13.12.13

I fumetti, robe per ricchi


In seguito ad una mia puntatina in fumetteria (dopo l'ultima risalente ad un paio di mesi), mi sono ritrovato a navigare in un vero e proprio mare di carta notando che l'offerta è spaventosamente cresciuta nell'arco degli ultimi tempi. Questo lo sanno anche le pietre. In una fumetteria ben fornita ti ci perdi come è capitato a me.

Fino a quando? Otto? Nove anni fa? Ci si lamentava spesso e volentieri sul fatto che non uscisse mai nulla di nuovo o interessante. Oggi se hai il coraggio di lamentarti di una roba del genere vuol dire che o hai dei problemi tutti tuoi o che la tua passione per i fumetti è irrimediabilmente scemata e finita chissà dove.
Solo che, senza voler fare retorica da vecchio reprobo, ho notato che con l'offerta è aumentata anche, e non di poco, l'economia d'acquisto. I prezzi sono alti, c'è poco da fare. E tanti seguono la politica del nome. Anche se si tratta di un albo da un centinaio di pagine, per dire, se sopra c'è scritto il nome di Moore, Morrison o puntini puntini (mettici il nome che ti aggrada di più), non te la cavi spendendo meno di 16/20 euro. Dice, e che vuoi stimare il prezzo dell'opera in base al numero di pagine? Vergognati! E c'hai pure ragione, ti dico io, solo che così tutti si sentono in diritto di metterti in mano un albo da 80 pagine a 25 euro (e non è un esempio).

Non mi lamento lo stesso, eh, ma a voler esagerare scelleratamente, in questi tempi di magra mi vien quasi da pensare che ormai chi si possa permettere a tutti gli effetti di essere un collezionista o un semplice lettore duro e puro di fumetti, deve avere in tasca un bel po' di dindini e la possibilità di spenderli senza farsi troppi problemi.

Alla fine, tanto per dire, era da parecchio che avevo ordinato via mail quello che mi serviva. E, a malincuore, quello ho preso e quello ho portato a casa, nient'altro. E cosa ho portato via? Le solite cose che in questo periodo tutti sembrano aver letto. Quelle cose lì che proprio non se ne può fare a meno, sembra (ma non solo). Pochissima roba, in ogni caso.


 







Per una serie di motivi che non sto nemmeno a spiegarti, non mi sono ancora arrivati Il Fuoco non ha Amici di Davide Garota edito da Tunué (per un disguido tecnico, eh, Davide, ma prima o poi mi arriva) e il quinto volume del Macanudo di Liniers della DoubleShot, che a sentire l'aria che tira da quelle parti, mi sa che mica lo vedo più.

E già con questi, una sessantina di euro me li sono fatti (e sottolineo che si, all'uscita dalla fumetteria mi sentivo pure in colpa). Però, come ti dicevo all'inizio, mi sono perso a guardare a destra e sinistra tra meravigliosi mondi di carta. Altri pianeti, panorami inesplorati, bellissime fantasie dipinte. E mi sono fatti due conti anche solo per capire. Ti dico prima cosa avrei comprato se fossi stato uno di quelli con tanti di quei soldi in tasca da fottermene:


Se avessi davvero voluto seguire la strada dei sogni e comprare tutta questa roba qui sopra, sai quanto avrei dovuto spendere? Guarda, non te lo dico neanche. Tu dirai, eh, basta regolarsi e comprare di meno.
Ma io ti risponderei: guarda, io ho preso proprio il toro per le corna e li ho lasciati tutti lì. Meglio di così...

12 commenti:

GiovanniMarchese ha detto...

Ah! Come ti capisco come ti capisco... :(

sartoris ha detto...

the shadow di Gishler lo prendo pure io, mi sa... (in fumetteria ho smesso di andarci da un po', appena varco la soglia comincia a suonare l'allarme "poveraccio in sala, poveraccio in sala!" :-)

Alberto Camerra ha detto...

Della bella immagine-leccornia che posti, di quindici immagini insieme, il Terry Moore di Strangers in Paradise mi attira parecchio: iniziai a comprarlo anni fa, poi la mia fumetteria chiuse e non sono ancora riuscito a completarlo. Un delitto.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
E va bene che son tempi difficili, ma neanche se fossero meno difficili, mi verrebbe sa spendere certe cifre.

@ Omar:
E spenderai già il tuo bel cifrino in libri, credo, figurati se tu dovessi stare troppo dietro anche ai fumetti. Di Shadow sto prendendo tutta la serie. Il primo volume era scritto da Garth Ennis. il secondo da Gischler. E' una serie che spacca, per il momento :)

@ Alberto:
Infatti la Bao ha realizzato questa versione per tutti quelli a cui è rimasta sul groppo l'ultima edizione :)
E devo dire che che questo primo volume non è nemmeno tra i più costosi di tutta la pila.

GiovanniMarchese ha detto...

Già... in effetti a tutto c'è un limite, di tutte queste leccornie mi sono concesso solo tre portate: unastoria, il Saldatore di Lemire e Fanfulla. In effetti quel che manca non sarebbero solo i soldi ma anche il tempo libero a sufficienza per leggere perché di bei fumetti in giro ce ne sono ancora parecchi, per fortuna.

sartoris ha detto...

Luigi: esatto anche se - lasciami bullare un po' - da qualche anno le case editrici i libri spesso me li regalano (ma raramente quelli che voglio veramente, mannaggia!) :-)))

CyberLuke ha detto...

I fumetti hanno questo di buono rispetto i libri, a parità di prezzo: una fruizione più veloce. Difficile accampare la scusa di avere poco tempo per leggerli. Oggi sono entrato in fumetteria, ho comprato dieci euro di albi Marvel e in un'ora e mezza li avevo finiti.
Cari? Troppo cari?
Il fatto, signora mia, è che è tutto troppo caro, magari fossero solo i fumetti.
Però la mia tesserina mi frutta il 10% di sconto, e, per i volumi più importanti, c'è sempre Santo Amazon.
E poi, via, una serata al ristorante costa ben più di una manciata di fumetti. Alla fine, è una questione di scelte. ;)

sartoris ha detto...

@CyberLuke, oh, voglio dirti quaggiù - ché da te c'è troppa folla - che mi spiace se chiudi il tuo spazio, era davvero un posto speciale! ;-)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Giovanni:
Ce ne sono eccome, si, sono d'accordo.

@ Omar:
Beh, dai, allora qualcosina la risparmi. Oddio, forse sono tutti libri che non avresti comunque comprato, ma meglio di una vanga nell'occhio :)

@ Luca:
E che non hai ragione? Ce l'hai in pieno. Io purtroppo parlo da appassionato di ferro che vorrebbe leggere qualsiasi cosa e che, a conti fatti, non se lo può permettere. Ma pazienza, oh.
P.S.: Per dire, anch'io ho il dieci per cento di sconto, ma serve solo a fare i conti di quanto ho risparmiato alla fine, per capire cos'altro posso prendere :)

davide garota ha detto...

i fumetti costano veramente troppo,pure i miei, per dire. Ho iniziato a comprare degli albi Bonelli dopo anni e anni che non li leggevo e trovo fantastico che costino così poco.Molte cose le lascio in negozio e me le faccio prestare da amici. Molte cose non le leggo proprio. Il fuoco non ha amici, te lo manderanno spero!!Ciao Luigi!

CREPASCOLO ha detto...

Ricordo ancora il mio lancio con il paracadute da un aereo stealth sopra un mercatino di un paesino arrampicato sul cocuzzolo di una roccia paradiso dei fre climbers. Poco prima dell'alba. Sono atterrato nei pressi di una bancarella dove ho trovato Le Follie di Eta Beta ( Mondadori lire 600 ) che ho comperato per soli due euri. Near mint. Mi è costato di più il passaggio del bombardiere che stava andando a riportare all'età della pietra una landa confinante, ma pazienza. Da allora non compero più comics. Mi accontento di immaginarne di nuovi combinando immagini che pesco in rete. Scorro le fotine del tuo post, per es, ed ecco la storia di Pigi, un giardiniere, colpito da un fulmine mentre lavora, che crede di essere l'Uomo In Ammollo, bizzarro vigilante che cerca di cancellare l'Ombra dal bucato criminale massivo ( ne so qualcosa io perchè mi ostino a mixare capi di tutti i colori e dopo la centrifuga a 600 giri ho tante sfumature di grigio laddove erano colori degni di Dave Stewart ).
Il problema è che la mia capacità di astrarre non ha un interruttore on/off il che entra in conflitto con il mio esser un chirurgo plastico: qualche giorno fa mi sono perso dietro le infinite possibilità di un Saldatore Subacqueo che suona Punk Rock in uno scenario Frontline Combat ( un reboot dei tempi in cui Edoardo Ben cantava Sono o non sono Capitan Uncino protetto da una rete su cui precipitavano lattine di birra ) e ho scolpito lo chassis del muso di Chewbecca sul volto di una starlet in predicato per interpretare una miniserie su diavoli seducenti che si sentono stranieri in paradiso. Nessuno è perfetto...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Davide:
E infatti il fumetto italiano da edicola rimane ancora una "penisola" felice.
Arriva, arriva. Mi han promesso che il tuo libro sarà mio entro Natale :)

@ Crepascolo:
Il tuo riassunto finale, perfetto mash-up di tutte le opere da me agognate, mi ha in parte appagato e ne sento meno la mancanza. Thanks, Creepy :)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...