Capita a volte di partecipare a qualche esposizione. Piccole cose che non mi sono mai andato a cercare, a dire il vero. Non credo di essere il tipo da mostra, impegnato a tenere contatti o a vedere persone e spiegare cose. Non sono mai stato uno capace di fare lo "splendido" ed essere fermato con una richiesta di spiegazioni su qualcosa che ho realizzato, trova sempre una risposta educata, ma mi crea un lieve ed atipico disagio. Tipo una scudisciata in piena faccia o giù di lì.
Ho partecipato a questa esposizione avvenuta nel quadrilatero romano in pieno centro, a Torino. Un quartiere, per chi non lo sapesse, pieno di locali di un certo tipo. Quelli dove si fa l'apericena con un sottofondo di musica lounge facendo quattro chiacchiere "ho ho ho, ma davvero? Hei hei hei". Il tutto è stato cordialmente organizzato da Arte in Voce, che nelle persone particolari e gentili di Andrea Pittana e Francesca Petrone, ha visto nelle mie cose qualcosa che valeva la pena di essere esposta. Si trattava della serata di apertura di una mostra più ampia con il tema dei "sensi". C'eravamo io, una pittrice e un fotografo. Le illustrazioni esposte con la mia firma, scelte dall'associazione stessa tra le mie cose più datate, sono quelle in testa al post. Quella in bianco e nero ha riscosso più successo delle altre. La gente ci si fermava davanti incrociando gli occhi come si faceva con gli stereogrammi.
Comunque è stata un'esperienza interessante. La seconda volta che mi do alla "macchia" da solo da quando è nato mio figlio. Ho pure bevuto tanta birra dimenticandomi che pensavo di essere intollerante. Quando me ne sono accorto, ho pensato che fosse ingiusto che morissi proprio in mezzo a quella bolgia. E invece niente. La birra non mi ha fatto proprio niente. Vai a capire.
Hanno pure realizzato un breve video della serata. "A mia insaputa", come avrebbe detto qualcuno.
9 commenti:
non è il tua habitat no, ma è pur sempre una piccola vetrina. e ti serve uscire da solo, noi ce la caviamo bene e siamo contenti che tu lo faccia. E poi vedi? la birra non ti fa nemmeno male!!
e comunque, manco un piccolo grazie per chi ha funto da intermediaro??? ;)
Hai ragione, mio splendevole, pazientissimo "intermediaro". Quel grazie vale su più fronti, mica uno :D
Eh bravo Luigi! Cmq anche a me fa un poco impressione vedere il mondo là fuori...
Avere le proprie robe esposte fa sempre piacere, anche se ormai sono convinto che, se mai dovessi fare nuovamente una personale, stamperei tutto gigantesco. Almeno 100x70.
Qualsiasi cosa più piccola, non riesce a competere con un'immagine su uno schermo.
Comunque, le immagini scelte per l'esposizione non possono lasciare indifferenti. Hai ricevuto proposte di qualche tipo?
PS conosco bene il Quadrilatero, è una delle mie zone di Torino preferite. ;)
@ Giovanni:
Grazie, caro. Impressione? Si. Diciamo che ci si deve abituare. Non è brutto. Vorrei solo averci a che fare come e quando lo decido io :D
@ Luca:
Anche a me piacerebbe lavorare su grossi formati. E' uno sbatto gigantesco e dipende anche dagli accordi di chi ti espone, ma un giorno, chissà...
Proposte? Nessuna. Ma con il tempo ho imparato che a certe esposizioninon "ufficiali", non ne arrivano. In compenso, come dicevo nel post, sono arrivate due o tre domande mirate :)
P.S.: Quindi sei stato anche da quelle parti? A parte la calca dei sabato sera estivi, è un posto carino, si.
belle illustrazioni. Bravo Luigi.
Volevo aggiungere che a queste serate servono sempre birra annaquata perchè si aspettano intellettuali che non ne capiscono e bevono senza piacere.
@ Davide:
Haha! Quindi dici che il segreto è nella birra con un po' d'acqua? Proverò. Grazie per l'apprezzamento, Davide.
Il fumetto e l'illustrazione possiedono
molta bellezza inespressa,
ed è con essa purtroppo, che muoiono
seppelliti dall'implacabilità della pagina successiva.
Molti sono i contesti "extraeditoriali" possibili,
in grado di concedere alle immagini disegnate
un'altra occasione per essere osservate.
"ho ho ho, ma davvero? Hei hei hei"
Ciao Luigi.
Il web, io credo, è la migliore galleria di sempre e lo sarà per sempre. L'unica pecca è non poter offrire, che so, una nocciolina o un bicchiere di qualcosa :)
Un abbraccio, Alessandro.
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