15.5.15

Sotto il sole di mezzanotte


Da un paio di giorni, sul sito dell'editore francese Casterman si legge:
Esattamente 20 anni dopo la morte di Hugo Pratt, il famoso navigatore solitario torna in servizio. Due spagnoli sono incaricati di far rivivere gli eroi del maestro italiano: Juan Díaz Canales, sceneggiatore di Blacksad, e Ruben Pellejerofiammeggiante maestro del bianco e nero, disegnatore della serie Dieter Lumpen. Casterman svela la copertina del nuovo Corto Maltese intitolato "Sous le Soleil de Minuit" ["Sotto il sole di mezzanotte", n.d.r.] che uscirà il 30 settembre 2015.
Sulla propria pagina facebook, Rizzoli Lizard coglie la palla al balzo, posta la cover in versione italiana e annuncia che pubblicheranno l'albo il prossimo 1° ottobre. Trapela inoltre che questa nuova avventura, cronologicamente la 30a, sembra voler recuperare alcuni momenti della gioventù di Corto che lo vedrà in compagnia di Rasputin tra eschimesi ed inuit dell'estremo nord.


Su Fumettologica invece si legge:
«Tutto quello che posso dirvi» ha spiegato Benoît Mouchart, direttore editoriale di Casterman, «è che si svolge nel 1915, al freddo…» Il fumetto sarà a colori, con una variazione in bianco e nero. Il biografo di Pratt, Dominique Petitfaux, ha aggiunto: «Ho avuto la possibilità di vedere le prime otto tavole. Sono splendide. Molto classiche. Da quello che ho visto, scopriamo il giovane Corto Maltese con Rasputin, nel Nord… Mi ha ricordato un po’ l’atmosfera di albi come Jesuit Joe. Devo dire che Pratt era molto affascinato dagli eschimesi e dagli Inuit.»
Ora. Con tutto il bene che posso volere agli autori, e tenendo conto che non sono assolutamente contrario ad operazioni di questo tipo (anzi, non vedo l'ora di metterci le mani sopra), ma una cover un pochetto più aggraziata e strutturata non si poteva proprio avere? Un piano americano completamente in ombra con alle spalle una serie di figurini identici tra loro, la fanno sembrare una di quelle immagini teaser un po' così che fai circolare sul web. Non per fare il sofisticato, eh, che per tutto il resto, ripeto, non si vede l'ora.

8 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Piano americano, ma in ombra perchè non è Corto Maltese. Puro rasoio di Occam. La mascella è meno saliente ed il rapporto tra il naso ed il mento è diverso da quello descritto nel monumentale Vocabolario Milton Caniff per aspiranti cartoonists. Non dico altro perchè temo di dover sottopormi ad un'altra plastica facciale da quando qualcuno ha capito che ero stato io a violare il pc di Berardi e a leggere e poi diffondere in rete l'escamotage scelto per far tornare Ken Parker come consulente di Julia a Garden City. Mi azzardo solo a scrivere che davanti a " Corto " è un plotocino di esquimesi rabbiosi ed armati fino ai denti e che delle quattro figurine tutte uguali l'ultima ha deciso di allungarsi la linea della vita della mano con un coltello...'Nuff Said

La firma cangiante ha detto...

Secondo me quello in copertina è Lupin travestito da Corto.

GiovanniMarchese ha detto...

Sembra Corto Maltese ma non lo è. Non può esistere nessun Corto Maltese senza le parole e il segno di Hugo Pratt.

J_D_La_Rue_67 ha detto...

Infatti, mi hanno preceduto.
Per me (posso sbagliare)questi hanno paura di non essere abbastanza "prattiani", e quindi, simbolicamente, ecco l'ombra. Brutto segno, si parte male così. Se è questo il ragionamento, il loro Corto rimarrà sempre "un'ombra".
Ora, capisco che è una eredità brutta e difficile, peggio di Tex (dove almeno c'erano 1 scrittore e tanti disegnatori oltre Galep). Infatti c'è già chi dice "Corto è Pratt", e mica ha tutti i Torti...
Paradossalmente la scelta giusta (ci voleva coraggio) poteva essere quella di cambiare completamente registro grafico, visto che quello narrativo cambierà per forza. Funzionò bene per Tex, dopotutto.
Comunque, sto speculando sul nulla, io non ne sono attirato.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Possiamo in effetti stare qui a sentenziare quanto vogliamo, ma non più di tanto. In fondo solo di una cover si tratta. Anche se l'opera si trascina pericolosamente dietro un bagaglio di aspettative niente male, al quale solo gli autori dovranno in qualche modo fare fronte.

@ Dario:
O, vista la sigaretta e il cappello con la visiera bassa, perché non Jigen? :)

@ Giovanni:
E' un dato di fatto. Non può essere il Corto di Pratt di sicuto. Si spera che il personaggio possa rivivere romanticamente per mano di altri. In fondo, se non erro, allo stesso Pratt non sarebbe dispiaciuto vederlo reinterpretato da altri autori. Vedremo.

@ JD:
Non sono sicuro che cambiare completamente registro sarebbe stato meglio. Personaggi come Corto si muovono e vivono nel solco della tradizione (non può essere altrimenti, visto che deve la propria storia ad un solo autore, fino ad ora). Come anche Tex, per dire, anche se per motivi diversi.

GiovanniMarchese ha detto...

Questa storia per cui fu lo stesso Pratt ad auspicare un rilancio di Corto Maltese con nuove storie di altri autori è una bufala bella e buona creata ad hoc. Quella frase estrapolata dal contesto, intendo, dell'intervista. In realtà Pratt faceva riferimento al fatto che Corto continuasse a esistere "nel mondo delle fiabe" ed essere letto e ristampato dopo la propria dipartita, non che venisse realizzato da altri autori. Quest'iniziativa non potrà avere il mio supporto né quello di tanti altri appassionati prattiani. Corto Maltese è Hugo Pratt: nessuno può prendere il suo posto, è tutto un imbroglio.

CREPASCOLO ha detto...

Non stavo sentenziando, almeno consciamente. Stavo scherzando, ma se poi saltano fuori gli esquimesi furibondi ricomincerò a leggere la mano x le vie di Brera ( MI ).
Non sono pro o contro altre storie di Corto Maltese. Non credo che una ulteriore puntata di un serial possa intaccare il corpus prattiano: coloro che vivono la identità tra il Maltese ed il Maestro di Malamocco semplicemente ignoreranno la nuova storia, gli altri potrebbero scoprire un nuovo amico ed essere curiosi di leggere cosa aveva fatto prima.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Vedremo. Magari riusciremo comunque a goderci questa nuova storia. Il meraviglioso paniere di Pratt rimarrà di certo al riparo.

@ Crepascolo:
Quando parlavo di sentenze in realtà mi riferivo proprio al mio post, con la storia della cover davvero troppo "formale" ;)
Per il resto sono d'accordo. Come dicevo nel commento qui sopra, l'opera di Pratt rimane al riparo, inattaccabile.

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