10.11.15

I cartoni visti con mio figlio: Justice League Unlimited, Teen Titans Go! e SuperAmici

E così, di riffa o di raffa (ma casualmente), per il piacere di mio figlio che sta sempre lì a chiedermi di Batman e Robin, entrano in casa mia anche i cartoni DC Comics/Warner Bros Animation dedicati al gruppo di supereroi più potente del mondo dei comics (o così si dice) e anche a quell'altro, quello dedicato ai più piccoli che fa ridere pure me. Te ne parlo perché la faccenda è carina e in più di un'occasione la DC ha dimostrato di saperli fare bene, i cartoni, a differenza della Marvel (che due o tre li ha imbroccati pure lei, eh).

Justice League: War è un film d'animazione messo a punto e distribuito nel 2014. Fa parte dei DC Universe Animated Original Movies e in pratica è l'adattamento della serie a fumetti Justice League: Origin. Quella che nel 2011 ha rivisto per l'ennesima volta le origini dei vari personaggi (si dai, quella di Geoff Johns e Jim Lee che ogni albo si leggeva in trenta secondi netti, se qualcuno ti prendeva pure a ceffoni dietro la testa per distrarti). In un'oretta e spiccioli si ripercorrono gli avvenimenti della serie descritta sopra.
I vari eroi non si conoscono ancora tra loro e tutto parte da un "cavernoso" Batman che scopre una serie di ordigni alieni distribuiti alla rinfusa a Gotham, poi arriva un Lanterna Verde spiritosone, un Superman turbolento e molto più tenebroso di come lo ricordi tu, una Wonder Woman un po' maschiaccia e tanto grezza che ficca mazzate a destra e sinistra e poi quel solito buontempone di Flash. Di sottofondo, una storia a base di ladruncoli giovincelli e campioni di football affetti da carenza di attenzioni paterne che porterà nel gruppo sopracitato anche Cyborg e Shazam.


E poi cominciano calci e pugni che la metà basta, perché sulla terra arriva Darkseid. E la JL dovrà fare di tutto per collaborare e riuscire a rispedire il cattivone blu dall'altra parte dell'universo attraverso un varco dimensionale (eee, lo so, quante volte l'hai sentita 'sta storia?).
Design e animazione sono tanto giappo, ma ci sta. Carino, dai, pensavo peggio. Teo si aspettava di vedere Robin da qualche parte, e invece nisba.

Di tutt'altra pasta è fatto invece Justice League Unlimited, serie televisiva a cartoni prodotta nel 2004 e composta da due stagioni per un totale di 39 episodi da 20 minuti ciascuno. E' il seguito ideale della precedente serie (del 2001 e nominata semplicemente Justice League) e gli autori sono sempre quelli (e meno male): Bruce Timm e Paul Dini, quelli che quando eri un ragazzetto già cresciutello agli inizi degli anni '90, ti avevano preso a schiaffoni con la serie animata di Batman, dimostrandoti che un cartone diverso e godibile era possibile anche per i più grandicelli.
JL Unlimited è fatta bene, non c'è che dire. I temi sono maturi il giusto per piacere a grandi non proprio grandi e anche ai più piccini. C'è un buon equilibrio azione/introspezione e negli episodi si alternano i vari personaggi con la naturale presenza più costante del trittico Batman, Superman, Wonder Woman. Per il resto, già solo nei primi cinque episodi ci trovi Flash, Lanterna Verde (non Hal Jordan, ma John Stewart delle Green Lantern Corps), Freccia Verde, Black Canary, Martian Manhunter, Super Girl, Hawk & Dove, The Question, Captain Atom, Zatanna, Etrigan, Booster Gold, Atom, Red Tornado, Plastic Man, Doctor Fate e B'wana Beast. In arrivo, poi, anche tutti gli altri.


Esemplare la semplicità con cui, in alcuni episodi e con una certa nonchalance, si strizza l'occhio a temi anche un pelino più profondi, come in quello intitolato For the Man Who Has Everything ispirato all'annual omonimo di Superman scritto da Alan Moore e disegnato da Dave Gibbons o come in Il Risveglio, dove Hawkgirl dovrà decidere se dare o meno la grazia eterna al gigante zombie Solomon Grundy, suo amico quando era in vita.
Tutto il merito delle storie va naturalmente a chi le ha scritte insieme a Dini e Timm, gente di una certa esperienza che non ti aspetteresti tipo Dwayne McDuffie, Warren Ellis, Darwyn Cooke, Gail Simone e J.M. DeMatteis (che addirittura ne ha scritta una in collaborazione con il Maestro Jim Steranko). Una bella serie molto curata, insomma. Ma mio figlio, anche qui, aspetta ancora che da qualche parte spunti Robin.

Ti chiederai perché mio figlio aspetta sempre che appaia Robin da qualche parte. Perché è il suo personaggio preferito in Teen Titans Go!, serie animata del 2013 trasmessa su Boing.
La serie è trattata in chiave parodistica ed è permeata da toni comico-demenziali che fanno ridere come uno scemo di guerra anche me.
Tra i personaggi, quindi, Robin, ma anche Cyborg, Stella Rubia (Starfire), Corvina (Raven) e B.B. (Beast Boy). Tutti ispirati alle figure classiche (a parte Wonder Girl e Kid Flash), divenute celebri dopo la serie a fumetti a loro dedicata negli anni '80 da Marv Wolfman e George Perez (quanti ricordi). Le storie sono invece improntate al tipico non-sense di certa produzione targata Cartoon Network, tra lo scanzonato e l'irriverente o la semplice stupidera (guarda la ballata degli waffles, ad esempio, dove Teo viene sistematicamente preso da crisi di ridarola).


Dietro al design super deformed, inoltre, c'è quel gran talentaccio di Dan Hipp del quale ti ho già parlato e sulla quale versatilità ho espresso più di una volta tutta la mia ammirazione.

Per non parlare poi dei SuperAmici che gli sto facendo vedere a spizzichi e bocconi da Youtube (tubo santo subito!). Si, sto parlando proprio dei Super Friends, la serie animata firmata da Hanna-Barbera negli anni '70 e che ha tenuto compagnia a noi bravi ragazzi per buona parte di quel periodo.


Insomma, oh, dopo l'uscita dal tunnel (diverso tempo fa, a dire il vero) con roba tipo Peppa Pig, Masha e l'Orso e via discorrendo, queste son piccole soddisfazioni, via.

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Teen Titans Go è uno dei demoni - danze dei waffles incluse - di Crepascolino. Per il resto preferisce i cartoni Marvel e quelli di tutte e due le Big Guns solo se con personaggi Lego style. Peccato xchè domenica ho registrato quattro episodi del Batman: Brave and the Bold in stile Dick Sprang incontra Bruce Timm e non ne ha voluto sapere. Trovo anch'io , in generale , migliori le produzione DC, soprattutto x quanto riguarda la varietà di segno. La prima serie degli Avengers ( quella vagamente Mike Oeming con Occhio di Falco nel suo classico costume ) e quella dello Spider-Man mangheggiante avevano le punte ed il "carattere" che mi facevano riconoscere il tratto. Le successive avventure dei Vendicatori, Spidey e Hulk hanno addirittura una continuity e spesso una scrittura divertente, ma si è scelto di smussare e arrotondare e direi di banalizzare, forse x rendere + semplice il lavoro degli animatori. Se qualcuno lo avesse chiesto a me, le storie di Cap 6 co sarebbero state intinte nella atmo della penultima serie di Scooby Doo. Punte e spigoli.
Versante DC, direi che resta un classico - ovvero sempre moderno - il Bats di Dini/Timm e sono buone le varie serie della Lega e Titans e davvero una sorpresa Brave & The Bold ( in un episodio la "fine" della Doom Patrol classica, in un altro un team up tra il Bats sciatto della Hanna & Barbera - con tanto di errori occasionali nei colori dei guanti/mani - e lo Scooby Doo d'antan, in un altro ancora la versione manga/anime ).
Immagino non vedrò mai un cartone animato intitolato Suicide Squad - forse nemmeno ci tengo - ma sarebbe interessante una serie dei Secret Six di Gail Simone disegnata in stile Jeff Matsuda ( che si è occupato di un Bats animato cupissimo di qualche anno fa ) ed uno Shade The Changing Man in modalità Pete Milligan con un segno alla Dan Hipp ( come nel blog, cioè meno deformed dei TTG ) ed uno Human Target in modalità Pete Milligan con un segno alla Ben Ten. Adoro il fantacartone.

La firma cangiante ha detto...

Con Lauretta di tutto ciò solo Teen Titans Go! ma in fondo lei è una femminuccia. Il suo personaggio preferito non è Robin ma Corvina. Io sinceramente l'ho guardata solo distrattamente, mi sembra però un prodotto carino.

I Superamici invece era un mio must da piccino, uno dei motori del mio amore per il fumetto. Magari si recupera qualcosa sul tubo anche noi.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Dei cartoni Marvel, Teo a volte ha guardato Ultimate Spider-Man e Wolverine e gli X-Men (anche se questi ultimi sono per bambini un po' più cresciutelli). Per il resto, Vendicatori e Hulk Smash credo li abbia trovati noiosetti.

@ Dario:
Anche a Teo piace Corvina. Forse proprio per la sua asocialità :) E' un cartone divertente, niente da dire. I SuperAmici, invece, per quanto me l'aspettassi, li ho (ri)trovati molto più ingenui di quanto li ricordassi. Ma tant'è...

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