Se n'è andato uno degli ultimi maestri. Un nome che solo a pronunciarlo ti ci riempivi la bocca. L'uomo dall'immaginazione vorace e inarrivabile. L'uomo che ha fatto scuola e che ha creato più proseliti di quanti si possa pensare. Uno dei primi ad innalzare la sequenzialità grafica allo stato puro dell'arte.
Più che legato al mondo del fumetto, ho sempre visto Jean Giraud come uno dei più grandi talenti visionari donati all'illustrazione. E non sono così sicuro che non sia stato il più grande in assoluto. Ha pensato e messo su carta interi mondi, cose alle quali non si arriverà mai più, nemmeno attraverso i più meravigliosi dei sogni.
Una personalità fuori dal comune alla quale tanti devono davvero parecchio. Una visione al di là della realtà percepita che non ha eguali e che, facilmente, non ne avrà altri ancora per tanto tempo.
Grazie, Maestro.
Più che legato al mondo del fumetto, ho sempre visto Jean Giraud come uno dei più grandi talenti visionari donati all'illustrazione. E non sono così sicuro che non sia stato il più grande in assoluto. Ha pensato e messo su carta interi mondi, cose alle quali non si arriverà mai più, nemmeno attraverso i più meravigliosi dei sogni.
Una personalità fuori dal comune alla quale tanti devono davvero parecchio. Una visione al di là della realtà percepita che non ha eguali e che, facilmente, non ne avrà altri ancora per tanto tempo.
Grazie, Maestro.
8 commenti:
Incredibile come riuscisse a dare profondità ai soggetti che disegnava facendoti entrare nei suoi allucinanti mondi anche lasciando pochissimi segni sulla carta.
Un talento inarrivabile.
Ci stanno lasciando uno dopo l'altro.
Che tristezza.
Non sono mai stato un grande fan delle sue storie (L'Incal Nero mi aveva fatto venire il mal di testa), ma come illustratore, chapeau.
Speriamo che ora il suo infinito talento serva in qualche altro luogo.
Chissà, magari proprio in uno di quei mondi che aveva immaginato e mirabilmente disegnato.
Grazie Luigi per aver scovato queste immagini, alcune non lo conoscevo - bellissime...
@ Enrico:
Già. Si va davvero al di là della mera maestria grafica. Moebius ricostruiva vere e proprie realtà alternative.
@ Luca:
In effetti mi viene da pensare che se il paradiso esiste, lui avrebbe potuto proprio disegnarlo.
@ Patrizia:
Trovo che in molte delle sue illustrazioni meno conosciute, si nasconda la vera forza e la vera visione di Moebius. Queste immagini rendono bene l'idea della grandezza del personaggio.
Sabato sera ero in un locale, quando leggo per sbaglio su un volantino il nome di Alejandro Jodorowsky.
Ero abbastanza sicuro che quel nome fosse collegato a Moebius, ma non capivo cosa c'entrasse in quel contesto.
Così, per togliermi il dubbio, prendo l'iPhone e scrivo Moebius su Google.
Quando ho letto la notizia in primo piano sono rimasto di sasso.
Il caso mi aveva appena fatto una brutta sorpresa. :(
Ho sempre ritenuto Moebius il mio autore preferito per il suo particolare tratto.
Il suo stile era unico e inconfondibile. E le sue opere ti portavano in mondi fantastici così reali da volerli visitare.
Davvero una grande perdita.
@ MacMomo:
Curiosi a volte i giochetti che scatena il caso. Jodorowsky in effetti è stato a lungo collaboratore di Moebius, scrivendo insieme a lui delle pagine indimenticabili. L'Incal, tanto per citare un'opera a caso, è di entrambi.
Moebius è stato uno dei pochi che è riuscito nell'impresa di trasferire su carta un mondo plasmato a sua immagine e somiglianza.
Il Maestro è riuscito a creare un'armonia perfetta tra ciò che la sua immaginazione partoriva e la sua capacità di rappresentazione materializzava su carta. Il risultato è appunto un mondo fantastico, nel quale fortunatamente ancora ci si può immergere. Basta soltanto riaprire una delle sue opere e ricominciare a cavalcare le ali della sua fantasia, anzi del suo "pterodattilo".
@ Gabriele:
Ed è cosa che voglio fare al più presto. Come triste consuetudine vuole, si ricorda i Maestri rileggendo le loro opere più significative. E io non voglio sottrarmi a questa rilettura.
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