26.9.13

A qualche mese dal rilancio, tutta la verità (la mia) su alcune serie Marvel Now! PARTE #3 e conclusioni

Nella prima parte ti ho parlato di Incredibili Avengers e di Iron Man. Nella seconda di Capitan America e di Thor - Dio del Tuono. Adesso parliamo dei mutanti e chiudiamo definitivamente l'affare.


A mio modo di vedere, I Nuovissimi X-Men di Brian Bendis e Stuart Immonen sono "la" rivelazione dell'intero pacchetto Marvel Now. A parte il titolo che suona abbastanza buffo (capisco che l'unica alternativa possibile sarebbe stata tradurlo come Gli X-Men Tutti Nuovi, ma lasciarlo in inglese come è già stato fatto più volte in passato no?), la serie decolla subito e lo fa partendo da questa premessa: la Bestia sembra alla fine dei suoi giorni o costretto dai propri geni al passaggio verso una nuova mutazione (di nuovo?). Per contrastare Ciclope che intanto raccoglie accoliti per portare avanti la sua guerra personale, decide di tornare nel passato e portare i cinque giovani X-Men originali nel presente con tutto quello che ne consegue. Questo per far si che il giovane Ciclope di ieri convinca il Ciclope terrorista di oggi a desistere dai suoi propositi. Capisco che scritto così in due righe possa sembrarti una cazzata. E fidati, lo è. Solo che un Bendis così in forma non lo si vedeva da (tanti) anni. Riesce a tenerti con il fiato sospeso con bizzarri faccia a faccia, citazioni e rimandi dal passato e una serie di sottotrame come quella che riguarda la giovane Jean Grey del passato, alle prese con le sconcertanti rivelazioni del suo futuro (anche se Bendis lascia il dubbio sul fatto che i 5 giovani X-Men arrivino effettivamente dal nostro passato o piuttosto dagli anni '60 di una realtà alternativa). Nemmeno ti parlo di quel genio della matita che è Immonen. Non c'è bisogno di dire niente. E' un gigante.


In coda trovi la serie X-Men Legacy che a differenza delle sue precedenti incarnazioni, vede come protagonista il problematico e pericoloso mutante David Haller, figlio di Xavier e noto in passato con il nome di Legione. La scrive in modo acuto e sorprendente Simon Spurrier (scrittore di fumetti, di romanzi e art director della BBC) e la disegna il talentuoso illustratore malesiano Tan Eng Huat. Si tratta insomma di una serie sperimentale in senso assoluto che in America sta giustamente riscuotendo parecchio successo. E in effetti risulta una delle letture più intelligenti e fuori dalle righe tra le varie serie in questione. Manicomi onirici, fughe rovinose e un bellissimo character, Legione, mai così approfondito, fanno di questa serie un boccone prelibatino.
Risultato: All New X-Men devi leggerla. Leggila. E devi leggere anche X-Men Legacy. Leggi pure quella. Davvero.


Il nuovo mensile Wolverine promette bene. Dentro ci trovi Savage Wolverine scritta e disegnata da quel gran marpione di Frank "non mi faccio mai sfuggire l'occasione di metterci dentro anche Shanna la Diavolessa disegnandola con le gambe da uomo" Cho. Visto che la scrive lui, dentro ci trovi le sue solite cose, la Terra Selvaggia, Shanna (appunto), i dinosauri, un branco di selvaggi pericolosi. E di mezzo c'ha messo anche Amadeus Cho, il ragazzetto genio che seguiva Hulk nelle sue imprese qualche anno fa. Vuoi davvero che ti racconti di cosa parla la storia? E' abbastanza superfluo, credimi. Questo albo si prende per guardare Frank Cho alle prese con la donnona furente di casa Marvel. E non lo dico per sminuirne l'arte, eh. Frank Cho è immenso. Tipo:


Capito come? Clicca per ingrandire l'immagine qui sopra e fammi sapere. Poi una storia in realtà c'è, ma non è niente di particolarmente allettante, al momento. E tieni conto che dal secondo numero arriva anche il Maestro Alan Davis a illustrare il tutto.

In coda ci trovi la nuova serie dedicata a Gambit, il ladro gentiluomo mutante "ti sparo in faccia gli assi di picche" che ultimamente ha avuto l'ardire di diventare docente alla scuola per giovani X-Men portata avanti da Wolverine. James Asmus scrive una storia che, almeno per il momento, stenta a decollare e che vede il mutante alle prese non la sua doppia attività, quella buona e giusta di docente e super eroe, appunto, e quella truffaldina di ladro a tutti i costi. Clay Man disegna con uno stile tra il greglandiano e il mitchbreitweiseriano (se di certe cose ne capisci, te ne accorgerai da te).
Risultato: Frank Cho e Alan Davis sono il motivo principale che mi ha spinto alla lettura di questa serie, inutile girarci intorno. Espedienti grafici da urlo a parte, per tutta la parte narrativa (compresa la serie di Gambit) ancora oggi non sto urlando al miracolo, ma qualcosa di buono c'è.

C O N C L U S I O N I:

La conclusione è che la Marvel sembra aver fatto le cose a modino con tanti bei nomi e qualche scrittore capace davvero di donare la propria visione a personaggi sui quali non aveva mai messo mano. E se da un punto di vista qualitativo c'è parecchia roba buona, sulla riuscita o meno dell'intera operazione non so esattamente che dirti (ma sarei più sul "ni", a dire il vero). Marvel Now è nata come ideale punto di partenza anche per nuovi lettori, ma senza sconvolgere la continuity, così da accontentare anche quelli vecchi. In realtà, però, devo dire che non è proprio andata così. Io che sono stato lontano solo tre anni dalle serie Marvel, ho faticato a rimettere assieme i pezzi. Senza aver letto almeno AVX, infatti, certe serie (mutanti e vendicative sopra le altre) non è che siano proprio chiare al primo colpo.

Dovendo tagliare qui e lì per motivi di budget (che almeno le spese per i fumetti Marvel me le ero tolte dai cabbasisi e non è che adesso ho voglia di tornare indietro), ti dico che di sicuro per qualche tempo continuerò a leggere i Nuovissimi X-Men e Thor - Dio del Tuono (promossi) e un paio di albi in più mi riveleranno se varrà davvero la pena insistere anche con Wolverine e Incredibili Avengers.

Cos'è rimasto fuori? La serie principale degli Avengers (che si chiama solo Avengers, appunto) che a sfogliarla così, su due piedi, non mi è venuto voglia di leggerla nemmeno per sbaglio. La serie Wolverine & gli X-Men, che non ho mai letto in generale, I Fantastici 4, di cui ho letto un gran bene ma Mark Bagley mi provoca un po' di prurito (invece Mike Allred no), Indistruttibile Hulk che non so nemmeno di cosa stiamo parlando (a parte il fatto di vantare Mark Waid come scrittore e Leinil Francis Yu come disegnatore) e la serie regolare in albetti monografici da edicola dedicata ad Occhio di Falco, che poi ne parlo come si deve perché è la cosa migliore che la Marvel abbia sfornato da parecchi anni a questa parte.
Tenendo conto che sono già uscite anche le nuove serie dei Guardiani delle Galassia e de Gli Incredibili X-Men che seguirà le gesta degli X-Men "cattivi" di Ciclope per mano di Brian Bendis e Chris Bachalo (che ho già comprato ma non ancora letto), che non so che fine farà Devil e i Cavalieri Marvel, che non ho ancora visto Superior Spider-Man (che "ciao ciao Peter Parker") e non ho ancora letto la tanto attesa miniserie Age of Ultron, ti chiederai perché ho lasciato fuori tutta questa roba nonostante la mia momentanea voglia di leggere qualcosa di sfiziosetto e colorato (che nel momento in cui scrivo è già sopita in un angolo con la voglia di leggere altro).

E te lo spiego subito:
1, perché ho una vita sociale anch'io. Anche se molto limitata, a dire il vero. Diciamo che ho anche altro da fare e tante altre cose da leggere.
E 2, perché, come ti ho già detto, se tiri due somme, solo a comprare tutti gli spillatini della fungia che mette in giro la Panini, ti viene fuori un salario da general manager della Fiat. E io non lo sono. 

16 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Concordo su I nuovissimi X-Men, la serie migliore tra quelle da me lette al momento del Marvel Now. Davvero interessante anche Legacy (che prima non si poteva più leggere) nella quale però vedo poco appeal commerciale. Cioè, se ne parla un gran bene ma reggerà oltreoceano? Vedremo.

Wolverine, disegnatori a parte, non mi attira e non l'ho preso. Dopo aver letto il tuo parere sono abbastanza convinto di non aver sbagliato.

Niente, niente male Occhio di Falco del quale ho letto solo il primo numero.

Luca Lorenzon ha detto...

I Nuovissimi X-men mi stanno piacendo molto, tanto che è l'unica testata che continuo a comprare. Bendis fa un ottimo lavoro, vediamo come va avanti. Non dimentichiamoci però dell'apporto del grande Immonen, che oltre ad essere un "gigante" come dici tu è un vero professionista che adatta il suo stile a seconda delle necessità e, parrebbe, non sta 6 mesi per disegnare un comic book come altri suoi colleghi più pompati. E il Vazquez dell'ultimo numero è stato una rivelazione: bravissimo.

Legacy simpatico, ma sono ben lontano dal vostro entusiasmo. Per trovarci qualcosa di sperimentale e innovativo bisognerebbe non aver letto altri fumetti che quelli Marvel! E anche così non mi sembra poi chissà che.

Coi Fantastici Quattro ho chiuso perchè la bella ideuzza di base secondo me non è stata sfruttata a dovere, e adesso mi sembra che stiano facendo le solite storie dei Fantastici Quattro (o meglio, quelle che io da non lettore dei FF considero le loro solite storie). Bagley molto migliorato da come lo ricordavo, ha una morbidezza di segno che mi ha ricordato un po' Alan Davis. Allred invece mi chiedo perchè mi piacesse così tanto una volta.

Anche Occhio di Falco mi sembra che possa entusiasmare principalmente un pubblico che legge solo supereroi e che nella sua serie trova qualcosa di un po' diverso. Il primo numero mi è piaciuto, ma alla fin fine i paletti del genere sono ancora visibili (la tizia che non uccide i tipi ma solo li acceca? Mah)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Firma:
E alla fin fine mi sa che continueremo a leggere entrambi le stesse serie. Adesso per le mani ho anche Gli Incredibili X-Men di Bendis e Bachalo. E anche di quella ho sentito parlar bene. Vedremo.

@ Luca:
Non ho detto che Occhio di Falco sia un capolavoro assoluto, ci mancherebbe, ma trovo giusto non decontestualizzare le serie dal proprio mercato di appartenenza e soprattutto dalla Marvel. Perché se la serie realizzata da Fraction e Aja sarebbe stata una "normale" buona serie per la Image, per la Marvel possiamo parlare di piccolo miracolo (dovuto, a parer mio, più che altro alla costruzione e alla scansione narrativa apportata dalle tavole di David Aja prima di tutto, e poi per aver accordato fiducia piena ad una coppia di autori niente male, cosa che da quelle parti accade di rado, pare).
Legacy poi non è che l'ho pompata più di tanto. Per carità, la ritengo scritta in modo intelligente e molto più aperta di altre cose. Non posso non sottolinearlo se dico che gli X-Men di Bendis sono una lettura interessante (ma tutt'altro che geniale).

Agli F4 non mi sono nemmeno avvicinato, quindi ne so davvero poco (però a me Allred, come ho detto, continua a piacere un botto :)

Su Immonen siamo assolutamente d'accordo. Mi piace praticamente da sempre e questa cosa di rispettare le varie consegne (seppur con qualche aiutino) non è da tutti. Un grande, si. E mi è piaciuto anche David Marquez (ti riferisci a lui, credo). Non lo conoscevo. So che prima lavorava su Ultimate Spider-Man. Devo ammettere di essere rimasto colpito dal suo stile. Sull'ultimo numero in edicola ora, il 4, entrambi gli episodi sono firmati da lui.

Luca Lorenzon ha detto...

Giusto: Marquez. Leggibilissimo eppure espressivo e personale. Veramente bravo.

Ma Aja non fa semplicemente il verso a un altro disegnatore di cui era assistente?

LUIGI BICCO ha detto...

Non vorrei dirti una cazzata, ma non credo. Forse ha lavorato con Michael Lark da qualche parte, ma parecchi anni fa. Per il resto, anche se è spagnolo, sembra proprio apprezzare quel tipo di scuola (Lark, Phillips, ecc).
Ha già lavorato con Brubaker e con lo stesso Fraction (su Immortal Iron First). Ma credo che questo tipo di impostazione grafica su Occhio di Falco sia stata studiata ad hoc da lui insieme a Fraction.

Luca Lorenzon ha detto...

E' più probabile che sia io a ricordarmi male o che mi sia fatto un film elaborando le biografie di altri autori.

CREPASCOLO ha detto...

Se siete rimasti colpiti da Marvel Now - non nascondiamoci dietro le gambe tornite e mascoline della Shanna di Frank " Amadeus "Cho: è la ns risposta al reboot della Distinta Concorrenza - resterete a bocca aperta e portafoglio vuoto di fronte al Marvel Tomorrow Event che stiamo studiando.
Dico solo che tutto quello che credete di sapere da FF n. 1 del 1961 in poi succede nella bella testa di quel picchiatello di Legione. Uno dei picchi prevede che David Haller crei Franklin Richards e che il cucciolo della coppia + bella del mondo ( il Molleggiato non è così famoso negli States ) diventi così potente da decidere di cancellare Legione. Dave- belli- capelli decide di creare Galactus per schierarlo in un arrocco cosmico. Di più non sono autorizzato a dire. Sono però sicuro che il ns pubblico applaudirà fino a spellarsi le manine nerdiche di fronte ai Nuovissimi Guardiani della Nuovissima Galassia, una squadra composta da: 1) Howard, il Papero Stellare ( si dividono lo spazio , a turno, Orestolo e Beverly in una bizzarra rilettura del personaggio Starhawk di Gerber con richiami al concetto del dr. Occult della DC ) 2) Immortal Fraction: una setta di ninja mistici si fonde in un unico individuo che è anche un ingresso senziente ad una realtà dove tutto potrebbe non essere il Sogno di Dave 3) Aja-X, zombie mutante che sogna un mondo in cui Legione non esista - già morto, è un vero Man Without Fear 4)Slot Machine: Dan Parker è l'avatar dell'antico dio Piovra precipitato nella realtà hallerica da un altroquando alla Lovecraft.
Tra gli artisti sedotti dal ns Nuovissimo Nuovo Corso possiamo contare : Mark Badger, Filipe Andrade, Mario Addis, Luigi Sinis, Sara Colaone, Celia Calle. To name a few.
Excelsior !

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
>> Dico solo che tutto quello che
>> credete di sapere da FF n. 1 del
>> 1961 in poi succede nella bella
>> testa di quel picchiatello
>> di Legione

Sei un genio :)

CyberLuke ha detto...

Per me è evidente solo una cosa: che il fumetto è (ancora) in crisi, e per salvarlo ci si sta inventando ogni stronzata immaginabile, a iniziare dal copiare carta carbone personaggi e costumi dei film (che al cinema incassano tanto), ad abbassare l'età media dei lettori di riferimento (alcune delle nuove storie sono semplicemente ridicole, almeno per un lettore che proviene da trent'anni di continuity Marvel) e a cercare di far comprare più tesatate possibili spalmandoci sopra i "megaeventi". Per tacere della gente che viene fatta morire e resuscitare dopo tot mesi o tot numeri.
Chi sono gli ultimi? La Torcia Umana e Capitan America?
Peter Parker quanto tornerà, tra un annetto?

Non che alla Distinta Concorrenza facciano di meglio, eh.
Ogni volta che rebootano un personaggio, cercano di spacciarlo alle scuole medie. Il che magari va benissimo, perché forse è là che cercano di acchiappare lettori.
Ma io, bah, comincio ad essere un po' stufo.

Luca Lorenzon ha detto...

@Cyberluke: ma per salvare il fumetto bisogna puntare su un pubblico giovane.
Oppure, accertata l'ineluttabilità della fine, sospendere l'accanimento terapeutico e puntare invece a un pubblico più esclusivo e danaroso.

Io è da una vita che sono stufo delle dinamiche del mercato USA ma poi qualcosina mi scappa sempre di comprarlo!

LUIGI BICCO ha detto...

IL mercato americano ha sempre guardato ai più giovani per via di un semplice segmento che, effettivamente, porta più soldi. Il problema non è tanto quello, perché più di qualche sforzo è stato fatto. Basta pensare a come si è usciti dal quel disastro irrecuperabile degli anni '90 o a come con l'arrivo di Quesada, in passato, si siano potute leggere delle cose davvero notevoli (il suo Daredevil, gli Ultimates, la X-Statix di Milligan, gli X-Men di Morrison).
Il problema sta nel gestire troppe teste su troppi personaggi. Problema che avranno sempre, quindi pietra sopra. Mi sono allontanato dai fumetti Marvel per qualche annetto proprio perché ero annoiato, ma mi rendo conto che la noia è dettata anche dal fatto che (viva dio) ci piace leggere parecchie altre robe. Certi meccanismi non si possono cancellare, purtroppo. La tendenza della quale parla Luca, di riscrivere gli eroi dei fumetti seguendo le scie dei film, c'è da un po' di anni e in effetti anche a me dava fastidio. Però proprio gli X-Men di Morrison dimostrarono che il problema era altrove. Insomma lì, chissà perché, la cosa non mi infastidì affatto.

Megaeventi e morti che vanno e vengono? In realtà succede sin dagli anni '70. Quella roba lì ce l'hanno proprio scritta nel DNA e non sembra proprio possano farne a meno. Vai a capire.

P.S.: E comunque per il ritorno di Peter Parker non bisognerà aspettare un anno, ma sembra se ne stia parlando già ora, in America :D

umberto secreto ha detto...

Ciao a tutti!
Un informazione,sono appena rieantrato nel mondo marvel grazie diciamo a marvel mow,la mia domanda era:in avx omnibus é racchiusa tutta la storia copleta di avx quindi la storia prima del now? E subito in sequenta é giusto mettere age of ultron ?
Grazie ragazzi

LUIGI BICCO ha detto...

Ciao Umberto. Ti risponderò solo io perché questo post è un po' vecchietto e non credo che altri ci metteranno gli occhi sopra.

Anch'io ho ricominciato con Marvel Now. E anche non potendoci mettere la mano sul fuoco, dopo aver letto AvX, credo che tu possa passare a leggere le nuove serie Marvel Now e Age of Ultron insieme. La questione è che non hanno fatto ancora l'omnibus di AvX. Se ti riferisci ai tre volumi raccolti in un unico cofanetto e pubblicati proprio settimana scorsa dalla Panini, sappi che si tratta di Fear Itself (li trovi qui: http://www.paninicomics.it/web/guest/productDetail?viewItem=720383). Fear Itself arriva prima di AvX.

Luca Lorenzon ha detto...

Alla fin fine Age of Ultron lo puoi mettere in qualsiasi sequenza. Non so se nell'edizione italiana mettano delle note sulla continuity, ma puoi leggerlo autonomamente senza problema alcuno...

Umberto secreto ha detto...

Penso che l'omnibus di avx uscira a breve..anche perchè raccogliere tutti gli avx sarebbe un po complicato e penso più dispendioso

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
No, purtroppo note sulla contnuity ce ne sono davvero poche. Motivo per il quale ancora non si sa come faccia ad essere disperso da 11 anni sulla sua serie regolare e contemporaneamente alla testa dei Vendicatori e contemporaneamente ancora icona distrutta nell'animo in Age of Ultron. Boh, prima o poi se ne usciranno, presumo.

@ Umberto:
Si, ti conviene aspettare l'omnibus. Ho trvato una vocina in tal proposito e si riferisce a marzo:

Marzo 2014 • 18,3×27,7, C., 592 pp., col., con sovraccoperta • Euro 49,00
Contiene: Avengers vs. X-Men #0/12, Avengers vs. X-Men: Versus #1/6, Avengers vs. X-Men: Infinite #1, #6 e #10

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