26.8.13

E via così, mica pizza e fichi!

Quando qualche post fa ho detto che poteva andare peggio, non immaginavo tanto presto. Sabato pomeriggio siamo stati preda di una tromba d'aria e di tanta buona grandine. Le correnti arrivavano dalle valli e si sono fortificate giusto in tempo per dare il meglio proprio su Collegno.
E mica grandine normale. Intendo roba come questa qui sopra. Ho fatto un paio di fotine per farti capire meglio (e qui, l'euro viene svalutato anche da "semplici" chicchi di grandine).



Risultato: Tutti i vetri del palazzo lato valle spaccati in mille pezzi, tranne quelli degli ultimi piani (quindi anche i miei) perché in parte protetti dal tetto sporgente. Se mi sono risparmiato le finestre rotte, le 250 tegole spaccate e volate via dal tetto mi tengono con il fiato sospeso, in quanto ci siamo già ritrovati acqua sul pianerottolo. Tutte (ma TUTTE) le auto in paese sono irrimediabilmente da clicca con il tasto destro > elimina > svuota cestino, a meno che non siano assicurate contro le intemperie. Le Punto hanno avuto la peggio perché hanno i fari più esposti. A quelle, oltre i bolli su tutta la carrozzeria, anche i fari spaccati e i parabrezza scheggiati. La mia Bravo non si è salvata, un faro posteriore saltato via e tanti di quei bolli da non riuscire a contarli. E non sono assicurato. E farla mettere a posto non vale la spesa (qualcuno mi ha detto che l'assicurazione passa a chi mette a posto un'auto con quel tipo di danni circa 2000 euro e per la mia auto non varrebbe la pena spendere quella cifra. Se ne sai qualcosa in più, fatti sentire). Mezz'ora dopo la tempesta ho fatto un giro per le strade e sembrava il set de La Guerra dei Mondi (quando Tom Cruise chiude gli occhi alla figlia per non farle vedere la carcassa dell'aereo di linea). Gente con la pala che spalava grandine e rami (gli alberi sono stati letteralmente sfrondati) e altri con le mani nei capelli mentre contemplavano quella che una volta era la loro auto.

E' la seconda tromba d'aria su Torino e provincia nel giro di tre settimane. E sul resto d'Italia non è andata meglio (ho letto che su certi litorali romani sono volate addirittura delle barche). Forse il microclima sta cambiando. Ci manca solo che diventi come negli Stati Uniti e siamo a posto.

P.S.: La mia natura quasi ottimista mi ha imposto finora di pensare alla salute e di dire che in fin dei conti andava bene. Adesso mi sono rotto i coglioni e da questo momento prenderò a lamentarmi come fanno tutti.
P.P.S.: E comunque è andata bene, perché mentre la tempesta infuriava, noi che sopra la testa abbiamo solo il tetto, ci siamo un po' spavantati. Il rumore era talmente assordante che quasi volevo portare la mia famiglia al piano terra.
P.P.P.S.: Nel giro che ho fatto dopo, mentre assaporavo il dolore mio e quello degli altri, mi sono goduto il fresco e l'odore pungente dei pini ridotti a brandelli. Ma che tristezza.

8 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Ho visto qualche immagine impressionante al Tg, io ero ancora in Trentino e in tele parlavano per lo più di Rivoli, la zona è quella comunque.

Ricordo che quando la neve mi sfondò parabrezza e cofano mi dicesti: "Respira e non ci pensare più. Son solo soldi che escono".

Ecco, non farti il sangue amaro, tra pochi giorni non ci penserai più.

Neliel ha detto...

Mi spiace :(((((((((

Maura ha detto...

Qui c'è andata piuttosto bene... un po' peggio in provincia, verso Modena.
Con le assicurazioni è così, purtroppo... le snobbiamo finchè non ci capita qualcosa... qualche anno fa mio padre non rinnovò più la polizza cristalli della macchina, e puntualmente qualche tempo dopo SPAK... un pezzo di ghiaia sull'autostrada gli si conficca nel parabrezza... inutile prendersela, quoto in toto la Firma Cangiante qui sopra.

CyberLuke ha detto...

Oh. Cazzo.
Qui abbiamo le barche volanti (niente squali, però), qualche finestra sbattuta e poco altro.
Devo sentire la mia fazione d'amici torinese che danni ha riportato.
E, non per fare quello che lo dice solo dopo, una polizzuccia da qualche decina di euro l'anno a volte sono soldi molto ben spesi. Ce n'è tante in giro, e (prendila con leggerezza), considera anche una polizza contro gli infortuni.
Io ne ho una che costa, tipo, 40 euro al mese e mi copre anche se mi dò una martellata sul dito o scivolo dallo scooter dal cavalletto.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
E infatti sai che mi è capitato di pensarti? A te e alla tua serie di post sulle "piaghe d'Egitto". Ricordo cosa ti avevo detto all'epoca. E infatti devo ammettere che se anche non vedo una soluzione alla cosa (l'auto probabilmente non vale la spesa che mi chiederebbero di intraprendere), è la cosa che al momento mi preoccupa di meno. Non ci penso più già da ieri, perché quei soldi che dovranno "uscire" non usciranno :)

@ Neliel:
Grazie per la solidarietà, cara.

@ Maura:
In realtà non ho mai fatto l'assicurazione sulle intemperie perché, come dicevo più sopra, la mia vecchia Bravo probabilmente non vale la spesa. E poi perché, potrà sembrarti strano, ma la grandine, da queste parti, si è vista raramente. Ma tu dirai: basta anche solo una volta. E io mica potrei darti torto :)

@ Luca:
In realtà le Assicurazioni sono furbette e se vuoi farne una per gli agenti atmosferici, devi abbinarla alla furto e incendio. Da un collega, sommariamente, ho capito che si tratta insomma di un paio di centinaia di euro all'anno in più. Poi tanto dipende dal valore della tua auto. Ne avessi una di un certo valore, non ci penserei troppo.
Quindi niente Sharknado dalle tue parti? :D
P.S.: Tranquillizzati, per quanto riguarda i tuoi amici. Durante il percorso per Torino la grandinata ha perso parecchio di intensità, tanto da lasciare illese le auto. A parte qualche zonetta in particolare, credo.

La firma cangiante ha detto...

E mi sembra un'ottima soluzione :)

michele petrucci ha detto...

Azzz!

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
E infatti più passano i giorni e più si ripropone. Come i peperoni.

@ Michele:
Capito? Adesso sono meno arrabbiato. Ma i danni restano gli stessi :)

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