Mi permetto di riportare pari pari l'editoriale del numero attualmente in edicola di Internazionale, firmato dal Direttore Giovanni De Mauro. Breve e conciso ma pieno di spunti di riflessione. E con delle semplici regolette che, a mio modesto avviso, ben si adattano anche al di fuori del campo pubblicitario. Ah, tra parentesi, la 4 e la 10 sono pura legge.
David Ogilvy è stato uno dei grandi nomi della pubblicità. Il 7 settembre 1982 spedì una nota a tutti i dipendenti della sua agenzia. Era intitolata “Come scrivere”.
Eccola, nella traduzione di Luisa Carrada:
Eccola, nella traduzione di Luisa Carrada:
Meglio scrivi, più farai carriera in Ogilvy & Mather. Chi pensa bene scrive bene. Chi non ha le idee chiare, scrive testi confusi, lettere confuse, discorsi confusi. Scrivere bene non è un dono di natura. Dovete imparare a scrivere bene.
Ecco dieci suggerimenti:
1.
Leggi il libro Writing that works di Kenneth Roman
e Joel Raphaelson. Leggilo tre volte.
2.
Scrivi come parli. In modo naturale.
3.
Scrivi parole brevi, frasi brevi, paragrafi brevi.
4.
Non usare parole gergali come riconcettualizzazione,
demassificazione, attitudinalmente, pregiudizialmente.
Sono tutti segni distintivi degli asini arroganti.
5.
Non scrivere mai più di due pagine.
Qualunque sia l’argomento.
6.
Controlla le citazioni.
7.
Non inviare mai una lettera o un memo
lo stesso giorno in cui li scrivi.
Rileggili ad alta voce la mattina dopo, e correggi.
8.
Se si tratta di qualcosa di importante,
fatti aiutare da un collega.
9.
Prima di inviare la lettera o il memo, assicurati
che la tua richiesta sia più che chiara.
Leggi il libro Writing that works di Kenneth Roman
e Joel Raphaelson. Leggilo tre volte.
2.
Scrivi come parli. In modo naturale.
3.
Scrivi parole brevi, frasi brevi, paragrafi brevi.
4.
Non usare parole gergali come riconcettualizzazione,
demassificazione, attitudinalmente, pregiudizialmente.
Sono tutti segni distintivi degli asini arroganti.
5.
Non scrivere mai più di due pagine.
Qualunque sia l’argomento.
6.
Controlla le citazioni.
7.
Non inviare mai una lettera o un memo
lo stesso giorno in cui li scrivi.
Rileggili ad alta voce la mattina dopo, e correggi.
8.
Se si tratta di qualcosa di importante,
fatti aiutare da un collega.
9.
Prima di inviare la lettera o il memo, assicurati
che la tua richiesta sia più che chiara.
10.
Se vuoi AZIONE, non scrivere.
Vai e chiedi quello che vuoi.
Se vuoi AZIONE, non scrivere.
Vai e chiedi quello che vuoi.
Tratto dall'editoriale di Internazionale numero 937, 24 febbraio 2012
4 commenti:
L'umiltà della parola scritta.
E che parole! Poche ma buonissime :)
Ti dico solo che ho stampato questo decalogo e l'ho appena appiccicato al muro accanto la mia scrivania.
E anche il punto 7 e il 9 sono estremamente sensati.
@ Luca:
Soprattutto, immagino, se puoi continuamente mostrarlo a chi si avvicina alla tua scrivania con richieste impossibili :)
Pensa che io avrei voluto mandarlo ai capi.
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