29.8.13

Richiedonsi editore italiano volenteroso che pubblichi velocemente il Satellite Sam di Fraction e Chaykin senza troppe storie.


Al di là di capire quale editore porterà in Italia la serie Satellite Sam (la Panini?), nuova serie Image arrivata al numero 4, ideata, scritta e illustrata da Matt Fraction e Howard Chaykin, mi chiedo come possa fare lo stesso Chaykin a sfornare certe cover che abbiano un gusto squisitamente vintage e allo stesso tempo richiamino un accurato immaginario popolar erotico con riverberi della bella fantascienza che fu. Provaci tu a mettere tutto insieme nella stessa copertina (tanto per dire, guarda la quinta qui sotto con il casco poggiato sull'elegante fondoschiena femminile e poi ammutolisci).






In America Satellite Sam, a una manciata di numeri dall'esordio, è già un piccolo caso editoriale (ultimamente tutto quello su cui posa le mani Fraction, lo diventa). Il perché di questa cosa te la spiega meglio Matteo Stefanelli in un suo recente post. Io mi limito solo a segnalarti l'opera e ti invito a tenere gli occhi aperti e a non perdertela nel caso dovesse arrivare presto anche qui da noi (e siamo già a due richieste ufficiali, dopo quella di Lazarus sempre della Image). E comunque a Mastro Chaykin non si rinuncia mai, a meno che tu non sia una persona strana o dalle fantasiose, disturbanti efferatezze.

Di cosa parla Satellite Sam?
Sesso - Morte - Tv - New York City, 1951: Carlyle White, la stella della serie televisiva "Satellite Sam", muore misteriosamente lasciando una scia di sporchi segreti alle sue spalle. La polizia pensa che si tratti di morte per cause naturali, ma il figlio di Carlyle, Mike, crede che la questione sia molto più complicata e gli piacerebbe fare luce sulla questione, se solo riuscisse a rimanere sobrio per un po'. Dallo scrittore di Casanova, Hawkeye e FF, Matt Fraction e dall'illustratore di Black Kiss e American Flagg!, Howard Chaykin, un misterioso noir che ruota intorno a sesso e violenza, esponendo il ventre squallido del periodo d'oro della tv americana




14 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Illustrazioni meravigliose anche se ammetto che sullo storytelling per immagini Chaykin non sempre mi convince. In queste tavole però sembra decisamente a suo agio. Spero la versione definitiva della serie sia in B/N.

Alberto Camerra ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alberto Camerra ha detto...

Beh, certo che con queste cover mirano a cuccare i ragazzini, e gli amanti del bel tratto, senza tanti preamboli. Peccato che quel Matt Fraction sia lo stesso che mi ha fracassato l'ultima versione dei Defenders. Cosa che non gli perdonerò mai, vita natural durante. Se vuole i miei centesimi me li riporta in edicola e li fa svettare, come meritano, al fianco dei supervalutati Avengers.
;)

La firma cangiante ha detto...

In effetti un po' di diffidenza per Fraction ce l'ho anche io. Ha scritto cose ottime come la sequenza su Iron Man però è un po' discontinuo, vedi i suoi X-Men ad esempio...

GiovanniMarchese ha detto...

Opera molto suggestiva. Ma non parla di biografie di personaggi famosi morti in circostanze tragiche e/o esemplari... men che meno sarà inquadrabile nell'ennesima etichetta/specchietto per le allodole del grafic giournalims... perciò sarà difficile che qualche editore italiano possa interessarsi. Peccato.

CyberLuke ha detto...

Chaykin non m'è mai piaciuto, anche se la sua bravura nel comporre le tavole (e non solo le singole vignette) è indiscutibile.
Le cover di Matt Fraction non mi attirano troppo, ma vabbé, lo sai, ho gusti stranucci, io.
Però la saga di Iron man m'era piaciuta, anche se un po' prolissa.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Si, le tavole finali sono in bianco e nero. Su Fraction, che dirti? Anch'io avevo trovato moscino il suo Iron Man. Ma per Casanova e Hawkeye bisogna togliersi il cappello. E mi dicono dalla regia che anche la sua nuova serie per Fantastic Four non è affatto male.

@ Alberto:
E c'hai ragione. I Defenders non si toccano. Ma quelli di Fraction non li ho letti, quindi non saprei dirti. Ho fiducia per questo progetto in particolare.

@ Giovanni:
Io invece credo che la Panini lo stamperà quanto prima (sta stampando qualsiasi cosa). Non è una serie "storica" sulla televisione americana. Sembra più una serie alla Vertigo, tanto per intenderci. Vedremo.

@ Luca:
Però le sue donnine dalle mascelle quadrate di Black Kiss sono davvero potenti :)
Iron Man si, l'ho trovato moscino, ma come dicevo più sopra, le sue serie Casanova e Hawkeye (quest'ultima ora in edicola e te la consiglio) sono davvero ben scritte.

Alberto Camerra ha detto...

Luigi, consiglio da amico; non leggerli nemmeno.
Credo ci sia una sorta di "sabba" editoriale, dove la maggior parte degli autori, vengono ingaggiati per affossarli. E giustificare così un possibile futuro abbandono dai piani Marvel. Se per caso qualcuno, tra i piani alti, si ubriaca di brutto e mi offre una possibilità, glieli scrivo io, gratis.
;-P

GiovanniMarchese ha detto...

@luigi: M A G A R I! Ma a proposito di Panini... tu lo stai seguendo Fatale (Brubaker/Phillips)? Fantastico! E sempre la Panini ha annunciato The Manhattan Projects (Hickman/Pitarra). Tutta roba buona ;)Gli editori italiani, generalizzando alla buona, sono più aperti a opere estere di stampo fantastico. Mentre dagli autori italiani pretendono grafich giournalims.

LUIGI BICCO ha detto...
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LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Alberto:
E allora non li leggo. Pensa che dovrei ancora recuperare quelli di De Matteis e Maguire.

@ Giovanni:
Fatale l'ho letto e ne avevo parlato anche qui. Settimana prossima esce anche il secondo volume. Dai che la Panini sta pubblicando l'impubblicabile ma anche tante cose anche meritevoli come il Manhattan Project che citi. Io mi aspetto che pubblichino Satellite Sam e anche Lazarus.

Alberto Camerra ha detto...

Luigi, quelli di De Matteis e Maguire sono tutt'altra pasta; da leggere assolutamente. In ordine cronologico è l'ultima produzione dei Defenders degna di questo nome. Poi abbiamo (quasi) l'oblìo.
;)

LUIGI BICCO ha detto...

Era difficile che De Matteis potesse sbagliare :) Per tutto il resto, ci restano i vecchi Ghost Rider della Comic Art. Quanto meno il primo ciclo della serie originale, la Panini lo ha stampato (QUI).

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