13.1.15

Franklin Booth

Classe 1874, nato e cresciuto in una fattoria a Carmel, in Indiana, Franklin Booth è stato, semplicemente, un gigante dell'illustrazione. In gioventù, studiando e copiando le immagini che più gli piacevano da libri e riviste, sviluppò una tecnica di disegno del tutto particolare frutto anche di un equivoco: quelle che più copiava erano in realtà incisioni in legno e come risultato otteneva disegni composti da migliaia di linee che una accanto all'altra producevano varie "densità" con cui intesseva chiaroscuri e ombre. 
Le caratteristiche principali della sua arte sono grandi edifici, boschi di alberi nodosi che incombono su piccole figure, volute decorative e bordi classici.

All'epoca considerato soprattutto un artista commerciale (pensa!), Booth realizzò illustrazioni per The Century Magazine, Everybody's Magazine, McClure's, Cosmopolitan, Redbook, Good Housekeeping, House & Garden e Ladies' Home Journal, ma anche per annunci pubblicitari per 
Bulova Watches, Estey Organ, Paramount Pictures, Rolls-Royce e Wallace Silver.













6 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Michael Zulli e soprattutto Gary Gianni gli devono qualcosa.

LUIGI BICCO ha detto...

Anche a me vien da pensare che Booth possa aver influenzato il grande Gary Gianni :)
E non solo, come sottolinei anche tu.

CyberLuke ha detto...

Una tecnica esemplare, che provarono invano ad insergnare anche a me ai tempi del liceo artistico :D
Oltre il talento (che Booth possiede a tonnellate), bisogna essere dotati di una gran pazienza, e (anche) di quella difetto.
Pazienza, resterò dalla parte di chi guarda.

LUIGI BICCO ha detto...

Una tecnica meravigliosa che come tutte quelle che portano tali principeschi risultati, in effetti necessita di tantissima pazienza. A restare dalla parte di chi guarda, siamo in due :)

Gripa ha detto...

"...in tre! :) "

LUIGI BICCO ha detto...

Eh, siamo in tanti, Alessà :D

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