30.6.15

Quell'episodio lì dei Soprano


Dunque. C'è questo episodio dei Soprano, il settimo della sesta stagione, l'ultima, si intitola "Hollywood e Dintorni". L'ho beccato per caso l'altra sera (o sarebbe meglio dire notte) su Rai5 o qualcosa del genere.
E' quando Christopher, il "nipote" di Tony Soprano, è in fissa con Hollywood e vuole assolutamente mettersi a fare lo sceneggiatore e il produttore. E allora cerca di convincere emeriti personaggi dello star system a recitare nel proprio film. Come il grosso attore che becca in un ascensore in accappatoio e ciabatte. Ben Kingsley. E Kingsley interpreta se stesso, capisci?


E te la voglio fare breve, nel caso tu non te ne ricordassi. Nello stesso episodio c'è un'altra guest star. Nientemeno che Lauren Bacall (era il 2007 e lei aveva la bellezza di ottantatre anni). E pure la Bacall interpreta se stessa.
Nell'episodio, per via di una strana rapina, si becca pure una cinquina a pugno chiuso. E cadendo si spacca un braccio.


E succedono ancora un sacco di altre cose. Tony litiga con il suo amico Artie Bucco, lo chef del ristorante Nuovo Vesuvio. Gli dice che la deve piantare di andare in giro a piagnucolare, perché i suoi clienti vanno lì per mangiare, non per sentire le sue cazzate. Poi c'è il sospirato ritorno del vigore di Tony, misteriosamente "afflosciatosi" dopo il grave incidente (lo zio Junior spara a Tony alla fine della stagione precedente, te lo ricordi?). Il tutto mentre sul fondo si muovono le sottotrame del capofamiglia Soprano braccato dall'FBI, di Anthony Junior che si mette nei casini con storie di droga e cattive amicizie e di Vito Spatafore che scopre lentamente la propria omossessualità approcciando amicizia con un barista centauro.

Tutto questo in una sola puntata. Sessanta minuti. 60.

Solo per ridordare a te quanto fosse immensa la serie dei Soprano e quanto avesse ragione il New York Times a definire la serie "la più grande opera della cultura pop americana dell'ultimo quarto di secolo".
E per ricordare a me che forse è davvero tempo di rivederla piano piano tutta daccapo (e infatti, te lo dico, ho già cominciato).

5 commenti:

Jazz nel pomeriggio ha detto...

È TUTTO VERO

LUIGI BICCO ha detto...

Addirittura in maiuscolo? Ci sto.

La firma cangiante ha detto...

Sono fermo ancora alla prima serie (molto, molto bella).

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Il meglio deve arrivare

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Ascolta Marco nel commento sotto il tuo. Fatti un favore e vai avanti :)

@ Marco:
In realtà ti viene da dirlo da qualsiasi punto della storia. E' una serie sempre in crescendo. Sei stagioni, sei autentiche chicche. E arrivi alla fine che dici piuttosto "di meglio non si poteva proprio fare". Questo giusto per sparare basso, eh.

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