24.10.14

Cooking Sucks

Sul numero di Internazionale in edicola da oggi, il 1074, a corredo dell'articolo "Abbasso la cucina" ("Cooking Sucks", in inglese) firmato da Sarah Miller, giornalista e scrittrice americana, trovi due mie nuove illustrazioni.
L'articolo parla di come anche di questi tempi, quando ormai cucinare fa figo e tendenza, esistano ancora persone (vivaddio!) che di cucinare si rompono le palle. Ma che lo fanno comunque, sia per mangiare sia per attirarsi le grazie e tutto l'amore possibile di un figlio o di un marito.


E' la terza o quarta volta che le mie illustrazioni hanno a che fare con la cucina. Non mi ci diverto un granché, devo ammetterlo, ma mi adeguo volentieri. La prima, in particolare, vuole essere uno spassionato omaggio a quelle vecchie uniformi carcerarie rese celebri nel mondo delle nuvolette parlanti dai fratelli Dalton, mentre quel numerino sul petto, il "23", è una citazione dovuta (visto il contesto) a quel Charlie Chaplin protagonista di Charlot Ladro ("Police", in orginale), film del 1916.

Sulla seconda ho poco da dirti. Doveva essere un'altra roba, ma una serie di cose avvenute per caso, mi hanno costretto a tornare sui miei passi.




7 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Ora che sono a casa e devo cucinare per forza di cose anche il mio rapporto con la cucina si è fatto più stretto. Più che altro mi arrangio ma pensare a cosa dover mangiare mi rompe enormemente le palle, cucinare non mi piace più di tanto (a meno che non sia preso bene per qualche primo piatto) ed è una cosa che lascerei volentieri ad altri insieme a tutte le rotture di palle che comporta il mantenimento della casa. Inizio a capire le casalinghe che non ce la fanno più. Spero di tornare al più presto a far qualcosa che mi occupi le giornate in maniera diversa anche perché inevitabilmente poi tutto quel che c'è da fare in casa non lo faccio perché proprio non è nelle mie corde, non lo sopporto e faccio quello che è indispensabile.

Detto questo trovo molto bella l'idea della prima vignetta. E' una vera galera occuparsi della cucina e del cibo se farlo non ti piace, soprattutto se sei costretto a farlo per più persone quasi tutti i giorni (una volta alla settimana magari si va a mangiare dai nonni). Quindi il look Dalton è centratissimo.

La seconda la trovo molto divertente in questo contesto, mi ha fatto ridere. Ogni tanto si preparano per i bimbi dei piatti "sorridenti", qualche pizzeria lo fa con le pizze baby, ed ecco il rovescio della medaglia :)

sartoris ha detto...

Solito gusto e limpidezza, sei proprio bravo (dannato!). Vabe', facciamo che ti faccio i complimenti e passo avanti, come se non fossi invidioso (lo sono sempre del talento altrui, ma mi hanno insegnato a far buon viso:-))))

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
He. Naturalmente anche noi, con Teo, cerchiamo di fare facce e faccette con pisellini e patate (le carote nemmeno gliele dobbiamo mettere, nel piatto). Anche noi fatichiamo. Io però spesso lavo i piatti (che comunque è una gran bella seccatura, ma ormai c'ho fatto il callo). Ad Arianna cucinare piace, ma solo quando si inventa qualcosa. Il che accade anche relativamente spesso, ma non è di quelle che prepara intigoli come se fosse a "Kitchen Coso" (non mi ricordo come si chiama). Tutt'altro.
Grazie per l'apprezzamento all'illustrazione (sapevo che i Dalton avrebbero fatto centro ;)

@ Omar:
Grazie, caro. Come al solito mi sbrodolo di giuggiole parecchio al tuo apprezzamento. E sull'invidia... non hai idea di quanti telenti invidio io ;)

La firma cangiante ha detto...

I piatti ormai sono cosa mia, neanche ci penso più, li lavo, tutti i giorni e più volte al giorno e amen. Sbuffo spesso, però che ci vuoi fare?

LUIGI BICCO ha detto...

Niente. Laviamo :)

Gripa ha detto...

Illustrazioni concrete ed immediate,
arricchite da colori di sfondo adatti
ad evidenziarne il messaggio implicito.

Bel lavoro.
Buona continuazione Luigi.

"Cucinare. Cucinare è un atto sovversivo.
Non sempre però, ho voglia di lottare."

LUIGI BICCO ha detto...

Grazie, Alessandro. Sottoscrivo in pieno le tue ultime due righe. E al posto di "cucinare", ci si può infilare parecchi altri verbi che funziona lo stesso :)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...