Su l'Internazionale di questa settimana (il numero 887), ci sono altre due piccole prove da illustratore del sottoscritto a corredo dell'articolo "I nuovi critici" di Neal Gabler, un articolo che parla dei nuovi critici, quelli che attraverso canali ormai consolidati come twitter, i blog, facebook e via discorrendo, hanno sostituito i critici veri (o presunti tali). Lo dico subito: questa volta non sono convinto del risultato finale. Non che non mi piaccia la resa, ma non credo nella forza espressiva che dovrebbero sprigionare accompagnando l'articolo in questione.
Seguendo le ultime ispirazioni ho realizzato questa volta anche una variante delle stesse illustrazioni ma in una versione sperimentale (minimalismo geometrico?) alla quale sto dedicando molte attenzioni. Ma ho lasciato la scelta della pubblicazione a chi di dovere all'interno del giornale per una questione di coerenza editoriale. Lì hanno scelto di pubblicare quelle sopra che riprendono lo stile al quale li ho abituati. Mentre qui sotto, potete vedere le atre due che, non so perchè, mi hanno dato una certa soddisfazione. Forse anche solo perchè si tratta di qualcosa di diverso.
12 commenti:
"Lo dico subito: questa volta non sono convinto del risultato finale. Non che non mi piaccia la resa, ma non credo nella forza espressiva che dovrebbero sprigionare accompagnando l'articolo in questione."
Immagino che non sempre si può essere completamente soddisfatti del proprio lavoro (succede un po' a tutti), ma mi devo complimentare per il pensiero che guida la mano.
Non sempre, infatti, è facile intuire un'immagine efficace per accompagnare un articolo o per esaltare un'idea!
Credo che un grafico debba distinguersi proprio in questo!
Bè, tanto di cappello!
Che dire Luigi, c'e' tanto carattere in queste illustrazioni, io le trovo davvero perfette e molto personali. I miei complimenti!
Ps
Le ultime 2 le trovo proprio belle!
@ Fabrizio:
Hai proprio ragione. A volte si sa già cosa fare prima ancora di mettere la penna sul foglio. Altre volte è molto più dura. Poi dipende anche dai tempi, dalla difficoltà degli argomenti trattati e via dicendo.
Presumo comunque che sia preferibile non essere mai troppo convinti delle proprie cose. Altrimenti non si cresce.
@ Claudio:
Claudio, sei gentilissimo. Mi fa piacere ti piacciano e soprattutto le due alternative. Come dicevo nel post, è uno stile nuovo per me che necessita di sperimentazioni nuove. Ma mi sto attrezzando :)
L'ultima in basso mi garba parecchio. ;)
In entrambi i casi, apprezzo molto lo stile.
Molto da infografica il primo, quindi razionale ed esplicativo, più artistico e molto espressivo il secondo.
Che dire; sono due stili molto differenti. Il primo rappresenta appieno il tuo, per i lavori che mostri. Il secondo appare qualcosa di artisticamente diverso, per quanto possa affascinare.
Certo è che chi si è fatto gli occhi sul primo stile ed è abituato a quello (che personalmente trovo molto apprezzabile) farà fatica a indirizzarsi verso il secondo.
Forse ti senti orientato verso il secondo per un desiderio comprensibile di aprirti a diversi orizzonti.
Tuttavia sono entrambi esempi di grafica creativa validissimi.
:)
@ Yeeshaval:
In effetti sai che è anche la mia preferita? Almeno quella sulla quale avevo riposto delle segrete speranze. Grazie per l'apprezzamento, comunque.
@ Luca:
Hai centrato in pieno il bersaglio, Luca. Variare un po' i soliti temi, non può che fare bene, no?
@ Alberto:
Ci hai preso alla grande anche tu, Alberto. Mi piacerebbe non legarmi troppo allo stesso stile. Mi piacerebbe fare cose anche molto diverse tra loro. Vediamo un po' che succede :)
L'ultima che hai postato è la più bella…:)
Grazie, Michele.
E siamo già un gruppetto a preferire quella. Direi che la mia piccolissima quota di soddisfazione personale settimanale è raggiunta :)
Appena ho visto le tue illustrazioni sfogliando la rivista, mi son detto: "Ehi! Ma queste son del mio amico virtuale Luigi Bicco!!!" Inconfondibili! E dirette al punto! Poi ho visto il tuo nome sul fianco... :-)
Anche a me piace tanto l'ultima immagine che proponi nel post, ma è meno diretta della prima; fantastica nella sua ricercatezza (mi sa di azteca o qualcosa del genere....) ma la prima, mi ripeto, va dritta al nocciolo. Forse questo volevano quelli di Internazionale. Ma ragiono da super profano...
Bella l'ultima, davvero. Forse decisamente meno chiara al primo impatto, da qui la scelta di internazionale (sto azzardando).
Mi dà un'idea di cubismo.
@ Alessandro:
Essere riconosciuto in giro sulla carta stampata, non ha davvero prezzo, Alessandro. E si, il secondo stile è molto probabilmente meno diretto del primo. Comunque mi hai fatto davvero contento. Grazie :)
@ Dario:
Probabilmente è proprio quello il motivo per il quale hanno preferito quelle "classiche". Idea di cubismo? Beh, beh. Non mi dispiacerebbe, in effetti.
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