21.5.10

Il foglio bianco

Capita a volte che un foglio bianco possa assumere le sembianze di una bestia famelica assetata di inchiostro. Un foglio bianco è solo un'entità astratta che non ha nessuna ragion d'essere. In realtà lo immagino come sospeso in un'altra dimensione mentre noi, sul piano materiale, possiamo scorgere solo una sua proiezione astrale. Prende corpo nella realtà solo quando lo fissiamo con una penna in mano, facendolo sentire desiderato. Insomma, il suo ciclo vitale non comincia e non termina se non quando qualcuno comincia ad "inquacchiarlo" di scarabocchi. A me accade spesso di cominciare questa terapeutica pratica nel momento in cui, come a tanti, capita di rimanere al telefono più tempo del previsto, o quando sono alle prese con la stampa di un qualche PDF in alta (che ce ne vuole di tempo).

Ecco cosa viene fuori di solito:



Di fogli del genere ne ho a pacchi. Molti sono meno "ricchi" di questo, ma il risultato non cambia. Mi piacerebbe chiedervi se anche voi siete presi da questa abitudine, nel qual caso vi chiederei di mostrarmene anche i risultati. Potrebbe nascere uno studio interessante. Potrei pubblicarli su questo blog e dire "questi disegnini li ha fatti Tal Dei Tali che fa il geometra e questi altri li ha fatti Talun Altro che è studente in medicina all'università". Io non vi chiederò mai di fare una cosa del genere, perchè voi non la farestete mai comunque. Sono sicuro che scansire un A4 possa rivelarsi una fatica immane per chiunque :)

Ma se avete voglia...

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