25.4.14

Il wester è morto, evviva il western (che morto, comunque, non lo è mai stato)

Mi fa un po' sorridere pensare a come qualche anno fa qualcuno, ancora una volta, avesse dato per spacciato il genere western. A dire il vero mi faceva sorridere ieri, ma oggi un po' di più. Questo perché, a giudicare dal grado di attenzione, il western tutto sembra tranne che sulla via del tramonto.

Qualche esempio.

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Versante Bonelli, Tex e Zagor continuano a macinare numeri. Il primo è in edicola anche con i volumi Tex Gold, con le storie apparse sui vari maxi, e con i cinque tomi TEX e El Morisco che raccolgono invece gli incontri del ranger con lo studioso egiziano. Tex è anche in libreria e fumetteria con il saggio Tex, Fiumi di China Italiana in Deserti Americani firmato da Raffaele De Falco. E pensa che tra i prossimi nomi per i "Texoni", circolano quelli di Corrado Mastantuono, Massimo Carnevale, Enrique Breccia e Claudio Villa (quest'ultimo in lavorazione praticamente da quando Gianluigi Bonelli ha creato il personaggio, ma noi sappiamo aspettare) e per le storie brevi a colori quelli di Horacio Altuna, Giuseppe Camuncoli e Corrado Roi.
Zagor, invece, è presente con la ristampa a colori de La Repubblica arrivata ormai al 115° volume (che ti consiglio, perché dentro ci trovi la bellissima storia di Testa di Morto del duo Toninelli e Donatelli) e con una storia speciale dalle tinte horror affidata ai pennelli di Emanuele Barison.
Poi. Mentre si è da poco conclusa la ristampa de La Storia del West di Gino D'Antonio (ne abbiamo parlato poco tempo fa qui, ricordi?), continuano quelle dedicate invece a Capitan Miki e Blek Macigno e quella de Il Piccolo Ranger delle Edizioni IF. La Gazzetta continua con successo il piano di ristampe di tutti gli splendidi volumi di Lucky Luke, l'Aurea quello del Blueberry di Charlier e Giraud e la Panini è all'11° albo di Magico Vento Deluxe (e ti voglio ricordare che a parte i disegni di uno strepitoso Goran Parlov, più o meno proprio da questo numero Gianfranco Manfredi comincia a scaldarsi le mani come si deve). Infine, come sai, la Mondadori Comics ha appena varato la ristampa in grande formato di Ken Parker.


In fumetteria, poi, ci trovi il primo di 10 volumi della AllaGalla che raccolgono tutte le storie del Larry Yuma di Claudio Nizzi, l'All-Star Western della RW Lion e il western fantascientifico pubblicato dalla Panini, East of West, di Jonathan Hickman e Nick Dragotta.
Discorso a parte merita l'Editoriale Cosmo che nel tempo è stata capace di tagliarsi una buona fetta in edicola proprio con una serie di iniziative legate al selvaggio west, soprattutto con collane come I Grandi Classici dell'Avventura (Wanted, La Ballata di Nate Chisum) e West - Fumetti di Frontiera (Black Hills e I Pionieri del Nuovo Mondo), la ristampa del Bouncer di Jodorowsky e Boucq (uno dei migliori fumetti western in circolazione, come ti avevo già detto) e quella di Garrett - Ucciderò ancora Billy the Kid di Recchioni e autoriume vario. O ancora opere più particolari e di prossima pubblicazione come il Deadline di Bollee e Rossi, Australia - DownUnder di Sergeef e Fabio Pezzi e il weird wester Luna D'Argento di Eric Herenguel.


- - - - - - - - - - - - - - - - - L I B R I - - - - - - - - - - - - - - - - -

Sempre la Cosmo varerà a maggio una collana di romanzi western (Cosmo Pocket - Collezione Eldorado) destinata a pubblicare tutte le opere di quegli autori che hanno vinto il massimo riconoscimento del genere, lo Spur Award. Primo titolo: West Texas Kill di Johnny Boggs.
Anche la casa editrice Meridiano Zero ha dato vita ad una collana western e ha già pubblicato il celebre Lo Svelto e il Morto di Louis L'Amour.
Si fa poi un grandissimo parlare dell'ultimo romanzo di Philipp Meyer, Il Figlio, del Butcher's Crossing di John Williams e del bellissimo (tale sembra, a leggerne in giro) Meglio se Orfani, un saggio di Valeria Menichini sui leggendari pony express del selvaggio west.


- - - - - - - - - - - - - - - - - C I N E M A - - - - - - - - - - - - - - - - -

Nelle sale prossimamente ci troverai The Salvation di Kristian Levrig, The Homesman di Tommy Lee Jones (e il suo prossimo The Cowboys, remake dell'omonimo film del '72 con John Wayne), Slow West di John McLean con Michael Fassbender e il nuovo progetto di Quentin Tarantino, recentemente annunciato come un nuovo western, intitolato The Hateful Eight. Per tacere di Klondike, prima miniserie televisiva commissionata da Discovery Channel che, a quanto sembra, è proprio da vedere.



Questo ti sembra un genere alla fine della strada? A me sembra proprio che, al contrario di chi lo voleva ormai spento, il western stia conoscendo uno dei suoi periodi più floridi. Poi fai tu.

6 commenti:

Alberto Camerra ha detto...

Lo han detto anche del fantasy, anni fa.
Lo han detto anche della fantascienza, dell'avventura e di non so quanti altri generi.
In verità ogni genere si ricicla e il western, per fortuna, è un evergreen.
Non esistono generi "morti", solo autori che non ne sanno sfruttare appieno il potenziale.
;-)

La firma cangiante ha detto...

Sono sicuro che il genere (questo, ma anche gli altri) non morirà mai. Il western, se ben raccontato, è un genere magnifico.

sartoris ha detto...

il west è un'attitudine, fratello ;-)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Tutti:
Puro vangelo, signori :)

Chemako ha detto...

"Il West è solo una convenzione che, attraverso la metafora del passato, ci parla del presente"
Berardi dixit

LUIGI BICCO ha detto...

Aveva ragione. E probabilmente quelle storie di frontiera esprimono anche molto di più. In questo genere c'è un'epica primitiva attraverso la quale possono passare tutte le storie.

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