2.1.12

Cos'hai fatto, cosa non hai fatto...


E come al solito si torna a lavorare. Quest'anno prima del solito. Sarà un segnale di crisi (quella vera) incipiente, ma il 2012 non sembra voler lasciare troppi agi agli abitanti del pianeta terra.

E così ti ritrovi il 2 di gennaio già seduto al tuo posto di lavoro cercando di fare pulizia con la testa che nemmeno ti ricordi dov'eri rimasto con i lavori. Eppure è passata solo una settimana. Segno di vecchiaia incipiente, questo. E comunque stamattina ci hai messo nemmeno dieci minuti, per arrivare in ufficio. Per strada non c'era nessuno. E nemmeno al bar dove di solito fai colazione. Sembrava una Torino semi deserta dove, senza nemmeno troppo sforzo, ti sei sentito l'unico minchione che andava a lavorare. Ma va bene così.

Cos'hai fatto, dove sei andato e chi hai visto e questo e quello. Volano racconti, aneddoti e divertite testimonianze di una settimana di ferie. Ha ha, ho ho.

Tu hai passato invece una settimana con la tua famiglia a casa nuova. Non ti sei praticamente mai fermato. Hai continuato imperterrito a tutte le ore della giornata a svuotare scatoloni, a trapanare, a tassellare, a sistemare la libreria e a renderti conto di quanto la matematica sia effettivamente una mera, semplice opinione. Il quesito è: come mai il materiale che sta nella tua vecchia libreria di 3,5 metri di larghezza per 2,60 metri di altezza con due file di libri e fumetti per ogni scaffale, non sta nella tua nuova libreria di 4,80 metri di larghezza per 2,60 metri di altezza, sempre disponendo gli albi in doppia fila? E soprattutto: hai finito di comprare fumetti, si? Che a vedere venticinque anni di acquisti disposti su una libreria e a pensare a quanti dindini avresti potuto risparmiare, faresti perdere la pazienza anche al Dalai Lama.

Alla fine, per la libreria, hai deciso di spendere poco. E hai optato per l'Ikea, linea Besta, che in realtà te li vendono come mobili tv. Ma tu hai preso i moduli da 1,20 metri per 1,95 e quelli da 1,20 metri per 64 centimetri e li hai messi uno sull'atro. E hai ripetuto più volte il modulo, uno accanto all'altro (presto succulenti foto).

E stringi e avvita e monta e smonta e martella e trapana e taglia. A furia di usare un cacciavite normale, hai le mani che puzzano di plastica. Una puzza che non va più via. Però adesso va meglio, eh.

Naturalmente non è che ti fai mancare cose tipo l'influenza, in questa settimana di ferie. Non quella intestinale che gira vorticosamente per l'Italia. A te l'influenza vera e propria non viene mai. Si sfoga sempre sulla gola. Ti viene il collo taurino e le tonsille ti si gonfiano come delle bastarde senza gloria. E ti fai tre, quattro giorni su sette di gola gonfia e con la forza di rimanere in piedi ridotta all'osso. E che fai? Continui ad aprire scatoloni e a svuotarli, ovvio.

Però qualche giorno te lo sei pure goduto, con tua moglie e tuo figlio. Poi c'era questa cosa della nuova season di nba che iniziava. E tu ti sei iscritto alla NBA.TV ufficiale che ha promesso partite in streaming gratuite dal giorno di natale al 9 gennaio (poi c'è un abbonamento da pagare). E ha promesso bene. E le partite si vedono pure niente male, eh, mica cacio e peperoni.
E tu, sempre mentre svuotavi scatoloni, hai visto le partite di cartello dei Chicago Bulls, degli Oklahoma City Thunder, dei Los Angeles Clippers. E la più bella è stata quella delle cinque che hanno aperto la stagione, durante la giornata dell'NBA Christmas Special, Boston Celtics vs. New York Knicks, combattuta fino alla fine con delle giocate spettacolari da far strabuzzare gli occhi. Si, perchè mentre qui da noi le femminucce del calcio si devono fermare due settimane per farsi le vacanze a Cortina, lì hanno pensato bene che il giorno di Natale non fosse un motivo sufficientemente valido per non cominciare. Tenendo conto poi che si giocava praticamente tutti i giorni, beh, questo dovrebbe far capire la differenza sul come si intenda lo sport qui in patria e come lì, su suolo ammericano.

Ah, si. Poi hai scoperto GrooveShark. Simpatico. Cerchi il brano o i brani, costruisci la tua playlist e la condividi. Con un lettore tipo questo qui sotto. Che adesso dedichi, ad esempio, New World Blues degli Strontium 90 (futuri Police) a tutti quelli che stanno leggendo.

New World Blues by Strontium 90 on Grooveshark

Poi che altro?

Non hai visto i film che ti eri prefissato di vedere.
Ma la loro visione è solo rimandata.

Non hai letto le cose che avresti voluto leggere.
Ma la loro lettura è solo rimandata.

Hai fatto regali solo a pochi eletti.

Hai lavorato un paio di nottate ad una illustrazione per un progetto molto grosso per il quale stai ancora aspettando risposte.

E adesso è il 2012.

E qualcosa deve cambiare per forza.

Giuri di rimboccarti le maniche come si deve e fare qualcosa per te stesso. Prima che arrivi il fottuto dicembre di quest'anno e che arrivino i maya a fare i saccentelli presuntuosi. Che potrebbe (che DEVE) essere l'anno del riscatto. Che non ti va di aspettare ancora. Mettiti sotto, minchione. Parole d'ordine: "disegnare", ma anche "scrivere". Già. Sei stanco di stare a guardare.

Giuri.

Buon anno.

7 commenti:

CyberLuke ha detto...

Anch'io ho dovuto "subire" un trasloco soto le feste: ed è qualcosa che non ripeterò mai più, a meno che non si tratti di trasferirmi armi, bagagli e fumetti (non ne ho tanti come te, ma i miei bei scatoloni da venti chili l'uno li ho riempiti) nel villone di Paris Hilton.
In pratica il Natale, che normalmente adoro, mi è passato accanto senza che me ne potessi accorgere (e sorvolo sulle pessime notizie in ambito familiare, che è meglio).
Comunque, hai la mia comprensione e la mia soldarietà.
E, naturalmente, ogni possibile augurio che quest'anno sia migliore, e non d poco, di quella porcheria appena conclusasi. ;D

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Apprezzo molto il commento e i tuoi auguri, Luca. Natiralmente rigiro tutto al mittente. Mi spiace molto che tu abbia avuto problemi in famiglia e spero che la cosa possa rientrare al più presto nella normalità.
Fortissimi auguri anche a te, dunque, per un anno migliore. Il mio 2011 non è stato male, anzi. Ma è il 2012 che mi preoccupa. E non poco. Spero quindi possa essere migliore per tutti, a dispetto delle previsioni.

Come diceva mio nonno, per strada e a tavola, si combatte sempre con la morte :)

Ma ce la faremo, dai.

michele petrucci ha detto...

Bello GrooveShark… me lo segno.
Buon 2012 nella nuova casetta… a maggio dovrei passare a Torino per la fiera del libro… nel caso vi sarai dovremo assolutamente conoscerci :)

LUIGI BICCO ha detto...

GS è stata una scoperta carina, si.
Un forte abbraccio e un gran buon anno anche a te, Michele. A maggio sarai da queste parti? I save the date. Ci sarò :)

Chemako ha detto...

anche io domani al lavoro (oggi ancora casetta...) ma con una gustosissima scaletta di grooveshark :-)
per il resto ho letto meno del desiderato ma recupererò (sto leggendo un bel manga, Planetes, su suggerimento di un collega: una vera sorpresa)
Buon anno

La firma cangiante ha detto...

Ragazzi consolatevi, a parte 25 e 26 io non ho proprio smesso. La sera tra il 31/12/2011 el'1/1/2012 ho lavorato dalle 19.30 alle 04.00 del mattino e tanti saluti alle feste in famiglia.

Spero che per voi tutti sia un'ottima annata quella appena iniziata.

Il mio 2011 è stato duro soprattutto psicologicamente, temo che la mazzata vera arriverà quest'anno. Incrociamo le dita e speriamo di no. Noi intanto si resiste. Inoltre mia figlia è sempre più bella e quindi va bene anche così.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alessandro:
Ci crederesti? Ho i primi tre volumi di Planetes da anni. E non li ho ancora letti perchè il quarto e ultimo è esaurito da parecchio e non si trova da nessuna parte. Mi fu consigliato da non mi ricordo più chi, sapendo che sono un appassionato di fantascienza. E in effetti, anche se non leggo manga, Planetes non sembra affatto male. Prima o poi riuscirò a leggerlo tutto anch'io.

@ Dario:
Come al solito c'è sempre qualcuno al quale va peggio. Mi spiace che tu abbia dovuto passare la fine dell'anno altrove (a questo punto non ti chiedo che lavoro fai). Quest'anno è stato duro e il prossimo non sembra voler mollare la presa, anzi. Ma come dici anche tu, ci sono cose che possono ristabilire un equilibrio. Stasera sono tornato a casa e ho trovato Teo in lacrime per il male alle gengive (sembra che qualche dentino voglia uscire prima del previsto). Gli ho dato da mangiare e subito dopo si è calmato e mi ha sorriso a cuore aperto. Beh, questa sola cosa bella me la farò bastare almeno per tutta la settimana. La prossima si vedrà.

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