7.3.16

Il Fantasy di Josh Kirby

Nato e cresciuto a Waterloo, paesino della periferia di Liverpool, Ronald William "Josh" Kirby (no, prima che tu me lo chieda, non c'è nessuna parentela) era un illustratore inglese noto oggi soprattutto per aver interpretato, a partire dalla metà degli anni '80, le copertine dei più acclamati romanzi di fantascienza e, in particolare, tutte quelle della saga Discworld di Terry Pratchett.
Oltre 400 dipinti a olio, tra cover e locandine cinematografiche, che hanno arricchito i lavori di
Ian Fleming, Ray Bradbury, Isaac Asimov, Alfred Hitchcock, Richard Matheson, Jack Kerouac, Jules Verne, Edgar Rice Burroughs e H. G. Wells.

In realtà Kirby negli anni '70 lavorava in un'agenzia di pubblicità come designer. Fu solo alla fine di quel decennio, nel 1979, che realizzò la sua prima illustrazione importante per il Brian di Nazareth dei Monty Python. La sua carriera spiccò il volo qualche tempo dopo quando, tra le altre cose, disegnò anche la locandina di Star Wars VI: Il Ritorno dello Jedi.


Nel 1991 L'editore inglese Paper Tiger Books, specializzato nella pubblicazione di libri d'arte, portfolio e affini, pubblicò un volume dedicato a Kirby che raccoglieva alcuni suoi lavori, tra commissionati e privati, intitolato In the Garden of Unearthly Delights (in riferimento al Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch). A questo, nel 1999, seguì un secondo libro, A Cosmic Cornucopia, che comprendeva un'ampia selezione di lavori per il Discworld di Pratchett, corredata da un lungo testo critico dello scrittore David Langford.


Entrambi i volumi (qui sopra le due cover) mettono in risalto quanto il lavoro di Kirby fosse affine alle tematiche fantastiche, dove adattava al fantasy uno stile più rotondo e caricaturale, mentre alla fantascienza classica applicava una matrice molto più realistica. Come si evince anche dalla ricca galleria che ti piazzo qui sotto (clicca per ingrandire).






















8 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Lo conosco grazie al gioco di ruolo "Tunnel & Troll" e se ricordo bene la Paper Tiger/Dragon's Dream ne raccolse un'illustrazione in "The Flights of Icarus" oltre ai libri che hai citato tu.

Ipertrofico e flamboyant a colori, in bianco e nero a volte impastava troppo il segno fino a rendere le immagini poco comprensibili (o forse il problema era la qualità della carta o della stampa su cui ho visto quelle immagini!).

Ne ho parlato al passato e purtroppo c'ho azzeccato: scopro che è morto nel 2001.

LUIGI BICCO ha detto...

In effetti le sue cose migliori sono i dipinti a olio. Il suo stile fantasy rotondeggiante sembra sposarsi alla perfezione proprio con la saga di Discworld (e non è un caso, visto il filo ironico dell'opera). Ma devo dire di apprezzare parecchio anche le sue cose più realistiche per i romanzi sci-fi.
Sembra bello (QUI) The Flights of Icarus.

Luca Lorenzon ha detto...

Va anche considerato che (correggimi se sbaglio) l'iconografia di Discworld E' Josh Kirby, quindi potrebbe darsi che lo consideri particolarmente aderente a quel mondo perché ce lo hai sempre associato.

Flights of Icarus era un po' un catalogo di artisti in forza alla Paper Tiger/Dragon's Dream, con tanto di breve curriculum/presentazione. Vi ho scoperto il lavoro di The Studio (Kaluta, Windsor-Smith, Wrightson e quell'altro che non mi ricordo mai) e di altri artisti interessanti ma preferisco le monografie alle collettanee.

LUIGI BICCO ha detto...


In effetti Kirby E' Discworld. Ma in America, non qui da noi. Io ad esempio ho sempre associato la serie alle belle copertine realistiche dipinte da Maren per la vecchia collana Urania Fantasy della fine degli anni '80. O alle successive edizioni della Mondadori, molto molto più anonime.

Quell'altro dello Studio è sempre Jeffrey Jones :)

Luca Lorenzon ha detto...

Sai che volevo scrivere Jeffrey Jones (anzi, mi stava per scappare un KELLY Jones), non lo associo mai a The Studio perché secondo me è più raffinato/a degli altri.

LUIGI BICCO ha detto...

Il percorso pittorico di Jones in effetti è molto diverso da quello dei suoi colleghi dello Studio. Qui avevo postato le sue bellissime cover per i romanzi di Howard. Qella volta, nei commenti, ti eri dimenticato di Barry-Smith, invece :)

Luca Lorenzon ha detto...

Chissà di chi mi dimenticherò la prossima volta.

expedia telefono ha detto...
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