23.1.13

Chris Bachalo


Lo ammetto. Ho sempre avuto un debole per Chris Bachalo. Già dai tempi di Shade, The Changing Man. Sarà per via di quel suo segno un po' così, che guarda a diverse frontiere, sarà per quei suoi personaggi un po' tozzi e con le spalle piccole. Non so esattamente perché, ma è nell'olimpo dei miei disegnatori mainstream preferiti da parecchio tempo. E quindi, come minimo, ne devo parlare.

Classe 1965, Chris Bachalo è un cartoonist canadese che ha mosso i primi passi proprio presso la DC Comics e proprio alle redini della serie regolare Shade The Changing Man di Pete Milligan per dell'etichetta Vertigo, che riprende le gesta di un vecchio character creato da Steve Ditko nel 1977.


Nel 1993 Neil Gaiman lo sceglie prima per un numero della serie regolare di Sandman (il 12) e poi per la celebre miniserie in tre numeri Death: The High Cost of Living che sarà poi ripubblicata sotto forma di graphic novel a sé e per la quale lo stesso Gaiman vincerà un Eisner Award. Sempre Bachalo sarà l'autore alle matite della seconda miniserie, pubblicata nel 1996, dedicata alla sorella del Signore dei Sogni, Death: The Time of Your Life. E sempre per la Vertigo, Chris cura i disegni della miniserie The Witching Hour su testi di Jeph Loeb.


Contemporaneamente, dal 1994, Bachalo comincia a lavorare anche per la Marvel Comics, prima sulla collana antologica X-Men Unlimited, poi su varie serie regolari dedicate ai mutanti, e poi sui primi tre numeri di Ghost Rider 2099. Un anno dopo, insieme a Scott Lobdell, crea la serie di grande successo Generation X. Di lì a poco fu promosso per una delle serie mutanti più importanti dell'epoca, Uncanny X-Men, sulla quale lavorerà fino al 1998.


Nel 2000 insieme a Joe Kelly, dà vita alla sua serie creator owned intitolata Steampunk per la Image Comics, interessante punto di vista sulle tematiche del genere che richiamano il titolo, ambientata in una versione alternativa dei primi anni del XX secolo. La miniserie, inizialmente prevista per durare 25 numeri, chiude invece dopo un anno con il numero 12, alla fine del secondo arco narrativo.


Da qui in poi Chris Bachalo lavora quasi esclusivamente per la Marvel, affermando sempre di più il proprio segno cinetico ed evolvendo verso nuovi approcci alla divisione per vignette. Tra le cose da citare, alcuni numeri dei New X-Men di Grant Morrison, sei numeri per la serie regolare di Capitan America, cura il rilancio di Spider-Man (Brand New Day) insieme ad altri cartoonist e lavora su X-Men Legacy su testi di Mike Carey.
Dal 2011, invece, si occupa con dedizione dell'apprezzatissima nuova serie Wolverine and the X-Men e di una serie spropositata di copertine, tra le quali le bellissime variant per New Avengers.














Non so esattamente da quanto, ma ora Bachalo sembra avere un suo spazio web personale che è degno di chiamarsi tale. Questo: chrisbachalo.net

18 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Ci voleva un post così per ricordare questo autore! Segno molto originale, compro qualsiasi cosa se è disegnata da lui.

CREPASCOLO ha detto...

Pochi sanno che le spalle strette di Bachalo sono made in italy
( " Sono un omaggio ad un vecchio song di Frank de Gregori ed ad un ragazzino che gioca a football...ed al vs grande cartoonist Erio Niccolò che disegnava Tex con un testone così e lo chassis sotto il collo da un copia incolla deformed del Ditko classico...I love it ! ").
Un canadese su due legge romanzi. Tutti i giorni, tutto l'anno. O era un canadese legge un romanzo ogni due giorni. Chris legge anche mentre disegna e ascolta musica mentre disegna ciò di cui ha letto. Il suo primo segno era
" europeo " all'occhio degli amerindi. Poi ha preso e dato da Mark Buckingham ( che ora disegna come il Bachalo di Ghost Rider 2099). Poi ha scoperto Madureira e gli ha rubato qualche tic. Poi gli ho prestato un paio di Settimane Enigmistiche con il Quesito con la Susi e si è buttato sull'overdose di dettagli. Sto pensando di spedirgli una raccolta di cover di Celia Calle per vedere se i suoi mutanti si slungano e se ne vanno in giro dinoccolati come un Pippo in modalità Bob Crumb.

E' notizia rimbalzata in rete via comix factory che LION tradurrà lo Shade di Milligan/Bachalo ( parzialmente visto decenni fa per i tipi della Comic Art ). Sperem.

Stefano Lanza ha detto...

anche a me piace un sacco!!!!!!

michele benevento ha detto...

dopo questo aspetto quello su un altro purosangue: kelley jones...
m



Gripa ha detto...

Bachalo?

E la nera/bluastra cornice di denti affilati
dalla quale si vede quella coda
squamosa saldamente arrotolata
sul torace dell'uomo ragno?

E le dita rocciose di quell'ippopotamo
di spade decorato e di una divisa vestito?

E...?

La firma cangiante ha detto...

Nonostante i tratti tanto caricati non siano tra i miei preferiti, Bachalo mi è sempre piaciuto parecchio perché mi sembra che grondi personalità da tutte le parti. Il suo tratto cattura, ti riempie l'occhio anche se di tanto in tanto non si capisce che cazzo si sta guardando (ogni tot sbraca). Però tanto di cappello.

Patrizia Mandanici ha detto...

Concordo con La firma cangiante, ogni tanto Bachalo sbraca, ed è proprio la personalità che si avverte nel suo lavoro che riscatta alcune sue opere non del tutto riuscite.
Pe me meglio autori non perfetti ma coraggiosi e/o originali piuttosto che anonimi tecnicamente irreprensibili (anche se a volte apprezzo molto anche questi ultimi).

Luca Lorenzon ha detto...

Abbastanza apprezzato ai tempi di Shade per l'originalità del tratto, oggi lo trovo decisamente troppo deformed per i miei gusti.

LUIGI BICCO ha detto...

Ullallà. Il buon Bachalo ha fatto breccia, vedo, in bene o in benino.

@ Crepascolo:
"Le spalle strette" di De Gregori, è vero :D
Ma è davvero vera questa cosa della ristampa del vecchio Shade per la Lion? Non stai scherzando?

@ Stefano:
Sono contento. Ho imbroccato il primo e ne seguiranno altri :)

@ Michele:
Mechè :D Spero tu e famiglia stiate bene. Per il resto hai fatto proprio un bel nome. Kelley Jones piace parecchio anche a me, già dai tempi di Sandman. Mi sa che quasi quasi "lo posto"

@ Alessandro:
Belle, eh? A me piacciono quelle pieghe lineette che mette sulla maschera di Spiderman, ma anche le scaglie della coda di Lizard. E' un maniaco dei particolari.

@ Dario e Patrizia:
Concordo anch'io, in parte. Bachalo si è costruito con il tempo un segno davvero particolare e riconoscibilissimo, ma a volte svacca in composizione e costruzione. Me ne sono accorto quando ho letto il suo Steampunk. Lì quasi si faceva fatica, a capirlo. Però adesso sembra un pelo più ordinato. Le sue ultimissime cose non le ho lette, ma ho avuto quell'impressione.

@ Luca:
Ai tempi di Shade era molto più rapido e schizzato. Molto più "lineare". Poi ha preso tutt'altra strada, è vero.

Stefano Lanza ha detto...

se non ricordo male avevi fatto anche un post su Goran Parlov un grandissimo disegnatore! Allora aspetto il prossimo!

LUIGI BICCO ha detto...

Assolutamente grande, si. Lo trovi sotto l'etichetta "Comics Artist". Parlov è davvero un altro gigante.

CREPASCOLO ha detto...

è in una intervista divisa in + parti ad un responsabile LION ( credo Pasquale Saviano ) nel blog della fumetteria Comix Factory.
Un passo avanti considerato che i tipi della Magic Press scherzavano con i lettori sul fatto che le richieste di stampare quanto mancava alla conclusione della serie sarebbero rimaste lettera morta. Vedremo.

LUIGI BICCO ha detto...

Speriamo. Mi hai dato una bella notizia :)

P.S.: Scusa per il comento a Phil Noto. Non so perché ma deve essere successo qualche pasticcio, visto che era un post di settembre scorso :D

CREPASCOLO ha detto...

Noto è un evergreen.

Stefano Lanza ha detto...

ma come parli anche di Phil Noto è uno dei miei preferiti! ma allora lo fai apposta eh eh

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Sempre!!!

@ Stefano:
Ne parlo, ne parlo. Trovi il post qui.

Stefano Lanza ha detto...

grazie per il link ,che dire bellissimo post!!!

LUIGI BICCO ha detto...

Prego ;)

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