30.3.12

Four Shades

Non chiedere e non ti sarà spiegato. E' che certe cose nascono senza un perché e poi decidono di prendere una piega inaspettata. Il progetto è nato nella mia testa solo per riempire uno spazio vuoto su una parete di casa. Inutile dire che queste belle sfumature le ho realizzate partendo dalle esatte cromie di quattro celebrissime cover di serie a fumetti americane (tutti numeri uno, ma non ti dirò quali). Mi appenderei una roba del genere in casa, si. Magari un pizzico retro illuminata, chissà.






16 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Sai che mi piacciono molto le tue cose ma voglio continuare a essere onesto: non credo che queste le metterei in casa. Per due motivi. Uno molto generale: amo molto di più l'arte figurativa, le mie preferenze andrebbero a foto, paesaggi, ritratti, nature morte e quant'altro.
Il secondo è molto più pratico: credo che alla lunga stanchino gli occhi.

E c'è anche un terzo motivo: neanche io ho quel divano e quel cemento grezzo alle pareti :)

Ma soprattutto non ho quel divano :(

davide garota ha detto...

ahahaha!Che bella casa che c'ha Luigi! Stavo già dicendomi...A me quel genere di cose un pò Optical Art non interessano e presi uno a uno i tuoi quadri sembrano più prove di colore di stampanti a getto d'inchiostro. Poi invece visti su parete fanno un effetto magnifico. Combinati insieme hanno gran classe e raffinatezza.
I colori mi ricordano i tessuti del Guatemala che ben conosco e attenuano la freddezza delle linee,
colori etnici.
Se avessi una casa mia e mi interessasse avere bei quadri da appendere li comprerei si. Insieme ai mobili giusti quei quadri sono davvero belli, arredano.
Singolarmente, sulla parete bianca della mia camera da letto li vedo meno bene.
Ciao Luigi

Daniela ha detto...

Sono bellissimi! :O
Li appenderei volentierissimo nello studio di casa mia.

Gripa ha detto...

Appendo qualche fotografia,
ma poi le fotografie alle pareti diventano una testimonianza troppo clinica del passato.
Meglio cinque discreti portafoto sparsi per casa.

Appendo alcuni quadri, ma sono dispiaciuto per
quelli che non ho appeso.
Non ne appendo nessuno.

Appendo la cartina dell'Italia o quella del planisfero?
Mi piacerebbe tantissimo avere quel tipo di coraggio.
Ma qualcosa da sempre mi frena.

Appendo qualcosa di non figurativo.
Concettuale, grafico, colorato ed evocativo.
Troppa estetica sulle mie umili pareti.

Appendo l'idea di appendere qualcosa sulle mie pareti.
Rassegnati muso di legno del drago cinese,
resterai ancora per molto tempo una delle poche cose appese sui bianchi muri delle nostre stanze.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Firma:
Un punto di vista comunque molto interessante. Il fatto che possano arrivare a stancare gli occhi, intendo. Non era voluto l'effetto stereogramma :)
Te li ricordi? Quelli dove dovevi incrociare gli occhi per vedere un qualcosa in 3D.

@ Davide:
Eh, no, non è casa mia. Anche se la mia è ancora in fase di "montaggio" e un buon risultato potrei raggiungerlo comunque. In realtà poi basta spendere soldi per qualche pezzo di design (come la lampada Flat della Belux della seconda immagine) e fa subito casa figa. Ma non ci sono i soldi e probabilmente nemmeno la volontà di spenderli per certe cose :)
Mi fa piacere comunque che tu abbia visto qualcosa in questi quadri.

@ Dalailaps:
Ehi, grazie. Sei la prima vera incondizionata fan di questo quartetto di quadri :)

@ Alessandro:
Sto cominciando a pensare che certe cose, su questo blog, non abbiano motivo di essere mostrate, se non per tirarne fuori certi tuoi commenti. Sono estasiato da questa piccola poesia. Grazie.

La firma cangiante ha detto...

Me li ricordo quei quadri in 3D, più che altro erano stampe. Li vidi per la prima volta in vacanza al mare con i miei, c'era uno stand che li esponeva. Diventai pazzo perché non riuscivo a vederci niente. Visto il primo con molta fatica gli altri vennero giù a valanga uno dopo l'altro. Mio padre ne acquistò anche un paio, uno dove si vedevano i delfini e uno con un vascello.

Che ricordi hai tirato fuori, non ci avevo mai più pensato a quelle stampe, chissà dove sono ora.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Firma:
Beh, se ne hai nostalgia, il web ne è satollo :)

Tipo:
www.rivelazioni.com/stereogrammi

Gripa ha detto...

Grazie Luigi.

Gabriele Russo ha detto...

Interessante.
Questi colori esercitano un potere sulle emozioni mica da ridere e su una parete di cemento fanno il loro sporco lavoro.

Tutti e 4 insieme sulla stessa parete però saranno forse troppi?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alessandro:
Puro Vangelo :)

@ Gabriele:
Due potrebbero anche bastare. Ma credo molto dipenda anche dalle dimensioni effettive delle stampe. Credo.

Zibibì from Italì ha detto...

tempo fa
in giro per il tuo blog
abbiamo visto dei tuoi schizzi a mano libera
e senza che ci mettesse lo zampino il computer
(secondo noi)
parecchio più interessanti...
:D

LUIGI BICCO ha detto...

@ Laura e Damiano:
Se guardiamo quelli, tutto il resto della mia produzione è noiosa :)

Stefano Lanza ha detto...

io amo ennio finzi quindi devo dire che mi piace lo stile.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ste:
Essere accostato nella stessa frase a Finzi, mi fa un certo effetto :)
Comunque grazie, Ste.

Stefano Lanza ha detto...

non ho capito se hai fatto tu i quadri o sono stampe di qualche artista, scusa ma seguo da poco il tuo blog comunque a me piace e se hai fatto tu questi lavori complimenti! veramente belli!

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ste:
Si, ho realizzato io le quattro stampe. Le ho montate in cornice e le ho ambientate (digitalmente) in interni diversi, giusto per capirne l'effetto. Mi fa piacere che ti piacciano, Ste.

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