoi sogni) del tipo Denton Van Zan de "Il Regno del Fuoco" con reminescenze TheloniousMonkiane al piano e Philipdickiane alla penna (tanto per parlare in crepascolese :)
Un buon inizio di settimana a te, caro, e al prode crepascolino.

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