E adesso playoff

Perdonatemi. Non parlo spesso di sport, ma qui non si può proprio soprassedere. Siamo arrivati al dunque. Anche se manca una giornata, la regular season di NBA partita al cardiopalma a fine 2011 e durata 65 giornate, è terminata. Tutte e trenta le franchigie americane hanno messo in campo quello che potevano. Alla fine della corsa, i team che passeranno a disputare i playoff 2012 sono i seguenti.

In Eastern Conference:
Chicago Bulls, Philadelphia 76ers, Miami Heat,
New York Knicks, Indiana Pacers, Orlando Magic,
Boston Celtics, Atlanta Hawks.

In Western Conference:
San Antonio Spurs, Utah Jazz, Oklahoma City Thunder,
Dallas Mavericks, Los Angeles Lakers, Denver Nuggets,
Los Angeles Clippers, Memphis Grizzlies.

Praticamente gli stessi team dei playoff 2011, a parte Los Angeles Clippers e Utah Jazz che hanno preso il posto dei Portland Trailblazers e dei New Orleans Hornets. I campioni delle rispettive sei division sono Boston, Chicago, Miami, Oklahoma City, Los Angeles (Lakers) e San Antonio.

Campioni di Eastern Conference:
CHICAGO BULLS

Campioni di Western Conference:

SAN ANTONIO SPURS

Nessuna particolare sorpresa se non che il magico trio di Miami alla fine non è mai davvero riuscito a scavalcare Chicago, e che i Thunder hanno realizzato una bella cavalcata ma alla fine hanno ceduto qualche punto arrivando terzi nella classifica generale e proprio in favore dei texani di San Antonio (secondi). Gli Spurs infatti non sono certo nuovi alle zone alte, ma si sono rivelati una vera e propria sorpresa partendo malissimo e per parecchie partite di fila e poi recuperando senza più cedere una virgola a nessuno. Da segnalare l'entrata nei playoff per un soffio di Denver che dopo un'ottima partenza ha ceduto il posto alle rivali con un pericoloso scivolone in classifica e di New York che dopo una stagione considerata disastrosa (e che ha visto l'esplosione del fenomeno Jeremy Lin) è riuscita a rialzarsi dal torpore proprio sul finale.


Tra i giocatori leader di questa regular season ci sono naturali e scontate conferme e alcune interessanti novità. Per quanto riguarda i punti segnati, al primo posto si assesta il grande Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder (foto sopra) con 28.0 punti di media a partita. Alle sue spalle i soliti Kobe Bryant (Lakers, 27.9), LeBron James (Miami, 27.1), poi Kevin Love (Minnesota, 26.0) e Russel Westbrook (Oklahoma City, 23.6).


Per quanto riguarda i rimbalzi, primo in classifica è l'indiscusso centro degli Orlando Magic, Dwight Howard (foto sopra), con una media di 14.5 a partita. Dietro di lui, Kevin Love (Minnesota, 13.3), Andrew Bynum (Lakers, 11.8), DeMarcus Cousins (Sacramento, 11.0) e Kris Humphries (New Jersey, 11.0).


Versante assist. Il primo è Rajon Rondo (foto sopra) dei Boston Celtics con 11.6 a partita. Seguono a ruota Steve Nash (Phoenix, 10.7), Chris Paul (Clippers, 9.1), Jose Calderon (Toronto, 8.8) e Deron Williams (New Jersey, 8.7).

Poi in breve: il re delle palle rubate è Chris Paul dei Los Angeles Clippers.

Serge Ibaka (Oklahoma City Thunder) quello delle palle bloccate.

Luol Deng dei Chicago Bulls ha giocato più minuti di tutti (39.4 a partita).

La migliore media di tiro da 3 punti è di a Steve Novak
dei New York Knicks con 282 provati e 133 messi a segno (47,2%).

Non c'è altro da sapere. L'ultima giornata potrebbe rivedere in parte l'ordine di scontro nei playoff, ma se tutto rimane com'è, si potrebbe assistere a grossi incontri sin dalle prime battute, come Lakers vs. Denver o Oklahoma vs. Dallas.
Intanto, nessuna sosta. Oggi termina la regular season, domani cominciano i playoff con gli scontri già sicuri, Chicago Bulls - Philadelphia 76ers, Miami Heat - New York Knicks (LeBron James vs. Carmelo Anthony, scontro tra titani nella foto sotto) e Indiana Pacers - Orlando Magic.


Chi vivrà, vedrà.