23.10.14

Di diavoli a San Francisco, bestie feroci, avventurieri dal gomito alto e paperi ladroni

Devil e i Cavalieri Marvel #1
Un Diavolo a San Francisco

Lo so, te ne ho parlato qualche post fa. Ma era solo una riflessione e non avevo ancora letto tutte le storie. Dentro ci trovi quindi un punto tutto nuovo dal quale partire: Matt Murdock ora fa l'avvocato a San Francisco, ha un nuovo socio (socia) in affari, la sua seconda identità di vigilante notturno è nota a tutti e anzi, la polizia ora lo usa come consulente su casi spinosi. L'incipit è carino, il nuovo status è chiaro e lampante da subito. In tutto questo, e nel giro di una ventina di pagine appena, Mark Waid imbastisce anche una storiella dai ritmi serrati, con qualche colpo di scena e un rocambolesco inseguimento dai risvolti in parte commoventi (la protagonista è una bimba ignara di quanto accade) e allo stesso tempo buffi (Matt non conosce le strade di Frisco come quelle di Hell's Kitchen). Mi sembra un ottimo punto di partenza. Sui disegni di Chris Samnee mi sono già espresso più volte. Quindi sai già che per me è un gigante proprio gigante.


Nella seconda storia dedicata al cornetto, lo speciale commemorativo numero 1.5 dedicato ai 50 anni del personaggio, Waid e autoriume vario si divertono ad immaginare che piega possa prendere la vita di Matt tra qualche annetto (figli, cariche politiche, matrimoni, nuovi nemici che sono i figli di quelli vecchi). La storia è molto carina, così come quella breve in appendice, dove un vecchio videotape, ritrovato per caso, ripercorre la buffa parentesi di Mike Murdock, lo spaccone e insolente fratello di Matt, impersonato da lui stesso per proteggere la sua identità segreta (nelle splendide storie disegnate da Gene Colan sulla serie originale a partire più o meno dal numero 20).
Infine anche la serie The Punisher riparte da #1, autori: Nathan Edmondson e Mitch Gerards. Storia carina anche qui, che lascia dei sospesi ma che ci presenta un Frank Castle che sorride facile e ha come compagna di bevute una poliziotta di Los Angeles. Sembra un Castle un po' più realistico, insomma. Ma bisogna poi capire.

Martin Mystére #334
I Predatori della Foresta Sacra

L'ultima annata del bimestrale in questione ha dato delle belle soddisfazioni, bisogna dirlo. Questa storia (del bimestre precedente all'albo attualmente in edicola) è una delle ultime scritte da Paolo Morales (prima di passare a miglior vita nel gennaio del 2013, pace all'anima sua) e vede al centro della vicenda una serie di efferati omicidi che sembrano compiuti da bestie feroci, una cricca di stimatissimi professori univesitari e una modella di origini Niska che sembra saperne più del dovuto. Il suo bisnonno, un potente sciamano deceduto molti anni prima, sembra essere tornato dalla tomba per vendicarsi di un brutale affronto. Martin, Java è l'ispettore Travis si troveranno quindi ad indagare su omicidi impossibili, costellati da una guerra tra corvi, aquile, lupi e orsi come se piovessero.


Come nello stile di Morales, la storia è equilibrata e funziona a meraviglia. Se poi tieni conto che è disegnata da Giancarlo Alessandrini (che non riesco ad immaginare come farsi sfuggire un Martin Mystére disegnato da lui), allora capisci anche tu che vien facile farsi trasportare.


Adam Wild #1
Gli Schiavi di Zanzibar

Ne hanno parlato tutti e bene. Sembra essere piaciuto a tutti e di certo io non faccio eccezione. In generale, val sempre la pena leggere le storie di Gianfranco Manfredi, questo mi pare ovvio. Con Adam Wild lo sceneggiatore senigalliese si pone in quel solco lasciato vuoto più o meno dalla "dipartita" di Mister No, ovvero quello dei classici dell'avventura (che attenzione, sembra una roba che sminuisce e invece proprio no, guarda). Con il vecchio Jerry Drake, Adam condivide un carattere incline alle sconcezze, alle sbornie e alle zuffe. Però è anche molto ligio ai propri ideali ed è molto più stratega e pianificatore di quanto possa sembrare. Credo che in futuro potrebbe addirittura risultare un po' crudele, quando sentirà il bisogno di esserlo.


Questo primo numero è un ottimo esordio con una storia impeccabile che cavalca uno squisito equilibrio tra un episodio di presentazione e una storia autonoma. Alessandro Nespolino è bravo. Punto. Il suo stile è classico ma riflette il tratto plastico di certi autori americani.

Fantomius - Ladro Gentiluomo #1

La Panini mette in cantiere con questo primo albo (di due in totale, se non erro) la Fantomius Definitive Collection. Pubblicazione destinata appunto al personaggio tornato alla ribalta grazie a Marco Gervasio come autore completo (e prelibato) delle storie serializzate sul settimanale nel 2012. Gervasio è un autore di punta della Disney e qui lo dimostra ampiamente. Fantomius, alias Lord Lamont John Quackett, è un ladro gentiluomo che nella Paperopoli bene degli anni '20, e sempre accompagnato dalla sensuale Dolly Paprika, è autore di audacissimi furti.
I due inafferabili criminali sono ispirati un po' a Fantomas e tanto a Diabolik. Volutamente, direi, a partire dalle modalità adottate nei vari furti, o dal fatto che uno dei co-protagonisti delle varie storie è l'ispettore "Pinko".


Lo stile di Gervasio è uno stile grande grande. Sia la sua penna sia le sue matite si sposano in modo felice alle ambientazioni e ai vari personaggi. E le storie sono carine anche per chi, come me, non legge spesso di paperi e topi in casa Disney. Consigliato.

6 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Devil mi incuriosisce molto anche se nella sua ultimissima incarnazione, quella prima di questa, la testata aveva un sommario simile e dopo un po' la abbandonai. Non mi sento ancora in sintonia con questo Devil e temo per i comprimari, magari si recupererà in volume.

La firma cangiante ha detto...

Adam Wild l'ho letto, non male, non male però non so se ho voglia di seguire questa serie, sono indeciso, magari le darò una seconda possibilità.

Fantomius è ancora lì che aspetta, ora stiamo leggendo la Paperopoli liberata nei classici della letteratura Disney. Insomma...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Anch'io ho paura dei comprimari, ma vedremo. La prima run di Waid la recupererò anch'io in volume. Adam Wld merita almeno una seconda occasione, dai. Io continuo volentieri, anche perché ho tagliato parecchie altre cose :)
La Paperopoli liberata? Letture disneyane ma impegnate, eh? :D

Marco ha detto...

Mi è capitato di vedere Fantomius qualche giorno fa in edicola, a prima vista mi aveva colpito, così gli ho dato una sfogliata, ma non sono riuscito a capire cosa fosse.
Mi sembrava una brutta copia di Paperinik.
Ho pensato ad un aggiornamento del costume (è un po' che non lo leggo), ma Paperinik è un eroe, che combatte il crimine, mentre qui c'era scritto "ladro". O.o
Non potevo certo leggermelo tutto a sbafo per capire il nesso, e la scritta Volume 1 mi ha scoraggiato dal prenderlo...
Quindi volevo chiederti: ma che cavolo di storia è? Perché questo Fantomius è vestito come Paperinik?

CREPASCOLO ha detto...

DD è stato a Frisco oltre 40 anni fa ( per chi ha i miei anni o chilometri, x dirla con il dott. Jones, siamo nei paraggi della saga del Progetto Quattro e dell'Uomo Indistruttibile con Matt e Natasha insieme anche sulle cover originali, matite e chine del dinamico duo Colan/Palmer )e quindi è comprensibile che non si ricordi dove svoltare dopo il Vattelapesca bridge. Buona l'idea di allontanare un picchiatello mascherato dalla Grande Mela che ne è intasata. Non ancora letto la nuova serie e Samnee non mi fa impazzire - opinions ara opinions -ma è coraggiosa la scelta di non scegliere un matitista che si rifaccia a Colan o a Miller o a JR jr e preferire un disegnatore che ricorda Wally Wood ( ha creato il costume rosso di DD ) e Lee Weeks (esordio sulle ultime storie di Nocenti ).
Mark ha il merito di essere l'autore che ha raccontato meglio - grazie ai cartoonists delle sue prime storie di Scavezzacollo - come funziona davvero la pattuglia di iper sensi di DD. Lee e Everett avevano x le mani una roba potente - una percezione del mondo inedita - ma grattarono solo la superficie e gli altri autori non andarono molto oltre ( le sagome violette in molte storie di Gene The Dean ). Miller aveva proposto una interessante variaz sulle origini ( l'incidente ha solo svegliato capacità che potenzialmente hanno tutti o forse solo quelli destinati a essere guidati da Stick ), ma non era andato molto oltre.
Vivo x il momento in cui, finalmente, le storie dell'Uomo Senza Paura saranno disegnato da Alessandrini. L'alter ego di DD sarà Mike Murdock ( controllate gli albi di Devil Classic, per esempio, e vedrete che ha la stessa chioma di zucchero filato del ns BVZM ) ed il tono delle storie sarà ancora + scanzonato. Mike non sarà un avvocato, ma un rivenditore di auto usate preso di peso da una storia dei Coen. Sarà prelevato da un racketeer spaziale chiamato Java-The-Hutt che cercherà di farne il mentore della sua gilda di pirati primitivi e grugnenti in lotta contro l'imperatore Darth Fisk e la sua mortale ninja schizofrenica Bloody Lomba. Excelsior !

LUIGI BICCO ha detto...

@ Marco:
Fantomius è appunto il ladro gentiluomo della Paperopoli degli anni '20 che nella cronologia delle storie disney italiane ha ispirato anni dopo il costume di Paperinik. Ecco perché si somigliano tanto, maschera a parte.
Fantomius però non è appunto un super eroe ma, come dicevo nel post, si ispira piuttosto alle imprese ladresche di Fantomas et similia. Se vuoi prenderlo, non farti scoraggiare dal numero 1, perché si tratta di pochissimi volumi (2 o 4, adesso non ricordo).

@ Crepascolo:
E c'hai ragione. Anche secondo me la figura di Mike Murdock va recuperata e rivalutata :)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...