Ballando sotto le stelle. Si intitola così il "Buongiorno" di Gramellini apparso stamattina sul quotidiano La Stampa e dedicato a Marina Shifrin, grafica e International Content Editor presso lo studio Next Media Animation a Taiwan, che ha deciso di tagliare i fili con il proprio lavoro e con il proprio boss danzando sulle note di Kanye West.
A me ha fatto tanto ridere. Si parla della possibilità che si tratti in realtà di un video virale, anche se la maggior parte delle voci sembrano smentire. Il dubbio non ha comunque impedito alla Shifrin di raccogliere più di 4 milioni di visualizzazioni su Youtube e il plauso in massa da parte di tutti i lavoratori dipendenti. Vi riporto le parole di Gramellini e, più sotto, il video in questione.
Nel video c’è questa ragazza che balla dentro un ufficio vuoto. In sovraimpressione scorrono le sue parole: sono le 4 e mezzo del mattino e lei si sta licenziando a ritmo di rap. Marina è americana, ha 25 anni e da due lavora a Taiwan, in una società di animazione a cui ha riservato ogni spicciolo di tempo ed energia. Ma non sono stati i sacrifici a esasperarla, quanto l’infelicità che emanava da un lavoro frustrante, alle dipendenze di un capo che non la giudicava sulla base dei suoi talenti, ma di parametri meramente quantitativi. Da qui la decisione di andarsene, e di farlo con un video che esprimesse la creatività che le era stato proibito manifestare.È solo la versione di Marina. Il capo ce ne fornirebbe probabilmente un’altra, trasformando persino un licenziamento così originale - il primo danzante, a memoria d’uomo - nella prova del carattere inaffidabile della sua collaboratrice. Il cuore, inutile dirlo, batte per la ragazza che si concede il lusso di una scelta di libertà non ancora frenata da mutui e bollette. In Italia sarebbe più difficile, perché la maggioranza dei coetanei di Marina è ancora alla ricerca di un lavoro da cui potersi licenziare.
10 commenti:
eh... son "belle" cose, ma fantascienza oggi in italia.
nei primi anni 2000 mi licenziai in modo "simile", o meglio, simile a livello di soddisfazione: senza alcun preavviso, dopo la classica goccia che fa traboccare il vaso, alle 10 del mattino ho letteralmente mandato a cagare il mio capo di allora.
letteralmente: mi alzo, "ma vai a cagare xxxx, me ne vado".
pero', c'e' un pero', alle 11 del mattino, dopo 1 telefonata di numero, gia' ero alla scrivania in un'altro ufficio, in un'altra azienda.
il punto è proprio quello, il lavoro non c'è, se c'è è precario e insoddisfacente e te lo tieni solo perché non sapresti altrimenti come fare a pagare i conti. Non ci sono alternative, questa la sensazione circa l'esistente. Oggi insomma è difficile immaginare quello che non c'è. Ma bisogna provare lo stesso.
@ Larsen e Giovanni:
Credo che se vivi in Italia o in America, cambia poco. Nel senso che Marina avrà compiuto quel gesto così tanto pittoresco solo dopo essersi assicurata di avere la possibilità effettiva di lavorare altrove. Nessuno è fesso, come si suol dire. E' chiaro che in un momento storico come questo, viene difficile riuscire a pensare a gesti tanto eclatanti. Ne devi avere proprio le scatole piene. Personalmente ce le avrei anche, ma proprio non so ballare sulle note di Kanye West :D
(E ridiamoci sopra, và)
Marina, così, a pelle (o forse dovrei dire a video, non mi sta né particolarmente simpatica, né particolarmente antipatica.
E che il suo video sia diventato virale, IMHO, non cambia una virgola delle cose: magari quello che si è divertito di più è stato proprio il suo capo, vai a sapere.
Detto questo, le auguro di trovare alla svelta un nuovo impiego che le permetta di esprimere la sua creatività, che in effetti, imbrigliata, soffre e finisce con l'avvizzire.
Magari questo video diventa la sua referenza migliore. Magari il suo handicap peggiore.
Vai a sapere.
@luca, in italia non lavorerebbe piu'... garantito.
@luigi: quando mi feci la mia "uscita grandiosa" non era ne' programmata, ne' tantomeno coperta... ;-)
@ Luca:
Beh, onestamente credo che Marina si sia trovato un altro lavoro ben prima di questa sceneggiata. Di 'sti tempi mi riesce difficile credere il contrario :)
@ Larsen:
Insomma, come si dice da queste parti, hai "sdato" :D
diciamo che ero bravo, quindi in effetti, almeno fino intorno al 2005, non ho mai avuto problemi a trovare clienti/datori di lavoro, anzi... bastava veramente una telefonata con la classica formula "ciao, sono libero, vi serve una mano?" ed ero a posto.
oggi non ho ben capito se sono io che non sono piu' tanto bravo (possibile), oppure se non conta piu' granche' manco il passaparola, e vince solo il "basta che costi poco, se e' gratis e' meglio".
altri tempi, anche se non cosi' tanto tempo fa...
Uahahahaha io una volta ho ballato in ufficio e forse pure sulla scrivania ma mi sa che mi ero fatta due mojito di troppo ^________^
@ Larsen:
E' che è proprio il mestiere sbagliato. Punto :D
@ Angel-A:
L'ultima volta che ho ballato io in ufficio, è stato per calmarmi e non tirare fuori spranghe e bastoni :)
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