7.6.13

Letture varie (a fumetti) che si, letture varie (sempre a fumetti) che no

DOWN
di Warren Ellis | Tony Harris | Cully Hamner
Panini Comics | 96 pagine a colori | 10 euro

Non leggevo una minchiata del genere da anni, ve lo dico subito. Un volume da cento pagine che si legge in una decina di minuti, ad essere generosi. Non che i tempi di lettura possano risultare significativi nella valutazione di un'opera, sia chiaro. E' che mancano proprio tutta una serie di basi. A me Warren Ellis è sempre piaciuto ma qui proprio non ci siamo. Questa cosa della violenza gratuita mi ha proprio rotto un po' le palle. E la violenza gratuita potrebbe avere anche un piccolo senso, di per sé, se non fosse però anche del tutto priva di un qualsiasi fine. Parti di faccia e orecchie che saltano, proiettili nei bulbi oculari e pezzi di intestino che volano, sono tutti piccoli indizi che mi portano a capire che non sai scrivere (o che non hai voglia) e che stai cercando di coprire con delle cazzate la tua incapacità (o la tua mancanza di voglia). Down narra le vicende di Deanna, una poliziotta alla quale piace uccidere (e già qui mi hai mezzo stomacato) e che viene infiltrata in un'organizzazione criminale al quale vertice siede proprio un ex poliziotto a cui era stato dato il suo stesso incarico anni prima. Potrebbe pure funzionare, se non fosse per una caratterizzazione dei personaggi pari allo zero che in alcuni casi sfocia addirittura nel ridicolo assoluto e per tutta una serie di situazioni fuori dalla grazia dei tempi. I disegni di Tony Harris e Cully Hamner sono "pertinenti" anche se, per me che seguo Hamner sin dai tempi della serie Firearm della Malibù Comics, sembrano un po' giù di tono.
Io a Warren Ellis voglio ancora bene (di cose belle e graziose ne ha scritte troppe, per volergli male), ma se avete dieci euro in tasca, lasciate perdere questo volume. Fatevi piuttosto una pizza e una birra. Ci metterete di più a finirle e ve ne ricorderete per molto più tempo.



GRENDEL Vol. 1
di MATT WAGNER
Panini Comics | 176 pagine a colori | 17 euro

E' iniziata qui la riproposizione da parte della Panini Comics del bellissimo Grendel, la serie a fumetti di Matt Wagner partita nel 1983. Passo sopra il numero 0, uno spillatino che racchiude la troppo verbosa origine del personaggio originale dai suoi inizi alla sua fine (fortemente voluta da Wagner come una sorta di racconto illustrato e non come fumetto) e una storiella ironica firmata dai disegni di Jill Thompson. Ci passo sopra perché non aggiunge cose particolari e perché la storia delle origini sarebbe anche carina se non fosse che per leggere tutto devi perdere intere diottrie per strada. Non ho nemmeno capito perché con il primo volume ufficiale si sia voluto cominciare stampando una recente storia di Wagner (del 2008) che si piazza, questo è vero, alle origini di Hunter Rose, raffinato scrittore di giorno e crudele assassino mascherato di notte. Probabilmente la scelta è dovuta al fatto che le vecchissime storie sarebbero risultate poco appetibili, per un volume d'esordio. Fatto sta che questa prima storia, che va sotto il titolo Ecco il Diavolo, ripercorre a modo le origini del personaggio nonstante sia "solo" ambientata in quel preciso periodo storico della sua vita. Hunter Rose è (e resta) un personaggio controverso e affascinante, ispirato al suo autore da un certo fumetto noir europeo (si parla anche di Diabolik, sulla pagina wikipedia dedicata) e qui sarà alle prese con la conquista del territorio, con la mafia locale, con quella orientale, con un licantropo che se ne va in giro a tagliare teste (e che non ho capito che fine faccia), con un folletto demoniaco che lo segue per non si capisce bene quale motivo, con una detective della polizia a capo di una squadra speciale creata proprio per far fronte a Grendel e con un giornalista testardo che ne vuole scoprire l'identità.


Nonostante qualche buchetto qui e lì, questo primo volume rivela ai suoi lettori tutto il fascino per un personaggio fin troppo sottovalutato fino ad oggi, che di cose ne avrà da dire eccome. Diciamo che aspetto con ansia il secondo volume perché conosco il personaggio e so dove si arriverà (i vecchi volumi della Magic Press raccoglievano dei cicli davvero bellissimi). Letto probabilmente da qualcuno che il personaggio non lo conosce, potrebbe anche stonare e non attecchire come si deve. Insomma, secondo me un'operazione di lancio riuscita a metà. Anche se capisco benissimo che tanto per iniziare, forse, questo era il punto più appropriato. Quindi non una critica alla Panini o ai curatori della collana, Antonio Solinas e Nicola Peruzzi, ma piuttosto all'opera in sé.
In ogni caso, se volete approfondire, Lo Spazio Bianco ha dedicato dei post alla bibliografia originale del personaggio qui e qui, mentre qui hanno intervistato lo stesso Solinas che tra le altre cose cerca di spiegare anche il perché si sia cominciato da un certo punto e non da un altro.



ELOISA DI MONTFORT
di Richard Marazano | Alfonso Font

Cosmo Editoriale | 176 pagine B/N | 4,90 euro
Ecco una roba che invece casca a fagiolo. Prendi un albo a fumetti solo perché è disegnato dal maestro Alfonso Font. Il titolo, Eloisa di Montfort, non ti dice niente e nemmeno ti aspetti granché. Sembra uno a caso di quei fumetti andati in vacca, tipo quelli della GP Publishing di qualche mese fa (andati in vacca nel senso che non se n'è più saputo nulla, ma onore al merito, per carità) il quale testimone sembra essere stato raccolto proprio dalla Cosmo (che, per ora, sembra resistere alle tempestose edicole. Questo albo sembra una cosa alla francese di ambientazione storica ma tanto noiosa. E invece è una raccolta di tre albi francesi di una serie che ti sei goduto mica poco. Perché è ben scritta e con dei personaggi ben caratterizzati. Sul disegno non ti sto nemmeno a dire, se conosci Font. La sinossi te la riporto pari pari, che facciamo prima:
Una compagnia di cinque briganti e assassini viene reclutata per entrare nella fortezza dell'Inquisizione di Milano e rubare i segreti di centinaia di processi. Ma il registro custodito così gelosamente dalla Chiesa nasconde un terribile segreto. In un unico albo, arriva questa potente saga medievale/fantasy disegnata alla grande da un Alfonso Font in grandissima forma.
Qui sopra però si parla solo della prima delle tre storie. Nelle altre due, Eloisa, una dei cinque arcieri e protagonista di tutto l'albo, si ritroverà alle prese con uno sperduto paesino di campagna vittima di una maledizione e con un gruppo di mercanti senza scrupoli macchiati da un orribile peccato.



TEXAS COWBOYS
di Lewis Trondheim | Matthieu Bonhomme

ReNoir Comics | 144 pagine a colori | 15,90 euro

Con il sottotitolo The Best Wild West Stories Published, ecco un altro piccolo gioiello che non ti aspettavi. Questa volta il buon Trondheim si ferma al palo delle sceneggiature e lascia il lavoro grafico a Matthieu Bonhomme. La storia è molto carina e ricalca i temi classici del western.
Tra cambi di scena e salti temporali (ti ci vuole un po' per entrare nel gioco, ma quando ci entri il meccanismo funziona alla perfezione), Texas Cowboys si legge che è una meraviglia. Non ha l'intento di stupire il lettore o certi manierismi ad effetto "guarda qui che figo, levati di torno", ma è una buona storia, solida, a tratti divertente. E il segno di Bonhomme è gentile, dinamico, plastico. Un buon segno tondeggiante davvero. In tutto questo, da quando ReNoir si è fusa con NonaArte, non so davvero che fine abbia fatto. Il sito è fermo a mesi fa e, tanto per dire, questo volume nemmeno è presente a catalogo (sulla pagina facebook ogni tanto danno segni di vita, ma mi piacerebbe tanto sapere, ad esempio, che fine farà la serie Wasteland dopo il secondo volume).

6 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

DOWN: pur essendo un'opera minore nel corpus di quelle di Warren Ellis non ne ho un ricordo sgradevole (non ne ho quasi alcun ricordo, a dire il vero, a sottolineare come in fondo non sia un capolavoro). Orbiter, Ministry of Space e Cuts secondo me sono uno o due gradini più in basso.

GRENDEL 1: dopo il rivoltante numero 0 che hanno pubblicato tempo fa non credo che leggerò mai nulla di Grendel. Sicuramente questo volume sarà migliore dell'assaggio che ci diedero all'epoca, ma anche l'elenco telefonico di Staranzano lo è.

ELOISA DI MONTFORT: una bella sorpresa. Non è che i testi siano proprio geniali, anzi c'è molta avventura classica e anche un po' stereotipata, ma tutto sommato è una lettura piacevole se presa per quello che è. Alfonso Font semplicemente eccezionale, benedetto oltretutto da una qualità di stampa impensabile oggidì: in alcune vignette si vedono chiaramente i colpi di biacca (o tempera bianca) fatti per correggere o abbellire certi elementi. Spero che la Serie Nera continui, non c'è nessuna indicazione sulla prossima uscita.

L'ultimo volume che citi non l'ho letto!

CyberLuke ha detto...

Beh, Ellis non può sempre sfornare capolavori.
Comunque grazie per avermi fatto risparmiare dieci euro. ;)

Grendel, invece, è un personaggio che non conosco, ma mi piacque (e non poco) questo croosover QUI, che, se non hai letto, ti invito a recuperare.

Gli ultimi due sono un po' troppo estranei alla roba che leggo di solito: e comunque, è sempre bene gettare un'occhiata oltre il nostro steccato. ;)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca Lorenzon:
Non ho ancora letto Ministry of Space, ma se pure fosse brutta, almeno i disegni di Chris Weston mi ringalluzzirebbero :)
E' che proprio Down non l'ho retto. Proprio un po' inutile.
Leggerò l'elenco telefonico di Staranzano. Però proprio proprio senza disegni...
Eloisa è un fumetto MOLTO classico. Ma la sua forza, secondo me, sta proprio lì. Nessuna pretesa di essere altro (o più alto) del fumetto seriale. Ma riesce ottimamente ad essere un buon fumetto. E si, la qualità tipografica della Cosmo è davvero buona. L'Eura dovrebbe prendere esempio.

@ Luca:
Beh, no. Non sempre. Però nemmeno dovrebbe sfornare delle cagate del genere.
Il cross over con Batman ce l'ho, eccome. Bello davvero. Matt Wagner, oltre ad avere padronanza del proprio personaggio, ce l'ha anche del Cavaliere Oscuro.
Gli ultimi due, in effetti, non credo rientrino nel tuo genere ;)

La firma cangiante ha detto...

Io ho appena finito di leggere l'elenco di Staranzano e insomma... non so, qualcosa c'è ma non mi ha convinto del tutto. Qualche lungaggine di troppo sotto la S, alcune ripetizioni alla R, poi la carta di stampa è davvero troppo sottile e lascia l'inchiostro.

Mi aspettavo un qualcosa di più, visto la preferenza data a quest'opera rispetto al Down di Ellis da parte di Luca probabilmente non acquisterò il volume dell'autore inglese.

Per l'elenco di Staranzano avrei dovuto forse aspettare l'e-book, almeno avrei risparmiato qualche euro. Vabbè, è andata così.

Luca Lorenzon ha detto...

Beh, i disegni di Chris Weston STAMPATI BENE ti ringalluzzirebbero, vederlo così è solo frustrante...

http://lucalorenzon.blogspot.it/search/label/Warren%20Ellis

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Dell'elenco di Stranzano in ebook non ne so niente. Magari mi propongo per la versione illustrata ;)

@ Luca:
Cazzo, non la sapevo questa cosa del volume stampato male. Mi sa che lo sfoglio prima di prenderlo. E soprattutto, come te, non sapevo questa cosa di Weston allievo di Don Lawrence. Interessante.

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