8.10.15

Lego Ideas


Lego Ideas è un progetto nato qualche anno fa che ha permesso agli appassionati di tutto il mondo di progettare i modellini dei propri sogni e proporli alla nota azienda canadese produttrice di mattoncini.
Dopo una regolare votazione dei fans e un'attenta valutazione dei responsabili Lego, alcuni progetti vengono poi prodotti e distribuiti in tutto il mondo.

Dal punto di vista del marketing, è un'operazione davvero tanto azzeccata perché coinvolge in prima persona i fan più operosi sfruttando la loro passione (basta avere tanta pazienza e saper utilizzare Lego Digital Designer) e poi perché è una soluzione geniale per convogliare risorse, idee e lavoro. Il tutto messo a punto da un'azienda assolutamente leader del proprio mercato e dalle potenzialità pressoché illimitate (Lego detiente praticamente i diritti e le licenze di tutti gli universi creativi più belli in circolazione).


Basti pensare che solo le ultimissime, interessanti produzioni targate Lego Ideas hanno coinvolto personaggi e brand come Wall-E, Ghostbusters, The Big Bang Theory, Ritorno al Futuro e 20.000 Leghe Sotto i Mari (ma che dolore, e che strano, vedere incompiuto il progetto sulla Enterprise NCC-1701 di Star Trek).
Meravigliosi mondi colorati che prendono forma, un mattoncino dopo l'altro, e che se una volta erano appannaggio esclusivo dei giovani e giovanissimi, oggi strizzano l'occhio anche e soprattutto ai più grandi.





Notiziona dell'ultima ora riportata dal Corriere della Fantascienza, invece, e che riempirà di gaudio ed eccitazione tutti gli appassionati del Doctor Who, è che dal primo dicembre prossimo sarà in vendita il primo set ufficiale di mattoncini tutto dedicato proprio alla leggendaria serie britannica (progetto proposto nel 2014 dall'illustratore e designer 3D Andrew Clark).


La scatola, ovviamente, conterrà il Tardis (chiuso) e l'interno con la plancia di comando (la cabina si apre in modo da collegare la plancia e avere un diorama unico come mostrato in questo video).
Per quanto riguarda invece le "minifig", saranno presenti due Dalek, un Angelo Piangente, Clara Oswald e ben due Dottori, l'11° (Matt Smith) e il 12° (Peter Capaldi). Ci è dato sapere che il progetto originale di Clark comprendendeva però anche un Cyberman, il cane robotico K9, il 10° Dottore (David Tennant), la sua spalla femminile Rose Tyler e addirittura il vecchio Dottore interpretato da Tom Baker (con tanto di sciarpa).






Tutto questo per dire che in Lego devono divertirsi parecchio tutto il santo giorno (ma a volte anche no, immagino) e mi sa tanto che il mio cv magari glielo giro, via mail, che non si sa mai. Stai a vedere che piglio due piccioni con una fava (uno, lavorare in un posto dove progettano "giocattoli" e due, andare a vivere in Canada).

P.S.: Ah! Ovviamente sono ironico.

9 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Un mio amico fisico una volta fece parte di una giuria di un concorso internazionale per premiare dei progetti Lego, ma mi pare che fosse riservato a ragazzi e avesse pertinenza scientifica.

Sei ironico sul fatto che si divertono? E' vero che tutto stufa, ma secondo me i designer si divertono eccome. O eri ironico sul fatto che volevi mandare un curriculum? Io fossi in te glielo manderei.

Gripa ha detto...

E' nell'atto del costruire uno dei più grandi significati della nostra esistenza?
Chissà? Quesiti esistenziali a parte, ottimo e stimolante post Luigi.

La firma cangiante ha detto...

Ah quel Tardis, come starebbe bene su una certa mensola... :)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Ero ironico sull'inviargli il cv. Non vedo come il mio profilo possa interessargli e non vedo come fare armi e bagagli e trasferirmi in Canada :)
(Ma se un domani si dovesse davvero presentare l'occasione di trasferirsi in nord America, in realtà non credo che ci penserei due volte).

@ Alessandro:
E i mattoncini colorati incarnano alla perfezione proprio quel bisogno ancestrale di costruire cose a immagine e somiglianza della nostra fantasia. Sarà questo il segreto del loro successo?

@ Dario:
Che coincidenza. Anch'io conosco una bella mensola sulla quale farebbe un bel figurone :D

sp0sp ha detto...

Ma Lego non è danese?

LUIGI BICCO ha detto...

La Lego è danese, si, ma il grosso della produzione è stata spostata in Canada alla fine degli anni '80 (ma l'azienda ha filiali anche a Londra, USA, Shanghai, Cina e Singapore). Di sicuro il progetto "Lego Ideas" è nato in Canada. Così dicono, almeno.

CyberLuke ha detto...

Io vado controcorrente.
Trovo le "ricostruzioni" Lego delle semplificazioni un po' svilenti degli universi ai quali si ispirano, e sgradevoli con quegli ometti tutti simili con le manine a pinza.
Non ci spenderei un centesimo.
E dire che, da piccolo, erano il mio gioco preferito: ne avevo una tonnellata. Progettavo, costruivo, modificavo, smontavo, ricominciavo.
Ma erano tutti progetti miei.
Queste scatole di montaggio dove devi arrivare a un risultato già definito mi mettono entusiasmo quanto montare una sedia di Ikea.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
A loro basta che a te piacessero da piccolo, quei mattoncini, così come a tutti i bambini del pianeta (tranne rare eccezioni). Neanch'io sono un fan sperticato del mondo Lego. Nel senso che con mio figlio ci gioco volentieri quando si tratta di cominciare a costruire da zero. Per ricostruzioni note, diorami e altro, preferisco statuine in pvc o anche plastica. Anche perché come prezzi siamo lì, purtroppo :)

hashmi ha detto...

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