6.7.15

E alla fine, Satanik

Dopo gli ultimi anni all'insegna delle ristampe in tutte le salse del duo Magnus & Bunker, alla fine anche Satanik torna in edicola.
La Mondadori Comics, da sempre convinta delle maxi edizioni da settecento e passa pagine, ha ristampato prima Alan Ford (la TNT Edition è attualmente al 19° volume) per poi passare a Kriminal (anche questo alla 19a uscita).
Dalla scorsa settimana quindi si è unita al gruppo anche la rossa fatale per eccellenza, in un volume che raccoglie i primi cinque albi pubblicati in origine dal dicembre 1964 al marzo 1965 (già a febbraio divenne quindicinale).

Satanik è un personaggio temerario e nerissimo, ma estremamente scomodo prima di tutto. Per più di un motivo. La 25enne Marny Bannister, infatti, ricuce il rapporto con il mondo che la circonda solo per purissima vendetta. E' avida e in cerca di soldi e potere ma a differenza di altri suoi esimi colleghi, la sua autentica bramosia è più primitiva e autentica. Marny prende con la forza tutto ciò che le era stato negato quando era solo una dottoressa in chimica giovane e sfigurata, brutta e derisa da chiunque, a partire dalla propria ignobile famiglia, un padre crudelissimo, una madre maligna ma passiva (come da migliore tradizione) e due megere come sorelle.


Gli intenti, velleitari solo all'inizio, sono trattati da subito con una certa decisione. Marny non esita ad eliminare qualsiasi intoppo lungo il proprio cammino. E' inguaribilmente diabolica, ma in modo seducente (come solo il bianco e nero di Magnus poteva rendere possibile).
Ma il discorso è riconducibile in realtà agli inizi di quegli anni '60 quando il fumetto "nero" esplose nelle edicole italiane colpendo in piena faccia i lettori, giovani e meno giovani, senza troppa distinzione.

Quel momento lo spiega alla perfezione il compianto Luigi Bernardi in un vecchio articolo di recente riportato sul blog della Mondadori Comics (leggilo tutto, che ne vale la pena). In un passaggio, dice:
"I fumetti neri non fecero altro che rubarci l’innocenza, a noi giovani lettori cresciuti immersi nello sdolcinato miele Disney e nell’appiccicosa melassa Esse-G-Esse. Cosa volevate che ne sapessimo noi della vita, condannati ai biliardini dell’oratorio del prete, a una scuola che cercava di commuoverci raccontandoci le imprese di Furio Camillo, Pietro Micca e i fratelli Bandiera, a una radio e una televisione che era un grande lusso il solo avercela in casa, a giornali che non avremmo mai potuto capire (la congiuntura? Il boom? Il centro-sinistra?)."
Ad ogni modo Satanik è un personaggio molto più bello e affascinante del suo corrispettivo maschile e fratello di sangue Kriminal. Non solo perché è una donna, ma perché è una donna incantevole, impreziosita appunto dalle grazie di un artista della matita come Magnus, che da lì a poco avrebbe fatto anche del fumetto erotico un punto di snodo crucuiale, e perché Marny riesce ad essere crudele e desiderabile allo stesso tempo. Troppo seducente per riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
Probabile che tu oggi possa ridere di certe cose. Di quanto facilmente Marny metta a punto l'elisir che tramuta la sua deformità in scultorea bellezza, ad esempio. Succede nella sua primissima avventura, La Legge del Male. Ma poche pagine dopo, a cinquant'anni dalla pubblicazione originale di quella storia, ti ritroverai con gli occhioni aperti a sbalordire di fronte alla sua voluttuosa criminalità, quando fa ingurgitare dell'acido ad un poliziotto mentre è ancora privo di sensi.
O come, dopo aver sedotto l'uomo della sua insopportabile sorellastra solo per il gusto di vederla distrutta nei sentimenti, torni poi dall'intera "famiglia" alla fine di quello stesso albo, armata dei più insani propositi di vendetta.


Eppure tiferai per Marny. Perché ha una brutta e disastrosa storia alle spalle e perché quelli che designa come vittime, sono quasi sempre ricconi arroganti o inguaribili trasgressori.
Ma Satanik vedrà presto le cose cambiare, e tu con lei, quando la componente soprannaturale delle prime storie prenderà sempre più il sopravvento fino a rendere Marny una vera e propria strega con tanto di poteri magici. E cambierà ancora una volta, ad una trentina di albi dalla fine della corsa, quando da sadica e spietata, Satanik diviene addirittura un operoso e collaborativo agente segreto per la misteriosa società segreta nota come Patente Speciale e trasformandosi quindi in una sorta di giustiziere al servizio della legge (cambiamento, si deve ammettere, dettato anche dai tempi).


In definitiva si tratta di una rocambolesca saga a fumetti che sotto l'ala protettrice dell'intramontabile Editoriale Corno, durò la bellezza di dieci anni per un totale di 231 episodi.  Nel totale, inevitabili gli alti e bassi visti i vari impegni di Magnus e di Bunker e inevitabili anche alcune ingenuità dettate in parte dalla verve grammaticale dello stesso Bunker, che se da una parte suonava tipicamente conforme alla satira grottesca di Alan Ford, dall'altra rischiavano di sfiorare toni bislacchi e a tratti stonati sulle serie più drammatiche. Ma su certe cose ci passi sopra. Chi più spassoso, chi meno, insomma, stiamo parlando di albi che pezzettino su pezzettino contribuirono a costruire le basi di un certo tipo di fumetto popolare italico.


I volumi previsti per questa nuova ristampa Mondadori sono 14 che vanno a coprire più o meno metà della produzione firmata da Bunker ai testi e da Magnus, Romanini e Perucca ai disegni. Poi, come al solito, dovesse andare bene si continua. Se ti interessa, trovi tutto qui.

Chiudo il post con alcune delle più belle e rappresentative cover della serie, realizzate da quel meraviglioso talento pittorico che rispondeva al nome di Luigi Corteggi.



3 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Se è vero come è vero che a tutt'oggi fumetti come Kriminal e Satanik rappresentano una ventata di aria fresca, una forza ancora trasgressiva e fuori degli schemi, figuriamoci come sta messo il fumetto italiano cosiddetto popolare contemporaneo...

La firma cangiante ha detto...

Ecco un'altra proposta interessantissima che non seguirò. Magari più avanti confidando nell'usato. Certo che le copertine d'epoca che hai postato erano veramente qualcosa di prezioso, decisamente meglio di quella proposta da Mondadori per la nuova edizione.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Non so onestamente se possono considerarsi una ventata di aria fresca ancora oggi. Di certo erano coraggiosi (e oltraggiosi) rispetto al periodo nel quale hanno esordito in edicola.

@ Dario:
Immagino che la Mondadori inserirà le cover di Corteggi nei rispettivi volumi. Anche se in bianco e nero perderanno tutto il loro fascino, in effetti. Comunque sono davvero belle, si.
Per il resto nemmeno io prenderò il volume. Uno, perché si tira la cinghia (come sai) e due perché io ne ho già letti una bella manciata, all'epoca, e soprattutto quelli iniziali li ricordo molto bene. Ho segnalato la cosa perché a chi non li ha mai letti, dovrebbe suonare come un'occasione buona e giusta per metterci una pezza.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...