20.11.15

Di Tex migliori dell'anno, supereroi e risate, ristampe a richiesta, cavalieri oscuri a caso e noccioline troppo costose.

Tex #658/660
di M. Boselli, A.Font | SBE
16x21 cm | 114 pp b/n | 3,20 euro


Questo trittico distribuito in tutte le italiche edicole tra agosto e ottobre, presenta una delle migliori storie dell'anno (se non dell'ultimo biennio) dedicate a Tex e compagni. La storia di Mauro Boselli riprende gli stessi personaggi che lui stesso creò qualche tempo fa: l'incallito giocatore Mike Foster, la bella cantante Dallas e suo fratello Kid Rodelo, ex fuorilegge che ha dovuto rinunciare alle sue malefatte dopo un incidente che gli ha tolto l'uso delle gambe e portato via il braccio destro. I tre adesso, graziati dai quattro pards in quella prima storia, hanno aperto un saloon a Winnipeg, in Canada, attentamente sorvegliati dalla giubba rossa Jim Brandon, amico di Tex.
Dentro ci trovi: inspiegabili delitti al buio, le manovre del direttore della compagnia delle pellicce di Selkirk, l'imbonitore girovago mister Marvel, wiskey e sonniferi, misteriosi suonatori d'organo, lanciatrici di coltelli, cinesi agli ordini del "Grande Drago" e tanta altra roba che Boselli gestisce benissimo e che il Maestro Alfonso Font, inutile dirlo, illustra, tratteggia e "chiaroscura" a meraviglia.


Il finalino di coda, come spesso accade, è forse tirato via veloce nelle ultimissime tavole e avrebbe meritato un respiro più ampio, anche per via di un'amara conclusione. Ma ciò non toglie i meriti all'intera vicenda, che rimane un'autentica chicca in tre parti.

Ant-Man #2
di N. Spencer, R. Rosanas | Panini Comics
17x26 cm | 48 pp colori | 3 euro

Scott Lang è Ant-Man, ma questo lo sai già. Ora che ha cominciato una nuova vita a Miami, deve mettere su un nuovo business per tirare a campare. E chi meglio di un ex ladro per entrare nel ramo della sicurezza? Dopo il divertente esordio, Nick Spencer si ripete riproponendo in salsa comedy le sconclusionate vicende dell'uomo formica e dei suoi avversari, tipo Taskmaster (in un siparietto comico niente male costruito per svilire ulteriormente l'ego di Scott) o lo spione mercenario Crossfire. In questo numero, partito in soccorso dell'amata figlia, Ant-Man mette a punto una squadraccia mal assortita con Grizzly e Machinesmith (si, all'autore piace ripescare nel torbido tirando fuori personaggi secondari quasi dimenticati) per irrompere nell'azienda che fu di un suo storico antagonista.


Il punto di forza di queste storie di Ant-Man è di sicuro l'ironia stemperata da momenti tragici (anche se dovrebbe funzionare meglio al contrario). In ogni caso Spencer sa essere parecchio divertente (ho riso come uno scemo quando Grizzly irrompe malamente spaccando pareti al cospetto di soldati armati e urlando a squarciagola "chi ha spento l'aria condizionata?"). Ramon Rosanas mette giù delle ottime tavole plastiche e dinamiche. Una lettura piacevole.

I Passeggeri del Vento #1
di Francois Bourgeon | Mondadori Comics
21x28 cm | 144 pp colori | 12,99 euro

Come spesso accade negli ultimi tempi, hai giusto il tempo di riflettere su quanto un'opera a fumetti sarebbe meritoria di ristampa (come accaduto in questo post di qualche tempo da), che corri il rischio di vederti passare sotto il naso l'annuncio da parte di qualche volenteroso editore.
E così è accaduto anche per I Passeggeri del Vento, la serie capolavoro di Francois Bourgeon. Il primo volume è arrivato in edicola un mesetto fa circa grazie alla collana ombrello Historica della Mondadori Comics. Qui puoi leggere i primi due albi della serie (composta da cinque episodi originali più i due del prequel La Ragazza Bois-Caiman e che presumibilmente la Mondadori stamperà in tre volumi complessivi).
"Isa è una fanciulla aristocratica che viene privata dell’identità e del titolo nobiliare. In viaggio a bordo di un grande veliero della Marina Reale francese, incontrerà quello che diventerà il suo compagno di avventure, il nostromo bretone Hoel. Un grande affresco storico di ambientazione marina, in cui la ricerca storiografica, geografica e iconografica, supporta le trame del racconto divenendone ingrediente essenziale."

Ti ho già parlato della genuinità e della cura storiografica di livello maniacale espressa in questa serie. E' una lettura meritevolissima, essenziale e irrinunciabile, addirittura, nel caso ti interessino questo particolare periodo storico e le storie ambientate sul mare. Un classicone. Ti segnalo anche questo esaustivo post sul blog Mondadori Comics.

Il Cavaliere Oscuro #33-34
di AA.VV. | RW Lion
16,8x25,6 cm | 96 pp colori | 4,95 euro

Preso un po' così, senza un motivo apparente, dentro questi due albi de Il Cavaliere Oscuro ci ho trovato otto episodi della collana Batman Eternal (dal 33 al 40) e uno di Batman and Robin (il 38). Nei primi ho letto una storia già avviata da tempo, una lunga run di Scott Snyder dove uno spietato e misterioso antagonista è deciso ad utilizzare gli arsenali bellici dell'uomo pipistrello contro Gotham City. Batman preferisce eliminare tutti i suoi punti strategici nascosti per la città, piuttosto che lasciarli in cattive mani. Ad aiutarlo ci pensa Penny-two, agente segreto inglese nonché figlia del sempiterno maggiordomo di casa Wayne, e a metterlo nelle rogne, invece, Tommy Elliot, meglio noto come Hush.
Al tavolo da disegno ci trovi Jason Fabok e, curiosamente, anche qualche italiano di talento che nemmeno sapevo all'opera per la DC: Andrea Mutti (Hammer, Nathan Never, Rebels) e la coppia Davide Furnò e Paolo Armitano (Saguaro).
Anche su Batman e Robin atterriamo a metà di una storia già avviata con il "pettirosso" (Damian Wayne, il figlio di Bruce e Thalia Al Ghul) appena tornato dall'ennesima "dipartita", ma questa volta con il potere di volare e respingere i proiettili (una specie di Superboy, vai a capire!). Di sicuro sono da salvare i disegni di Patrick Gleason.
Sono degli albi di passaggio, questi, in attesa che in RW rimettano mano alla programmazione della testata, in vista del prossimo mega super evento che togliti di torno (tipo "Convergence" o una roba del genere). E io li ho presi solo perché ero curioso di capire ora come si muovessero le storie di Batman, dopo averne perse le tracce nei numeri iniziali. Meritano? Non lo so. Di sicuro rispetto alle ultime tendenze da spillatino a 48 pagine, qui, tra una serie e l'altra, ci si fa una grande abbuffata dello stesso personaggio.


Peanuts - Gli Anni d'Oro #1
di Charles Schulz | Panini Comics & TuttoSport
21x16,5 cm | 116 pp b/n | 1,99 euro

Poco da dire, a parte un'osservazione. Quella dei Peanuts e una striscia classica, intramontabile, senza età. Quindi la si legge sempre volentieri. Qui alla chetichella si cerca di farti leggere il meglio della produzione del buon Charles Schulz, in dodici volumi totali a partire dagli anni '71-'72. Il film animato è al cinema e quindi ci sta. E' il prezzo che proprio non va. Se da una parte 7 euro a volume (tranne il primo a 1,99) per 96 pagine di strisce in bianco e nero ci possono anche stare nell'economia del prodotto medio da fumetteria, dall'altra, paragonato ai collaterali che attualmente puoi trovare in allegato a qualsiasi altro giornale, siamo proprio lontani anni e anni luce da un'offerta economica adeguata. Diciamo insomma che è stato bello prendere e leggere il primo volume, ma per il resto si può tranquillamente guardare altrove. La collezione non integrale e la grafica che ti riporta indietro nel tempo a quei "fulgidi" anni '90, rendono il prodotto appetibile solo per i lettori occasionali. Peccato. Perché le strisce, in edicola, mancano da parecchio.

5 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Di questi non ne ho preso manco uno.

Alligatore ha detto...

Condivido il parere sui Peanuts, ai quali non resisto (andrò a vedermi pure il film, se scompaiono i nebbioni ...).

La firma cangiante ha detto...

Che dire, tanta roba! Concordo sui tre Tex, un bel trittico orchestrato da Boselli, e poi c'è pure Jim Brandon che mi ricorda sempre le mie prime letture Texiane. A Font io preferisco altri artisti che lavorano sul ranger, però la professionalità del disegnatore non si discute.

Di Ant-Man ho letto solo la prima uscita e mi ha divertito molto, recupererò sicuramente, non ho ben capito che fine farà la serie nel post Secret Wars.

Concordo anche sulla valutazione dei volumi di Schultz, bella iniziativa ma troppo cara. Niente da fare.

Invece quella serie di Bats non l'ho mai presa, posso dirti però che mi piace parecchio l'interpretazione del pipistrello di Fabok, visto su diversi numeri di Detective Comics, niente male.

CyberLuke ha detto...

È un periodo un po' di "stanca", per me.
Leggo pochissimi fumetti, e spesso sono ripescaggi di roba vecchia (ad esempio, il Robocop vs Terminator appena tradotto, dopo soli vent'anni, da Magic Press).
Batman, ad esempio, non mi dice più nulla. Sono curioso di leggere questo nuovo TDKIII, ma non sono troppo ottimista, se penso a quella zozzeria del secondo.
E i Peanuts, pur riconoscendone il valore, non mi hanno mai scaldato più di tanto. A propoito, il film l'hia visto / lo vedrai?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca Lorenzon:
Aiaiaiaiai! Non mi aspettavo lasciassi in edicola I Passeggeri del Vento (e invece si, credo di aver letto in un tuo recente post che Bourgeon non ti fa impazzire).

@ Alligatore:
Difficile non condividere. In periodi di magra del genere, dove tutti stanno cercando di tenere i prezzi (almeno in edicola, intendo), sette euro sono un piccolo pugno nell'occhio.

@ Dario:
Se non erro Ant-Man riprenderà "normalmente" anche nel post Civil War. Fabok c'è spesso ma altrettanto spesso e "inframezzato" con altri cartoonist (a parte qualche rara eccezione, sembra che in DC abbiano qualche difficoltà in più a disegnare più episodi di seguito, o forse è una scelta).

@ Luca:
Di Robocopo vs. Terminator non sapevo. Devo dargli un occhio.
Vedere i Peanuts al cinema? Volevo andarci con Teo, ma per una serie di altre cose, mi sa invece che in questo periodo ce ne staremo tranquillamente a casa a goderci cose in "homevideo" :)

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