A proposito dello scrittore scozzese, ho già detto qui quanto io prediliga la sua produzione al di fuori del circuito mainstream, soprattutto slegata dal mondo degli uomini in calzamaglia ed affini (con qualche lussuosa eccezione come Animal Man, Batman: Arkham Asylum e All Star Superman).
Che sia un grande scrittore non ci piove. Ma le sue cose più note sono fuori dalle mie corde e non gli ho mai dato troppo peso. Se invece vogliamo parlare di Invisibles, The Filth, Seaguy, Flex Mentallo, We3 o robe del genere, facciamolo pure. Ma non ora. Ora voglio parlare di Joe the Barbarian.
Dato alle stampe dalla Planeta DeAgostini Comics poco prima (fortunatamente) di esalare gli ultimi rantoli, Joe the Barbarian è una miniserie Vertigo raccolta in un lussuoso volume cartonato, scritto appunto da Grant Morrison e illustrato da Sean Gordon Murphy, giovane disegnatore americano del New Hampshire, pressoché sconosciuto dalle nostre parti se non per qualche sporadica apparizione tra le serie Wildstorm di Jim Lee. A sentirne solo il nome, non avrei scommesso troppo sulle sue doti. Ma dopo questo lavoro, personalmente, lo faccio salire direttamente nell'olimpo dei grandi, facendogli fare i gradini a due a due.
Joe the Barbarian parla di un ragazzino difficile come tanti. Suo padre era un eroe di guerra, ma è morto. E sua madre non basta a compensare la perdita, sembra, perchè Joe disegna un mondo a propria immagine e somiglianza, come la maggior parte degli adolescenti. Ma la cosa si fermerebbe lì, se non fosse che soffre di diabete e che per un improvviso e violento attacco ipoglicemico si ritrova letteralmente catapultato in quel mondo (ma sarà poi vero?). Questa è solo la premessa che scaturisce sin dalle prime pagine. Niente di particolarmente brillante o originale, ci terrà a dire qualcuno di voi. Ma è tutto il resto che fa di Joe the Barbarian uno dei migliori volumi a fumetti degli ultimi anni.
Sono stanco. Stanco di constatare quanto siano state inutili in passato le incursioni di Morrison su serie come Justice League e di quanto tempo abbia sprecato dietro di esse invece di scrivere le cose che hanno fatto di lui il genio assoluto che è. Sono stanco di cercare di capire perchè sia un genio lui, e in che modo, e perchè non lo siano altri come lui. Le sue dinamiche narrative, la sua capacità di tenerti incollato alle pagine.
E' che Morrison è un fenomeno fatto e finito, non un Mark Millar qualsiasi. Morrison non richiede i più grandi disegnatori sulla piazza per mettere un buco agli imbarazzanti buchi delle sue storie. Morrison ti prende uno sconosciuto, bravo, per carità, ma sempre sconosciuto, e gli affida la sua storia. E la storia è grande e il disegnatore sembra essere stato scelto su misura per essa. Punto.
Sean Gordon Murphy è un altro piccolo genio. Niente di troppo roboante in stile Bryan "guardami bene in primo piano con un braccio alzato e l'altro con il pugno chiuso sul fianco e il tutto mentre strillo a squarciagola" Hitch o troppo potente alla Frank Quitely (che è un grande, ci tengo a sottolinearlo), ma solo tanta tecnica, tanta perizia e tanto passione per il linguaggio. Un ottima padronanza dei neri e un grande equilibrio dei tratteggi.
Potrei parlavi ancora della storia. Ma questa, come al solito, non è una recensione. E' un invito. Se vi capita dategli un'occhiata, vi prego. Che di storie d'avventura del genere ne escono una all'anno. Due, se è una buona annata.
12 commenti:
Ma guarda tu il caso, avessi letto questo tuo post prima di acquistare su iPad il primo albetto di questa miniserie (in inglese)...ignoravo fose uscito il cartonato in italiano.
Come mio solito poi l'ho preso per i disegni: viste le 3 tavole in anteprima ho pensato che il disegnatore fosse un grande, e tu me lo confermi. Segno, costruzione della tavola, equilibrio dei neri: fantastico; direi anche che il colore qui non è necessario.
Vero. Le tavole in bianco e nero apparse sul web sono davvero evocative. Anche se i colori sono stati curati da Dave Stewart. Non proprio l'ultimo nel suo campo, insomma. Comunque un gran bel volume davvero.
Se non ci sono svarioni a livello di traduzione (ho avuto un brutto imprinting con la Planeta)lo compro immediatamente!
Ciao Francesco.
Se non sbaglio la traduzione è di Michele Foschini e sembra aver fatto un buon lavoro. A memoria ci sono un paio di refusi. Ma nulla di importante, questa volta. Nulla che faccia davvero incazzare, insomma :)
è tanto che non leggo morrison quindi alla prossima occasione le prenderò senz'altro… invisibles a parte cos'altro mi consigli?
il disegnatore è bravo ma quitely ha un controllo del segno, dei volti e una sintesi inarrivabili :)
Ah, sarebbe un perfetto regalo di Natale (io però a Babbo Natale ho chiesto l'Absolute di Bone).
Grande Morrison che comunque anche nella serialità mantiene spesso il suo tocco. I suoi X-Men e il suo Batman non sono robetta da tutti...
@ Michele:
Beh, se ti piace Quitely, la scelta è quasi obbligata: Flex Mentallo e We3 (dovresti poterli trovare facilmente tra gli arretrati della Magic Press). Ma anche All Star Superman è un gran bel pezzo.
@ Dario:
Anche per me è pronta una copia del Bone mattone gigantone. Ma me lo sono dovuto regalare da solo :)
I suoi X-Men non erano male, è vero. Ma sarebbero stati un'ottima versione ultimate fatta e finita. Molto diversi dal solito. Gli hanno dato carta bianca e si è visto. Del suo Batman ho letto la prima serie (con gli pterodattili a Gotham!!!) e non mi aveva ispirato granchè. Così come la miniserie Fantastic Four 1234. E sto aspettando che venga raccolta in volume (non credo più, ormai, dalla Planeta) la sua Batman & Robin.
Ultimamente mi capita sempre più spesso di scoprire cose che dovrei leggere e che non potrò per tanti motivi... la cosa comincia a irritarmi non poco! :(
Cmq grazie lo stesso per la segnalazione! ;)
In effetti la prima run di Batman non era ancora ad alti livelli, poi però è cresciuto. A me è piaciuta molto tutta la run del Guanto Nero e Batman R.I.P., davvero niente male.
@ Giovanni:
ahiahiahi! Tagli alle spese o mancanza di tempo, quindi. Se ti capita, comunque, affonda gli occhi in questo volume.
@ Dario:
Non le ho lette. Ma a questo punto gli darò volentieri uno sguardo, nel caso la Lion decidesse di ristamparle in volume (che quegli spillatini della Planeta a 4,95 euro erano davvero improponibili :)
Non solo per una questione economica. Le fumetterie dalle mie parti prendono i volumi solo su prenotazione. Se volessi richiederlo come arretrato non potrebbero prenderlo perchè è un volume Planeta (che a quanto pare da Gennaio manderà tutto il catalogo al macero!). Rimane come ultima ipotesi un acquisto on-line, in effetti.
In realtà il volume non è uscito da molto (un mese? Forse meno) e non dovresti avere difficoltà a reperirlo o farlo ordinare dalla tua fumetteria di fiducia.
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