Nonostante la trepidante e smaniosa attesa, l'anno scorso non sono riuscito a vedere Tintin al cinema. Ho comprato il dvd in edizione speciale tempo fa sulla fiducia e l'ho visto solo ora. Cosa c'è da dire su questo film animato in motion capture? Che è strepitoso, che rapisce alla perfezione le atmosfere del fumetto di Hergé, che vi fa tornare bambini come lo sono tornati Steven Spielberg e Peter Jackson (almeno a giudicare dai dietro le quinte).
Spielberg afferma di essere un fan della serie a fumetti da quando, leggendo le recensioni francesi de I Predatori dell'Arca Perduta nel 1981, ritrovò continui rimandi alla parola "Tintin".
Il regista americano pensava si trattasse di una parola francese che affibiasse al suo film la magnificenza. Solo dopo scoprì che in realtà i critici francesi disquisivano continuamente sui punti di contatto del film con la serie di Hergé. Ma Spielberg allora non conosceva né il cartoonist belga né la sua creatura di carta e cercò di documentarsi in merito recuperando tutti gli albi a fumetti.
Fu allora che si innamorò di Tintin e fu da allora che lavorò ad un possibile adattamento cinematografico, parlandone con lo stesso Hergé (che purtroppo morì un paio di anni dopo, nel 1983, all'età di settantasei anni).
Ci ha messo trent'anni a portarlo sul grande schermo. Ma che lavoro. Quanta maestria. Quello che si respira nel film è il miglior Spielberg. Quello fanciullo e sognatore, quello che lascia gli "americanismi" a casa e fa le cose con tutto l'amore possibile e anche molto, molto di più.
Tintin - Il Segreto dell'Unicorno è stupendo. Dal punto di vista tecnico, ineccepibile. Le immagini, gli ambienti, i corpi, i volti, le espressioni sono impeccabili. Non c'è una stortura, non un meccanismo fuori posto. Tutto sembra più vero del vero. Di avventura ce n'è tanta. Ci si diverte e si rimane sbalorditi al cospetto di certe scene girate in modo magistrale. E ci sono anche tutti i personaggi che ci devono essere: Tintin e Milou (grande co-protagonista del film), il capitano Haddock, Dupond e Dupont. E tutti gli ingredienti di una grande storia: il mare, il deserto, un viaggio in nave, un aereo ficcato in mezzo ad una tempesta, inseguimenti su un sidecar, misteriose pergamene, tesori nascosti, combattimenti con galeoni e pirati, la Francia, il Marocco. La tempesta è davvero una tempesta, del mare potete quasi sentire l'odore della salsedine, il cattivo è un gran cattivo (in originale "interpretato" da Daniel Craig) e il buono è buono per davvero (Tintin, dico, che invece è "interpretato" da Jamie "Billy Elliot" Bell).
Non voglio aggiungere altro. Basta. Solo che sentire Pannofino che doppia il capitano Haddock non ha prezzo. Il doppiatore italiano sembra nato apposta per questo ruolo. E che il finale rimane aperto ad un grande sequel. E allora pensiamoci a questo sequel, Steven. Mi raccomando.
La mia recensione? Eccola: Guardatelo.
E intanto, qui sotto, eccovi il trailer e un breve dietro le quinte in HD.
Spielberg afferma di essere un fan della serie a fumetti da quando, leggendo le recensioni francesi de I Predatori dell'Arca Perduta nel 1981, ritrovò continui rimandi alla parola "Tintin".
Il regista americano pensava si trattasse di una parola francese che affibiasse al suo film la magnificenza. Solo dopo scoprì che in realtà i critici francesi disquisivano continuamente sui punti di contatto del film con la serie di Hergé. Ma Spielberg allora non conosceva né il cartoonist belga né la sua creatura di carta e cercò di documentarsi in merito recuperando tutti gli albi a fumetti.
Fu allora che si innamorò di Tintin e fu da allora che lavorò ad un possibile adattamento cinematografico, parlandone con lo stesso Hergé (che purtroppo morì un paio di anni dopo, nel 1983, all'età di settantasei anni).
Ci ha messo trent'anni a portarlo sul grande schermo. Ma che lavoro. Quanta maestria. Quello che si respira nel film è il miglior Spielberg. Quello fanciullo e sognatore, quello che lascia gli "americanismi" a casa e fa le cose con tutto l'amore possibile e anche molto, molto di più.
Tintin - Il Segreto dell'Unicorno è stupendo. Dal punto di vista tecnico, ineccepibile. Le immagini, gli ambienti, i corpi, i volti, le espressioni sono impeccabili. Non c'è una stortura, non un meccanismo fuori posto. Tutto sembra più vero del vero. Di avventura ce n'è tanta. Ci si diverte e si rimane sbalorditi al cospetto di certe scene girate in modo magistrale. E ci sono anche tutti i personaggi che ci devono essere: Tintin e Milou (grande co-protagonista del film), il capitano Haddock, Dupond e Dupont. E tutti gli ingredienti di una grande storia: il mare, il deserto, un viaggio in nave, un aereo ficcato in mezzo ad una tempesta, inseguimenti su un sidecar, misteriose pergamene, tesori nascosti, combattimenti con galeoni e pirati, la Francia, il Marocco. La tempesta è davvero una tempesta, del mare potete quasi sentire l'odore della salsedine, il cattivo è un gran cattivo (in originale "interpretato" da Daniel Craig) e il buono è buono per davvero (Tintin, dico, che invece è "interpretato" da Jamie "Billy Elliot" Bell).
Non voglio aggiungere altro. Basta. Solo che sentire Pannofino che doppia il capitano Haddock non ha prezzo. Il doppiatore italiano sembra nato apposta per questo ruolo. E che il finale rimane aperto ad un grande sequel. E allora pensiamoci a questo sequel, Steven. Mi raccomando.
La mia recensione? Eccola: Guardatelo.
E intanto, qui sotto, eccovi il trailer e un breve dietro le quinte in HD.
10 commenti:
Del tutto d'accordo. Pensa che sono andata a vederlo un po' prevenuta dopo aver letto un po' di recensioni di persone inorridite (per chi proprio non ama questo tipo di animazione) e persone che proprio non hanno capito la trasposizione da un fumetto dallo stile grafico inimitabile e la traduzione quasi realistica in 3D.
Lasciando perdere il 3D - che non amo - il "tradimento" di un fumetto come TinTin non poteva essere fatto che in quel modo - un tradimento paradossalmente così fedele da poter rivedere intere scene, pose, e persino movimenti (che Hergè sapeva suggerire alla grande).
Anche io mi sono divertita molto; l'unica cosa che forse non è stata sviluppata bene è l'animazione di Milou - mi sembra che sia un po' legnosa, o comunque non in linea con il resto.
@ Patrizia:
E pensa che guardando il backstage ho capito che nelle intenzioni iniziali, Spielberg voleva girare un film dal vero e non in animazione. Lui stesso si è poi reso conto che l'unico modo era quello di trasporre il tutto in animazione. Con il passare degli anni, e lo sviluppo delle tecnologie, ha aspettato che il motion capture arrivasse al top.
Spiegano anche come l'unico elemento impossibile da "re-interpretare" con questa tecnica era proprio Milou. Infatti l'ha ricostruito completamente in 3D lo studio di Peter Jackson. In realtà è un buon lavoro ma, naturalmente, rispetto a tutto il resto, stride un po'. Nel secondo filmato che ho postato compaiono i primi studi del fido compagno di Tintin con lo stesso Jackson che interpreta Haddock dal vero :)
Non dubito che sia un film tecnicamente ineccepibile.
Ma da sempre (o almeno dai tempi del film su Final Fantasy in CGI) resto freddissimo davanti i prodotti cinematografici completamente e dichiaratamente digitali.
Non mi accendono nulla.
Laddove gli altri vedono personaggi, animali, paesaggi, tempeste, io vedo pixel e mainframe che li macinano.
Non mi emozionano, semplicemente.
E se non c'è emozione, non c'è divertimento.
È sempre il mio solito limite, quello che mi fa sbadigliare dopo venti minuti di Wall-E.
Peccato, per me.
Io l'ho visto al cinema!!! Coi nipotini... e mi ci sono divertita un sacco.... il realismo degli sfondi era in effetti favoloso.... e pensa che non ho mai letto il fumetto! ^___^
@ Luca:
Final Fantasy era parecchio freddino. Non era ancora ora e, in realtà, si sono accontentati di poco nel realizzarlo.
Quel senso di freddezza dovrebbe essere un po' smorzato con il motion capture. Però c'è poco da fare, se il genere non ti acchiappa, non ti acchiappa. Però così ti perdi delle cose, eh :)
@ Angel-A:
Presumo che sia stata una manna anche (o soprattutto) per bimbi e rgazzi. Io da ragazzino sarei morto di gioia a guardare un film del genere :)
Bellissimo. Mi ha fatta sognare e divertire e appassionare.
Dopo un pò, non pensavo più che stavo guardando una specie di cartone digitale.
Ancora mi manca, devo assolutamente inserirlo nelle nostre prossime visioni.
@ BlackBox:
E' la stessa impressione che ho avuto io. Era un film, punto. Dopo un po' la tecnica è passata in secondo piano e ha lasciato spazio solo alla storia e allo spettacolo. E questo è tutto dire.
@ Firma:
Devi assolutamente tappare questa falla. Non puoi scappare. E poi hai una bimba. Milou diventerà il suo eroe :)
Allora, ieri l'ho beccato su Sky, iniziato da soli cinque minuti.
E mi sono messo a guardarlo.
Niente.
Dieci minuti, e ho cambiato canale.
Un'esercizio di stile, una parata di oggetti, materiali e superfici mirabilmente renderizzati.
Voci umane incollate a personaggi che dell'umano ne imitano l'aspetto mantenendosene comunque a distanza.
Che poi, per tanti altri, non è affatto così. Beh, pazienza. Ci ho provato.
@ Luca:
Vebbè, oh. Film di animazione sul genere, ne trovi parecchi, in questo periodo :)
La differenza in quello che ci ho visto io, forse, sta anche nel fatto che ho guardato questo film già con gli occhi del fun. Le storie a fumetti di Tintin che avevo letto, mi erano piaciute davvero parecchio. Come al solito, sono i dannati fumetti...
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