25.8.14

Su Fumettologica


Non ho potuto "pubblicizzare" la cosa a dovere perché all'epoca ero già con la testa altrove. In pratica a fine luglio è nata la mia prima collaborazione con Fumettologica (che se hai bisogno che ti spieghi cos'è, vuol dire che sei capitato da queste parti proprio per caso). Si tratta di un articolo, una riflessione, sulla serie a fumetti Saguaro.

Le cose sono andate più o meno in questo modo: tempo fa avevo già scritto qualcosa sull'argomento, chiedendomi perché nessuno parlasse appunto della serie Bonelli firmata da Bruno Enna. Quel vecchio post finisce anche sotto gli occhi di Matteo Stefanelli. Conosco Matteo (solo virtualmente, purtroppo) sin dagli esordi del suo vecchio Fumettologicamente. C'è il fatto insomma che a Matteo quel post piace e che è d'accordo con me su un paio di punti. Quindi ci sentiamo al telefono e mi chiede di implementare il discorso per farne un vero e proprio articolo per Fumettologica e (ruota di pavone) mi apre le porte al sito chiedendomi anche la disponibilità per una collaborazione più continuativa (e, a Dio piacendo, magari un giorno potrei davvero riuscirci).



Matteo al telefono sembra una persona colta, cordiale e parecchio disponibile. A me è sempre piaciuto quello che scrive e come lo scrive. Partono quindi una serie di mail tra me e lui dove disquisiamo su una mia prima bozza d'articolo e lui applica allo scritto un lavoro di editing spaventosamente professionale e implementa a sua volta un paio di punti. Ne è venuto fuori appunto questo articolo (il titolo lo ha scelto lui):


A rileggerlo adesso, a tratti potrebbe sembrare un tantinello pretenzioso, mi rendo conto. Ma forse anche no. Se lo leggi tutto, fammi sapere.

5 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

In Via Buonarroti siamo stufi di leggere che preferiamo alcuni orfani al ns figlio illeggittimo di Tex e prendiamo la palla al balzo x chiarire che abbiamo fatto finta di non promuovere con la stessa energia spesa altrove il ns Codino perchè siamo scaramantici e temevamo di doverlo chiudere dopo solo duecento numeri come era capitato con il ns Aquila della Notte a New York Oggi aka Nick Raider.
Prendiamo atto che oggi il ns pubblico - a parte le legioni dalle tempie brizzolate che ancora comperano Willer in qualsiasi formato e condito con qualsiasi salsa e spezia - è altrove con la testa ed il portadindi e riusciamo a sedurne solo una fettina malgrado i ns tentativi di annusare e metabolizzare lo zeitgeist. Detto tra noi, nel corso di uno degli ultimi brainstorming uno dei ns creativi + verdi ha proposto di cercare di catturare il vasto pubblico di Peppa Pig et similia con le avventure di un cactus senziente in lotta contro la siccità. Vedremo.

sartoris ha detto...

vabe', in dialetto dalle mie parti si direbbe "tant'a fatt' ca mi lu sta' bba cattu" (trad. ne hai parlato così tanto - e bene - che alla fine mi hai convinto ad uscire a comprarlo! :-)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Ah, quindi è scaramanzia, dici? Io pensavo che se un giovane si mette le mani dietro la schiena e guarda i lavori al cantiere, anche se è giovane, sempre per un "umarell" viene scambiato :D

@ Omar:
Non ci crederai ma avevo capito benissimo anche prima della traduzione :) Ormai sono addentro la lingua salentina come se nulla fosse. Se devi comprarlo, ti consiglio di aspettare qualche giorno l'uscita del nuovo episodio, perché quello attuale è la seconda parte di una storia cominciata a luglio.

La firma cangiante ha detto...

Mamma mia Omar, il pugliese è veramente incomprensibile :) Fattelo dire da uno che ha il papà di Taranto, pensa che quando mio padre dice qualcosa in dialetto, raramente ormai, io ancora non lo capisco :)

Comunque ho letto il bel pezzo su Fumettologica, ammetto di aver abbandonato Saguaro dopo i primi tre numeri, forse troppo presto, proprio perché non sentivo la necessità di seguire una serie di questo tipo. Sembrava essere effettivamente l'erede di Tex (e visto che c'è già Tex...), l'ambientazione anni '70, che io amo molto, era venuta fuori molto più in Cassidy che mi ero goduto parecchio e del quale apprezzavo maggiormente le atmosfere, così abbandonai, non mi stimolò molto.

Forse avrei dovuto aspettare qualche numero in più...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Pensa che il buon Omar è proprio di quelle parti. Fortunatamente dal "leccese" cambia a volte solo qualche vocale, così riesco a recepire comunque il messaggio :)
Se tu avessi continuato a leggere Saguaro? Non è detto che ti sarebbe piaciuto. Volevo fare un'analisi sulla scrittura di Enna, più che esaltare il "prodotto". Rimane una buona serie, ripeto, ma soprattutto per chi ha avuto la "pazienza" di innamorarsene piano piano :)

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