18.2.13

Roy Lichtenstein in His Studio


Laurie Lambrecht è una celebre fotografa newyorkese, nota soprattutto per essere stata l'unica ad aver avuto la possibilità di fotografare il buon Roy Lichtenstein al lavoro nel suo studio. Il servizio in questione, chiamato appunto Roy Lichtenstein in His Studio, in seguito ha trovato spazio a New York e a Philadelphia e ancora oggi, naturalmente, al documento in questione viene riconosciuta una importanza storica e artistica fondamentale.















7 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Wow. Non ci avevo mai fatto caso prima, ma ritrovo qualcosa di R.L. nei fumetti di Charles Burns. O forse è solo un'impressione dovuta al fatto che entrambi hanno ascendenze di segni analoghi?

Gabriele Russo ha detto...

Uno dei miei artisti preferiti.
Che strano, sembrano scattate l'altro ieri le foto...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Viste le "fonti" d'ispirazione dello stesso Lichtenstein, sarei spinto a confermare la seconda che hai detto :)

@ Gabriele:
Sembrano parecchio fresche è vero. Ma il servizio fotografico risale alla fine del 1990.

La firma cangiante ha detto...

Pensa che leggevo su Maledetti fumetti! l'intervista a non ricordo più quale disegnatore dell'epoca che affermava che Lichtenstein finì a fare arte perché non era abbastanza bravo per disegnare fumetti :)

(Cosa che potrebbe anche essere vera :)

Luca Lorenzon ha detto...

Per chiudere il cerchio: Charles Burns in un'intervista disse che suo padre era un pittore Pop dilettante.

Se artisti come Vinicio Berti (tra gli altri) fossero stati "costretti" a fare [solo] arte e non fumetti non credo che sarbbe loro dispiaciuto!

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Beh, la pop art nasce nel secolo scorso e prende piede e ispirazione proprio dall'arte "popolare". Potrebbe essere vero, ma c'è da ricordare che le sue opere non si limitavano certo ai ritratti "fumettosi". Alla triennale di Milano, qualche anno fa, avevo visto alcune sue cose davvero interessanti che esulavano dal concetto più strettamente pop. Comunque un suo fumetto lo prenderei di certo :)

@ Luca:
Non saprei dirti. Lo spunto è interessante. Anche tenendo presente il fatto che fare buoni fumetti non è certo meno difficile che fare della buona arte di "altro tipo". Anzi.

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