14.5.12

[Recensione] Salone del Libro di Torino


Si, recensione.

Recensisco il Salone del Libro di Torino nel quale ho soggiornato (senza aver prima areato il locale) per tre ore sabato pomeriggio, con mia moglie e mio figlio, con l'unico obiettivo di incontrare persone con le quali avevo preso appuntamento.

Cose che proprio NO:
Bagno di sangue, fiumana di gente, caldo, polline, sauna, rumori molesti, gente che si liscia con la mano i radi capelli bianchi mentre fa finta di parlare al telefono (imbecille!), gente che riconosce scrittori in persone che semplicemente portano un foulard, vuotezza, brividi, sberleffi, amiconi, guarda quello chi è, corridoi pieni, stand vuoti (a parte quelli di Mondadori e Feltrinelli), mal di piedi, costipazione, noia, vene varicose, ansia, carta carta carta ovunque, l'incontro mancato con Patrizia Mandanici (perdonami, Patrizia) che si era tanto raccomandata di vedersi in un posto alle 15.30 e io che ho preteso di trovarla lì alle 16.30.

Cose che SI (almeno per quanto mi riguarda):
Giri a vuoto guardando le facce sconsolate degli standisti, prendere nota di interessanti case editrici delle quali ignoravo l'esistenza o quasi (e fate uno sforzo, fatevi conoscere un po' di più), il solito giro che ho fatto invece la mattina in una piccola libreria di Torino dove c'erano solo altre due persone e dove ho comprato un po' di libri con mia moglie e mio figlio e ho pure avuto uno sconto di 15 euro.

A chi interessa, io ho preso Il Verificazionista di Donald Antrim (un grande, te ne rendi conto anche solo a leggere le sinossi dei suoi libri e, come promesso, prima o poi ve ne devo parlare) e Tre Volte Invano di Emiliano Poddi, Arianna ha preso Cuori Imperfetti di Patrizia Varetto e per Teo abbiamo preso
Leo, Meo e Teo (vuoi non prendere un libro per l'infanzia con un coniglio che si chiama come tuo figlio?) scritto da Max Bollinger e illustrato da Josef Wilkon.

Inoltre, piacevolmente, tra le cose che SI ho da sottolineare un piacevolissimo incontro con Michele Petrucci allo stand della Tunuè. Michele doveva farmi avere una copia di Invito al Massacro, il graphic novel di Giovanni Marchese e Davide Garota, che Davide ha autografato e ci ha fatto pure un disegnino che ho apprezzato all'infinito e sul quale ho riso come un imbecille.

Questo:

A proposito, non so se siano opera di Giovanni o di Davide, ma le citazioni sul frontespizio sono stupende. E anche qui ho riso tanto:


Poi la chiacchierata con Michele è stata davvero interessante. E' un gran bel tipo come me l'ero immaginato. Ha modi affabili e cose da raccontare. Peccato per il poco tempo a disposizione. E visto che anche lui era lì per la presentazione di Hellzarockin', il nuovo libro scritto da Gianluca Morozzi e illustrato proprio da lui, ma anche da Giulia Sagramola, Sergio Algozzino, Iacopo Vecchio e Bianca Bagnarelli, ne ho approfittato. E così si è messo all'opera anche per me, insieme a Iacopo, e hanno corredato la mia copia di Hellzarockin' con due bellissime dediche.

Queste:

Ora ho due bei volumi che aspettano solo di essere letti.

Colgo occasione quindi per ringraziare Michele per il tempo che mi ha dedicato e che ha sottratto agli altri acquirenti allo stand (poi magari la Tunuè mi manda una lettera dei loro avvocati) e per ringraziare di cuore Davide Garota che, nonostante la distanza, ha fatto in modo di farmi pervenire il suo sentito, bellissimo omaggio.

Ragazzi miei, vi auguro le cose più belle. A vedervi all'opera mi torna su la voglia di disegnare. Una vera e propria scimmia che è dura scrollarsi dalle spalle.

9 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Oh! Le tre citazioni poste all'inizio di Invito al massacro sono farina del mio sacco. :) Buona lettura!

davide garota ha detto...

Il piacere è stato mio nel farti avere una copia ( e nel fare il disegnino imbecille).

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
A questo punto dovrebbe esigere il suo spazietto anche la famigerata zia Petunia di Ben Grimm :) Comunque quella di Nietzsche non la conoscevo ed è bellissima.

@ Davide:
Ho avuto il volume sotto le grinfie e, cinque minuti dopo, l'impellente desiderio di leggerlo. Lo farò prestissimo :)

michele petrucci ha detto...

Il piacere è stato reciproco…:)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Michele:
E il cerchio si chiude :)

CyberLuke ha detto...

Purtroppo, sono ancora in attesa del quarto libro di FactorY, il progetto che Petrucci e Morozzi avevano creato un paio d'anni fa.
È un vero peccato che le scarse vendite l'abbiano – apparentemente – affossato.

Di affollamenti in fiere del libro et similia ne ho qualche esperienza: così come dell'atteggiamento di parecchi "artisti" (virgolette d'obbligo) ai quali avvicinarsi al grande pubblico non potrebbe che fare bene.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Non conosco i dettagli tecnici di FactorY. In effetti sembra essersi arenato o magari gli autori hanno deciso di prendersi un po' più di tempo.

Alcuni scrittori hanno un fare davvero antipatico, si :)

michele petrucci ha detto...

Vero vero, vendite scarse… nonostante le tante critiche positive ceh abbiamo ricevuto. Ad ogni modo ci vorrà ancora del tempo ma Factory risorgerà in una nuova forma.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Michele:
Spero che questo progetto possa proseguire. Dopo tre volumi sarebbe in peccato.
P.S.: Non so se si è capito ma il termine "antipatico" nel mio commento precedente non era riferito a Morozzi ma al tipo di scrittori dei quali parlava CyberLuke

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