5.9.14

Oh, ma le comic strip? Che fine hanno fatto quelle meravigliose strisce umoristiche?


Adesso non è che voglio star qui a fare il difficile. Il mercato dei fumetti non è mai stato florido come in questi tempi di magra. Ce n'è davvero per tutti, si. C'è però una roba che a me manca proprio parecchio: le strisce umoristiche. L'astinenza forzata dalle strisce mi dà alla testa. Dove sono? Che fine ha fatto tutta quella fetta abbondante di titoli che meriterebbero una pubblicazione? Possibile che interessino così poco l'attenzione del pubblico lettore? E' lecito aspettarsi, almeno ogni tanto, un Kick-Ass in meno per un Perle ai Porci in più? Mi sembra di capire che proprio non è cosa.
Ti faccio un riassunto della faccenda, mettendoti al corrente di cosa sia (miseramente) disponibile, oggi, sull'italico mercato. Tanto guarda, non è che ci si metta un granché.


La Comix, da anni detentrice dei diritti di alcuni dei titoli più interessanti, ha recentemente pubblicato gli 8 volumi (versione "Complete") del Calvin and Hobbes di Bill Watterson. Edizione che, personalmente, non mi piace. Non mi piace la confezione, non mi piace la stampa su carta lucida e non mi piace il prezzo. Mi tengo stretti i vecchi volumi, sempre pubblicati da loro, molto più curati e "agevoli". Sul Comix Shop trovate poi i quattro volumi del Dilbert di Scott Adams che distribuirono centinaia di anni fa (sono sempre quelli, si).


Poi c'è la nota "Complete" Peanuts della Panini Comics, un'edizione sontuosa che restituisce la giusta veste regale ai memorabili personaggi di Charles Schulz. Ma certe cose si pagano e all'epoca decisi di non comprarla. Alla fine, 25 euro a botta fanno uno sproposito, anche se così dilazionati nel tempo. Onore al merito, in ogni caso.

La Mafalda di Quino si è vista in un po' di salse sia per Rizzoli sia per Salani (quest'ultima, un paio di anni fa almeno, le ha dedicato una versione integrale in diversi volumi venduti tutti insieme in un cofanetto di alluminio).


Il Doonesbury di Garry Trudeau ha goduto di diverse edizioni, tutte finite però in aceto. La prima era quella delle edizioni Arcana (e non li trovi più nemmeno sul loro sito), la seconda era quella integrale della Black Velvet, splendidamente curata da Omar Martini e Matteo Stefanelli. Uscito un volume, chiusa la casa editrice, storia finita.

La Double Shot stava pubblicando tutto il meraviglioso Macanudo di Liniers. Presi i primi tre volumi e ordinato il quarto, ma anche qui l'editore chiude i battenti e ciao ciao Macanudo.

Sempre la Arcana ebbe l'ardire di pubblicare anche 2 volumi dei Boondocks di Aaron McGruder (questi li trovi, sul sito, ma sembra siano esauriti da tempo), mentre la Panini diede alle stampe il volume dedicato al bellissimo Mago Wiz di Johnny Hart e Brant Parker (che nelle intenzioni doveva essere il primo di tanti e invece è rimasto proprio l'unico) e una vera e propria collana, intitolata I Classici dell'Umorismo, finita poi nel limbo (ahimé) nel giro di sole tre uscite: la prima con l'Andy Capp di Reg Smythe, la seconda con lo Zits di Jerry Scott e Jim Borgman e la terza con i Mutts di Patrick McDonnell (e ai quali, tra ieri e oggi, Andrea Fiamma e Fumettologica hanno dedicato un interessante articolo, realizzando anche una bella intervista all'autore in occasione dei 20 anni della striscia).



Al tempo, la FreeBooks pubblicò diversi volumi di grande formato del Krazy & Ignatz di George Herriman, in seguito ristampato (ripartendo dall'inizio e in ordine cronologico) dalla 001 Edizioni, ora comunque ferma al primo volume.

E poi cosa? Non ricordo più nulla. Se vuoi altro devi tornare indietro di qualche decennio e ricorrere a vecchie e polverose copie ingiallite che, se va bene, trovi usate nei mercatini sotto i portici di una città X.
Per chi ha fame di certe cose, sul web c'è Balloons: il blog delle comic strip per le produzioni italiane e di sicuro GoComics per quelle più note in lingua originale. In edicola, invece, trovi l'immancabile Linus, ancora oggi fonte unica di riferimento per i classici delle strisce umoristiche.


E per ricordare altre cose finite in edicola, bisogna tornare indietro di qualche annetto buono (2006), fino alla sconclusionata ma bellissima Enciclopedia delle Strisce. Sconclusionata perché i 10 volumi erano legati ad un tema (lavoro, animali, politica...), bellissima perché lì dentro ci trovavi il meglio del meglio più qualche sorpresa.


E quindi mi chiedo come sia possibile che oggi, tra tante minchiate, non si trovi la giusta collocazione per cose come il Get Fuzzy di Darby Conley, il Perle ai Porci di Stephan Pastis, il Monty di Jim Meddick o il Cul de Sac di Richard Thompson? O non si riesca a riportare come si deve sulla carta il B.C. di Johnny Hart, l'Hagar di Dik Browne, l'Opus di Berkeley Breathed, il Beetle Bailey di Mort Walker, il Pogo di Walt Kelly o gli stessi Doonesbury e Dilbert?

Dov'è finita, tutta questa roba meravigliosa? Cosa deve fare, un uomo, per farsi due risate e due riflessioni "serie"?





P.S.: Se ho dimenticato qualche titolo, fammi sapere. Ma non citarmi cose che vanno al di là dell'ultimo quindicennio. Lo so anch'io che c'erano le bellissime Sturmtruppen di Bonvi o il suo Cattivik poi passato nelle mani di Silver. Ma quelle cose (a parte Lupo Alberto), non ci sono più.
P.P.S: Ci si accontenterebbe anche di cose che non hanno mai visto la luce da noi, tipo, che so, il Barnaby di Crockett Johnson, la Nancy di Ernie Bushmiller o il Betsy and Me di Jack Cole.
P.P.S.: Almeno è recente notizia che le Edizioni BD (pare) pubblicheranno tutto il Sock Monkey di Tony Millionaire.

6 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Ci sarebbero anche Vita da Gufo e Maggie and Mole su The Garfield Show e credo che l'Aurea continui la pubblicazione dell'eccezionale Beep Peep.
Ma evidentemente l'Italia non è un paese per strisce, tutti quelli che ci provano a pubblicarle in volume non hanno quasi mai fortuna...

La firma cangiante ha detto...

Tra l'altro nell'ultimo numero di Garfield mi è parso di non averle viste, spero tra l'altro che la rivista torni sui giusti binari perché con l'ultimo numero, quello agostano, ha preso una piega davvero brutta...

Comunque a Lucca potrete trovare la Riedizione del primo volume di Bradi Pit e il volume dedicato alle strip di Vincenzina :)

Luca Lorenzon ha detto...

Non so se Liberty Meadows vale, credo abbia proprio circa 15 anni.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Non ho mai sentito parlare delle prime due strip che citi (non ho mai letto The Garfield Show), ma Beep Peep mi è sempre stata simpatica. Anzi, se non ricordo male dovrei avere un paio di vecchissimi extra (speciali solo Beep Peep) che allegarono a Lanciostory o Skorpio. Forse avevano stampato anche qualche volume vero e proprio.
Liberty Meadows vale eccome. Me ne sono dimenticato. Non per altro che i vari volumi sembrano essere ancora disponibili.

@ Dario:
Come dicevo, The Garfield Show non l'ho mai letto. Anzi, se devo dirtela tutta, non ne ho mai vista una sola copia in giro, tra tutte le edicole che frequento. Anche volendo, insomma, mi sarebbe venuto difficile :)
E infatti apposta ho citato Balloon, il blog delle comic strip dove compaiono anche le strisce di Giuseppe. Sono gli unici, lì, a tenere un po' in vita il mondo delle strip italiane.

La firma cangiante ha detto...

The Garfield Show lo prendo principalmente per Laura che amava i cartoni animati del gatto, purtroppo all'interno non ci trovi le strip di Jim Davis ma l'adattamento a fumetti dei cartoni in digitali, abbastanza una robaccia, va bene per i piccoli. Nelle pagine restanti alcune cose buone le hanno proposte: Le giacche blu, Merlino, Zarla, come strip, oltre a quelle citate da Luca che sono centellinate al massimo, c'è ancora Nelson e forse qualcos'altro. Sono strip decisamente minori e lontane dal potenziale che la striscia può scatenare.

Nell'ultimo numero ho notato poi un peggioramento netto nell'albo, spero si riprenda altrimenti tenterò di sondare il terreno e vedere se Laura vuol passare ad altro. Distribuzione molto difficoltosa.

A proposito di Balloons, pensa che 35mq esce in Svizzera quotidianamente sulla free press e qui invece...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Avevo letto in tuo vecchio post che ti ci divertivi con Laura. Se il cartone di Garfield di cui parli è quello che ogni tanto passavano su Cartoonito (o K2?), allora forse ho capito, anche se non avere nemmeno le strisce originali è un gran peccato.
Sulla questione di 35mq, non fatico a credere alla cosa, purtroppo.

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