26.6.13

Spider-Man: Family Business


Lo sanno tutti gli appassionati. Da ottobre 2013 la Marvel comincerà a pubblicare una serie di graphic novel dedicati ai suoi personaggi di punta e non. E dopo l'annuncio che il primo titolo sarà dedicato ai Vendicatori (Avengers: Guerra senza Fine, scritto da Warren Ellis e disegnato da Mike McKone), sono fioccate anticipazioni sul secondo (previsto per la primavera del 2014). Si tratta di Spider-Man: Family Business, una storia orchestrata da Mark Waid e James Robinson e disegnata da Gabriele Dell'Otto, dove si assisterà al ritorno del boss del crimine per eccellenza Kingpin e per la prima volta sarà presentata Teresa Parker, la sorella "perduta" di Peter.

Lo stesso Waid, a proposito della storia, ha detto:

"Sembra molto strano che zia May non abbia mai parlato di questa donna, che ha la stessa età di Peter e gli somiglia fisicamente. Peter vuole venire a capo di questo mistero mentre un sindacato criminale li vuole morti entrambi."
A guardare le tavole di Dell'Otto e il booktrailer qui sotto, c'è da sperare bene. E soprattutto viene da chiedersi perché non ci abbiano pensato prima, a mettere su certe storie in una veste un po' più sensata.





7 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Ne parlavo con Mark qualche sera fa. Spero di non rovinare la sorpresa a te ed ai frequentatori del tuo blog: considera quanto scriverò un sacrosanto SPOILER.

Il nome Teresa è un inside joke come il Ben Reilly ( Has been really ) scelto per il clone di Peter Parker anni fa quando si era deciso che sarebbe stato il " vero " PP emerso da una trama dei seventies.
Teresa = Tiresia, of course.
Teresa Parker è il perduto fratello gemello di Peter, rapito da una cellula della Mano, una falange armata di scienziati che hanno sperimentato sul piccolino fino a trasformarlo in un individuo capace di cambiare sesso a volontà ( lo so , siamo dalle parti del Rebis della Doom Patrol morrisonica e del Tiresia della Doom Patrol di Rachel Pollack, ma in un fumetto mainstream !).
La metamorfosi di Teresa le crea scompensi che risolve rifugiandosi in un limbo in cui è cieca alla Realtà Prima e per cui agisce in una sorta di trance in cui cede ad un lato berserk ( combo del Cap Marvel/Rick Jones modalità Starlin, Daredevil e Logan: Waid non ha paura di nulla ). In un momento di "sonnambulismo " azzera una operazione di Fisk che, incredibile dictu, SE NE INNAMORA ! Il ciccio cattivo diventa uno spensierato adoloscente e sfoggia orribili camicione colorate, anche se continua a infilare scarpe di cemento a chi si mette tra la sua panza ed il grisbi.
Teresia, sempre durante la sua catalessi rigenerativa, sogna di vivere in un paradiso di cui Fisk è il signore supremo a nome Gabriele ( circondato da otto spietati sicari che ai suoi occhi sono gli Otto Angeli di Gabriele ).
Pavido Parker interromperò l'idillio. Cattivo.

LUIGI BICCO ha detto...

Le tue versione "ultimatizzate" fanno sempre gola, Crepascolo. Per questa mi spetta attendere l'uscita del volume, ma così, a naso, sento che la storia sarà LEGGERMENTE diversa da come l'hai messa giù tu :D

CyberLuke ha detto...

Il trattamento grafico riservato a queste (belle) tavole mi lascia perplesso.
Per me, il fumetto è caratterizzato – semplificando all'estremo – dai segni neri che delimitano le aree di colore. Poi, dentro quelle aree, puoi utilizzare tutti i colori digitali che vuoi.
Queste mi sembrano un po' le copertine della vecchia Domenica del Corriere.
Ripeto... come illustrazioni, mi piacciono parecchio.
Le trovo però inadatte a una narrazione fumettistica.
Ma magari, leggendola cambio idea.

LUIGI BICCO ha detto...

Dell'Otto dipinge principalmente a mano. Per il resto concordo sullo stile più "illustrativo". Anch'io preferisco altri generi, ma non per questo in passato non mi sono goduto certe cose di Alex Ross, tanto per dirne uno. La novità qui è il contenitore. Finalmente una serie di storie autoconclusive che vanno al di là dei canonici spillatini da 22 paginette all'americana, in una veste più prestigiosa (non è che ci volesse poi molto) e una storia pensata ad hoc con altri tempi. Poi si spera naturalmente che riescano a mettere insieme grandi storie e grandi disegni. Boh, vedremo.

Alberto Camerra ha detto...

Delizioso il "ComicTrailer". Ma la cosa che più mi lascia l'acquolina in bocca, pur non leggendo in maniera continuativa l'Uomo Ragno (al diavolo "Spiderman", se permetti), più che la caratura grafica, è l'inventiva della storia; ci volevano tutti questi anni per far apparire la sorellina di Peter?
;)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alberto:
Beh, se non sbaglio in passato ci hano già provato. Prima con i genitori, poi un fantomatico fratello (che poi non lo era). Mancava la sorella, in effetti.
Speriamo in qualcosa di serio, solo :)

Pino Rinaldi ha detto...

A me quello che lascia perplesso è la camicia di Kinkpin, uno che andava in giro con il diamante per anello e fumava col bocchino, indossererebbe mai una camicia rossa con "scattarole" bianche?... Dell'Otto è un grande disegnatore, sono perplesso per lo scrittore, spero che non voglia rendere "reale" a tutti i costi un personaggio come l'Uomo Ragno.

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