Ecco. Siamo arrivati a stupirci che una campagna pubblicitaria possa ancora essere stata realizzata come una volta, con un dispiegamento di forze e personale adeguato alle esigenze senza limitarsi a scaricare un paio di immagini in alta da qualche banca da photoshoppare a piacere. Che ci sia ancora qualcuno (povero stolto!) che creda nei mezzi e nella comunicazione.
Qualcuno che, in questo caso, risponde al nome di Allan Peters, art director di Minneapolis con una decina di anni di esperienza alle spalle. Solo una decina, vi chiederete voi? Solo una decina, si. Io ne ho diciotto, di anni di esperienza. E probabilmente non sono bravo come Peters, non sono considerato un vero e proprio art director (così come dovrebbe essere inteso, dico) e non sono nemmeno di Minneapolis. Guarda a volte le sfighe della vita, eh.
Qualcuno che, in questo caso, risponde al nome di Allan Peters, art director di Minneapolis con una decina di anni di esperienza alle spalle. Solo una decina, vi chiederete voi? Solo una decina, si. Io ne ho diciotto, di anni di esperienza. E probabilmente non sono bravo come Peters, non sono considerato un vero e proprio art director (così come dovrebbe essere inteso, dico) e non sono nemmeno di Minneapolis. Guarda a volte le sfighe della vita, eh.
Comunque.
Allan Peters imbastisce una campagna per Azek, un'azienda americana che si occupa di soluzioni per l'arredamento (dentro e fuori casa), lavorando con PVC, legno e quant'altro.
Niente che faccia gridare al miracolo, per carità. Ma se ad una prima occhiata, guardando la campagna in questione, vi è sembrato di riconoscere una cinquina di rapide mosse in photoshop per realizzare questo tipo di visual (come ho fatto io), dovete purtroppo ricredervi. Si tratta infatti di un set fatto e finito con relativo e ingente dispendio di energie, come potrete notare nelle immagini che seguono.
Credits:
Client: Azek
Agency: BBDO Minneapolis
ECD: Brian Kroening
CD: Derek Pletch
Sr. AD / Designer: Allan Peters
Sr. CW: Rob Franks
2 commenti:
Bella campagna, davvero. Mi ha fatto tornare indietro nel tempo, quando andavo nei teatri di posa a seguire il lavoro per le campagne dell'agenzia per la quale lavoravo!
Ecco, appunto. Teatri di posa che sono sempre meno richiesti. Oggi, purtroppo, se non lavori per i brand internazionali, lavori di volontariato :)
Il bello e il cattivo tempo, la pubblicità l'ha fatto quando poteva.
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