8.10.12

60 anni di Urania e tanti auguri


Dal 1952 ad oggi, di anni ne sono passati ben sessanta. Ed è proprio per festeggiare degnamente un traguardo così importante che Urania si presenta puntualmente in edicola (con il numero 1587) con una nuova sfavillante veste, che tanto nuova e sfavillante non è. Si tratta infatti di un mirato "remake", se così possiamo chiamarlo, della gabbia grafica bianca, rossa e cerchietto che tanto lustro ha dato alla collana negli anni '80.

Ma non è il solo impianto grafico ad essere cambiato. Il nuovo volume si presenta finalmente con dimensioni più ampie e adeguate, conferendo il giusto spazio agli elementi e svecchiando quindi quel sentore da mass market della precedente incarnazione. Non ricordo se anche in passato fosse così, ma qui ci ha messo mano Giacomo Callo, art director di Mondadori che a tal proposito afferma:
La fantascienza classica era tutta dedicata ai viaggi intergalattici, oggi i viaggi si fanno dentro al computer, e allora attraverso le forme, i colori, i caratteri abbiamo cercato di testimoniare questa sorta di implosione per rinnovare l’immaginario del genere.
In ogni caso ora il libro è più libro, più corposo, più pesante e importante. Unica nota leggermente stonata, ma probabilmente legata a questo volume in particolare per l'eccessiva lunghezza del testo, l'impaginazione interna forse sfiora ancora troppo i bordi e l'interlinea è troppo risicata. La cosa non rende la lettura difficile, ma nemmeno la facilita.


A proposito del romanzo in questione, invece, questo numero 1587 vede la pubblicazione de L'Ultimo Teorema, ultimo romanzo di Arthur C. Clarke e prima e unica collaborazione a quattro mani con lo scrittore Frederik Pohl. Una scelta che vuole essere anche un augurio importante e autocelebrativo visto che proprio sul primo numero datato ottobre 1952, la collana prese vita con il romanzo Le Sabbie di Marte dello stesso Clarke.

Come potete notare inoltre nell'immagine qui sotto (cliccate per ingrandire), siamo più o meno alla settima incarnazione della serie madre (dal discorso, che risulterebbe ben più lungo, sono quindi esclusi Urania Collection e i Millemondi). Dopo il debutto classico che tutti conoscono titolata I Romanzi di Urania e la seconda serie con i rombi degli anni '60 (che a me non è mai dispiaciuta), vi fu appunto la terza degli anni '80 alla quale si ispira quella attuale (e alla quale, negli anni '90, si ispirò pesantemente anche l'indimenticabile collana Il Fantastico Economico Classico a 1000 lire della Newton Compton). Poi la quarta serie contraddistinta dalle cover facciamo casino, usiamo disegni un po' così e font che facciano un po' digital esordì nelle edicole nel 1996 e, fortunatamente, venne soppiantata già nel 2000 con le alette arancioni e i crocicchi bianchi sull'immagine. Fino ad arrivare alla sesta, in edicola fino a ieri, bianca e arancione e con il ritorno dell'immagine confinata nel cerchio.

Secondo me, adesso è meglio.

E comunque sia, tanti auguri, Urania.


Nel caso vi fosse sfuggito fino ad oggi, potete comunque ripercorrere tutto il cammino "grafico" della collana e sfogliare tutte le copertine su MondoUrania.

9 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

URANIA! Mi inchino. Grazie a Urania ho scoperto Philip K. Dick. Ho detto tutto. Buon compleanno!

Alberto Camerra ha detto...

Mi accodo agli auguri. Un pezzo di storia non solo della letteratura, ma anche del costume!

La firma cangiante ha detto...

Urania... peccato che la diffusione nelle edicole sia sempre meno capillare, dalle mie parti arriva ormai solo in qualche edicola e con pochissime copie. Infatti ho perso un po' di vista le loro uscite.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Urania ha il gran pregio di aver portato in Italia tutta la grande fantascienza che conta. E tra le sue pagine anch'io ho scoperto capisaldi come Dick, Vonnegut, Farmer e una milionata di altri ancora.

@ Alberto:
D'accordissimo. E' un fenomeno che dura da sessant'anni e che spero duri ancora altri mille.

@ Dario:
Devo essere sincero, dalle mie parti non ho molti problemi. Sarà che il mio edicolante di fiducia è ben fornito, ma ci trovo facilmente sia le uscite regolari sia Urania Collezione e pure gli speciali Millemondi. Visti i prezzi ancora parecchio conpetitivi, conviene sempre dargli un occhio, sai com'è :)

CyberLuke ha detto...

E se ti dicessi che io ero uno dei designer contattati per riprogettare la grafica della collana? ;)

La firma cangiante ha detto...

Belle quelle di Luke, la versione bianca mi sembra un po' più viva di quella scelta, forse per l'immagine più grande... molto elegante anche la versione nera, forse un po' stridente il pallone rosso di Urania vicino alla sezione dell'immagine, però davvero elegante.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Starai scherzando, Luca? E' un esercizio di stile o ti sono state davvero commissionate delle prove? E com'è che non ne hai parlato proprio sul blog. Approfondiamo, per cortesia.
E a proposito, la versione bianca che hai realizzato è davvero, davvero, davvero bella. Facci sapere qualcosa in più, ti prego :)

@ Dario:
Concordissimo. Concordissimo molto.

CyberLuke ha detto...

:D scherzavo, ho letto il tuo post e mi sono divertito a immaginarle a mio gusto.
Personalmente, credo che il grafico di Mondadori abbia fatto un lavoro pulito ma scolastico e con pochi sprazzi... ma magari, era così da brief.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Quello di Mondadori è stato davvero solo un lavoro di "ripresa" della grafica degli anni '80. Ne ha svecchiato le forme e ha modernizzato il tutto. Il risultato finale non mi dispiace, ma nemmeno mi fa gridare al miracolo :)
Ti faccio però di nuovo i miei complimenti. In un paio di giorni ti sei divertito a immaginare una soluzione diversa e ti sei divertito davvero bene, a mio parere.

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