31.5.12

Fake Publisher #6: The Great Gatsby


"Fare" libri ed esplorarne la natura attraverso le mie illustrazioni, a volte, mi viene facile. Se non fosse ancora chiaro, il mio intento, quindi, non è solo quello di illustrare personalmente le cover dei libri, ma organizzarli e realizzarli, farli, tracciandone la strada più adatta e costruendone l'identità. Un compito più da art direction, insomma.

Ad esempio. Se dovessi occuparmi di costruire un'immagine intorno ad un libro così importante come Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, non avrei ombra di dubbio. Il destino vuole che ai classici di questo grande scrittore americano del secolo scorso, venga spesso affibbiato il lavoro di uno dei più grandi illustratori di sempre, Joseph Christian Leyendecker. E' già successo in passato e personalmente continuerei sulla stessa strada.


Ho scelto questa particolare illustrazione senza nome che, sembra, sia stata una delle ultime realizzate dall'illustratore tedesco prima di morire a New Rochelle, a New York, all'età di settantasette anni.


A parte la scelta e il trattamento dell'immagine, mi sono limitato alla realizzazione del titolo del libro trattandolo come un logo con elementi tipici dell'art nouveau, rielaborando per piccoli aspetti il font Pincoyablack di proprietà del type designer cileno Daniel Hernandez (e ispirato all'arte tipografica di Francisco Galvez). Mentre per il nome dell'autore e per la sinossi in 4a di copertina, ho utilizzato il Belwe, un font creato nel 1926 dal tipografo berlinese George Belwe.



5 commenti:

Stefano Lanza ha detto...

bellissimo!!!!!! mi piace anche il logo, complimenti!

CyberLuke ha detto...

L'illustrazione di Leyendecker non mi dispiace, e neppure il trattamento grafico del titolo.
Solo che mi fa (e non poco) effetto "graphic novel" e poco romanzo.
Impressione a caldo, eh.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ste:
Grazie 1000 mila :)

@ Luca:
Potrebbe essere un problema. Anche se io darei un braccio, per avere un graphic novel tutto disegnato da Leyendecker :)

GiovanniMarchese ha detto...

Wow! L'illustrazione varrebbe da sola l'acquisto del libro. Fantastico come tu riesca a centrare il bersaglio esaltando il punto saliente dei vari "fake" che ci proponi. Mi inchino!

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Io avrò anche centrato il bersaglio, ma ripeto, con Leyendecker viene piuttosto facile :)

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