In rete poco o nulla trapela di Quentin Baillieux, se non il fatto che vive e lavora a Parigi. Ma io sono innamorato del suo stile sottile e delicato. Minimalismo e incanto, poche forme abbozzate bastano a questo straordinario visualizer, illustratore e animatore parigino, per costruire interi mondi. Una lezione di classe in un mondo pieno di rumore.
P.S.: L'ultimo è un video.
P.S.: L'ultimo è un video.
7 commenti:
Ha una sua identità ben definita, e il "calore" delle sue cose probabilmente è dovuto al leggerissimo alone che applica agli elementi vettoriali... una bella trovata.
Pensa che usa dei retini colorati. Quelli di gel che si usavano tanto negli anni '80 e '90. La sfochicchiatura rende tutto più etero. Stupendo.
Emana "artigianalità".
E infatti, di post produzione c'è ben poco. Se non nulla. Fa piacere sapere che qualcuno ancora si adopera ancora con le proprie sante manine :)
si sente anche aleggiare
lo spirito
di Depero?
Delizioso, davvero.
Sembrano college fatti con la carta velina colorata :-)
@ Laura+Damiano:
E' vero. Il cuore non mi ha detto ciò che l'occhio voleva vedere. Ma ai vostri, di occhi, non sfugge proprio nulla.
@ Dama:
E più o meno di quello si tratta. Il ragazzo si diverte a ritagliare pezzi di retini colorati e a metterli insieme in qualche modo. E ci riesce molto bene :)
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